Ron Carter The Golden Striker Trio Teatro Comunale di Ferrara - Lunedì 14 Novembre 2011 di Gabriele Prevato foto di Elisa Tessarin
Ron Carter - contrabbasso
Kevin Eubanks - chitarra
Mulgrew Miller - pianoforte
Una serata speciale stasera al Teatro
Comunale per la rassegna Ferrara in Jazz, con la collaborazione di Bologna
Jazz Festival e Ferrara Musica. A pochi passi dal sempre splendido Castello
Estense di Ferrara si sono esibiti delle vere leggende del Jazz. Sebbene non al
completo, la sala del Teatro ha accolto calorosamente l'ingresso del trio sul palco,
tutti elegantemente vestiti e sorridenti. Ron Carter resta fra i più originali e importanti contrabbassisti jazz. Lo
si trova tra le copertine di più di duemila incisioni, da Tommy Flanagan a Gil Evans,
da Bill Evans
a B.B. King, dal Kronos Quartet a Dexter Gordon, e poi ancora Wes Montgomery, Eric
Dolphy e Cannonbal Adderley. Dal 1963 al 1968 è stato membro dell'acclamato quintetto
di Miles Davis. Presenta questa sera il suo trio The Golden Striker Trio,
formazione che ha già inciso un disco tre anni fa, intitolato proprio The Golden
Striker col quale aveva già girato anche in Italia all'Umbria Jazz. Assieme
a lui un altro monumentale musicista, il pianista Mulgrew Miller. Classe
1955, Miller ha esordito professionalmente a vent'anni con la Duke Ellington Orchestra
diretta, all'epoca, da Mercer Ellington, lavorando negli anni della sua formazione
come sideman per i Jazz Messengers di Art Blakey e con il gruppo di Betty
Carter. L'esperienza maturata in questi gruppi gli ha permesso di diventare rapidamente
uno dei più richiesti pianisti della scena newyorchese. Il chitarrista Kevin
Eubanks ha suonato con alcune delle icone del jazz, fra le quali
McCoy Tyner,
Art Blakey, Roy Haynes,
Dave Holland
e ovviamente Ron Carter.
Il concerto si apre con il brano Parade, una composizione
di Carter molto essenziale nel tema ma ricercata nell'arrangiamento delle diverse
voci disposte tra piano e chitarra. Il trio dimostra fin da subito la sua eleganza
ed esperienza, l'attenzione certosina alle dinamiche, e la rilassatezza nell'esecuzione.
Segue subito un altro brano a firma di Carter dal titolo Cedar Trees, un
brano mainstream in cui spicca sicuramente il fraseggio solistico del pianista Miller,
accompagnato egregiamente dai due compagni. Segue ai composti applausi del pubblico
l'arrangiamento di un celebre motivetto popolare americano Oh My Darling Clementine,
totalmente rivisitato e a stento riconoscibile, seppur rispettando quell'aria di
freschezza e semplicità che caratterizzano gran parte del repertorio popolare. Il
primo standard della serata è stata la splendida "My Funny Valentine", con
una lunga intro del pianoforte come prima voce, seguita poi da un delizioso scambio
di ruoli tra contrabbasso, piano e chitarra a dir poco fiabesca. Il motivo principale
si perde tra le interpretazioni di Miller e i cambi di direzione di Carter. Il concerto
prosegue ininterrotto da un pezzo bebop ad uno più latin, cadenzati sempre dalla
raffinatezza delle corde di Carter nonché dalla pulizia sonora della chitarra di
Eubanks, a volte sconfinante nel distorto della sua semiacustica. Il brano successivo
infatti è un vero e proprio inno alla chitarra acustica. A tratti suadente e nostalgica.
Il trio conclude infine con la composizione omonima, dal titolo appunto TheGolden Striker tra un lungo applauso che decreta il successo della serata.
Il bis è la celebre ballad "Autumn Leaves", un'ultima grande esecuzione
che lascia ancora una volta soddisfatto il selezionato pubblico ferrarese.