Scilla Jazz Festival 2021 1-13 agosto 2021 Direzione artistica di Francesco Barillà.
di Vincenzo Fugaldi
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Il giovane festival della cittadina della costa calabra è ripartito
dopo la pausa del 2020 con un ampio programma
che ne dimostra la vitalità e il desiderio di crescere e affermarsi sul territorio.
L'entusiasmo del direttore artistico e l'appoggio dell'Amministrazione Comunale
hanno permesso l'articolarsi di un programma variegato, che ha spaziato dal blues,
alla canzone popolare, al cantautorato italiano, fino a un tributo a Lucio Battisti,
alla Big Band Rhegium Jazz Orchestra, alla canzone francese e alle sperimentazioni
in solo di Gabriele Mitelli.
Chi scrive ha assistito al concerto di Paolo Angeli, la
sera del 10 agosto, introdotto dal direttore artistico e dall'Assessore alla Cultura,
alla presenza del Sindaco della cittadina. Chi ha già avuto la fortuna di assistere
a un'esibizione in solo del musicista sardo sa già di quale magia si sta parlando.
Angeli, di Palau, per lunghi anni stabilitosi a Barcellona, suona una chitarra sarda
da lui preparata, che grazie alle aggiunte di pedaliere, cordiere, artifici vari,
diventa una vera e propria orchestra, alla quale si aggiunge la voce di Paolo, antica
e suggestiva, che colora la musica con toni etnici di intensa qualità. Con le due
pedaliere il musicista pizzica le corde con dei martelletti, creando riff ritmico-armonici,
a volte usa l'archetto sulle corde, ottenendone suoni melodiosi. Ha eseguito
Llama, brano composto durante un tour in Argentina, a seguire una lunga splendida
suite contenente Optimistic degli amati Radiohead, gruppo al quale Angeli
ha dedicato un album del 2019(«22.22 Free
Radiohead»), Vlora, brano commemorativo dell'arrivo della nave dall'Albania
nel porto di Bari con ventimila persone, Blu di Prussia, dedicato ai migranti
deceduti nel Mediterraneo, lo struggente Stabat Mater in sardo. E alla Sardegna
ha dedicato anche Corsicana, brano della tradizione corsa presente nel nord
della Sardegna grazie a fenomeni migratori, che fa parte da sempre del repertorio
di Angeli, che lo esegue in una versione quanto mai tomwaitsiana, in una sorta di
surreale incontro fra la tradizione mediterranea e la inconfondibile poetica del
cantautore californiano. Ha poi eseguito un brano del 1995,
Tra una gamba e l'altra, dalla linea melodica evocativa di grandi spazi e
di viaggi, e ha concluso il concerto con una sintesi del suo ultimo suggestivo lavoro
«Jar'a», concepito all'aria aperta nella sua terra d'origine.