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Angela Baggi Underground Gospel Project
Scimmie, Domenica 15 febbraio 2004
di Marina Stiletto
foto di Alberto Gottardelli

Arriviamo alle Scimmie con largo anticipo, dobbiamo conquistarci un buon tavolo per assistere al concerto, l'affluenza di pubblico sarà certamente alta. Il locale è uno dei più conosciuti dai milanesi che amano l'atmosfera bohemienne del Naviglio, ed Angela Baggi è un personaggio di sicuro richiamo per chi ama la musica blues, jazz e gospel.

Incontriamo Angela al ristorante, ieri e l'altro ieri sera si è esibita in due concerti tanto belli quanto faticosi, quindi è un po' stanca ma pur sempre fiduciosa di ritrovare la sua grinta una volta sul palco.

Mentre gli artisti si truccano (o meglio "si trasformano") in camerino (in realtà è un bagno), la sala è gremita di un pubblico ancora scomposto e vociante, che rimane tale anche mentre gli artisti salgono sul palco.

Eppure il silenzio si fa pressoché perfetto alle prime note del dolcissimo "Gospel Medley", all'inizio sussurrato da quattro soliste alle cui voci si affiancano man mano quelle degli altri coristi.

ll secondo brano è "Brighter Day", lo canta il gruppo al completo. E' davvero un pezzo "luminoso", gioioso, quasi chiassoso con i battiti di mano degli artisti ai quali ben presto si uniscono quelli del pubblico.

Con "Sow a Seed of Love" è il momento della Baggi, che con la sua voce calda, penetrante, cattura definitivamente l'attenzione del pubblico. Angela riesce ad esprimere la sua anima quando canta!

Andrea Pollione alla tastiera, Marco Mangelli al basso, Salvo Correri alla chitarra e Marcello Bread Schena alla batteria supportano il gruppo composto da 11 coristi (avrebbero dovuto essere in 13 ma due non erano disponibili per la serata) di cui solo 3 uomini, ma il loro ruolo è determinante sia dal punto di vista vocale che come "presenza" sul palcoscenico.

In questo senso Ferdinando Di Martino è una carta vincente per la riuscita dello spettacolo. Ferdinando, grazie alla sua carica di simpatia e di sense of humour, gioca da maestro il ruolo del presentatore e del "padrone di casa". Indubbiamente un artista completo deve essere anche un po' guitto (per usare un termine caro a Dario Fo), e lui senza alcun dubbio lo è!

Sheu Tanimowo è il giovane di colore che con la sua voce e la sua immagine rende ancora più graffiante il dinamico e moderno "Jesus is All": Questo pezzo rap ci trasporta con la fantasia in una strada di New Orleans dove una banda di ragazzini negri balla acrobatiche musiche rap!

Dinamismo e coinvolgimento aumentano con il brano funky "Revolution". L'atmosfera nel locale si scalda, per molti del pubblico diventa difficile stare fermi ai propri tavoli!

Il programma comprende 19 pezzi, ricordarli tutti sarebbe troppo, ma non possiamo dimenticare di menzionare almeno alcuni fra questi. Ad esempio il famoso "Stomp", un brano religioso molto bello e famoso, che ci regala un momento di quiete, di raccoglimento ed è l'occasione per tutte le coriste (Eva Simontacchi, Isabella Casucci, Jenny Tempesta, Elisa Rosselli, Claudia Bernath, Letizia Turrà, Marlena Colecchia) di esibirsi nei loro magnifici assoli.

Lo stesso vale per "When Will I See You Again", brano arrangiato per le voci maschili, ci dà un'occasione particolare per poter apprezzare i toni "caldi" di Ranieri di Biagio, Ferdinando Di Martino e Sheu Tanimowo.

E' impossibile dimenticare "Lovely day", bellissimo, frizzante, un invito al ballo al quale molti del pubblico non sanno negarsi, è che proprio per questo viene riproposto come bis al termine della serata.

La partecipazione del pubblico ci ha colpiti moltissimo. Non è facile mantenere l'attenzione di un auditorium particolare come quello delle Scimmie, dove anche chi davvero desidera ascoltare, è pur sempre facilmente distraibile dalle chiacchiere ai tavoli vicini o dall'andirivieni dei camerieri.

Calorosissimi complimenti dunque ad Angela Baggi ed a tutta la sua band!






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Data pubblicazione: 03/04/2004

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