Quartetto
di Ada Montellanico
Ragusa, "Cinema Lumière",
5 maggio 2005
di Enzo Fugaldi
fotografie di Sergio Bonuomo
La rassegna "Note di notte jazz", organizzata da "The Entertainer"
per la direzione artistica di Mariolina Marino, è un progetto itinerante
in provincia di Ragusa che quest'anno
ha
interessato gli spazi del Teatro Garibaldi di Modica, del Cinema Lumière di Ragusa,
del Majazzè Club e dell'Opera Pia Carpentieri di Scicli, con concerti dell'Orchestra
Jazz del Mediterraneo con Francesco Cafiso, del
Manomanouche
Quartet, del quartetto di Sherman Irby, del trio "Theatrum"
di Stefano Battaglia, del Jazzset Drum (Percussion) Ensemble
e del quartetto di
Steve Turre.
La
sera del 5 maggio,
al Cinema Lumière di Ragusa, è stata la volta del quartetto di
Ada Montellanico,
accompagnata da
Luca Mannutza al pianoforte,
Marco Loddo
al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. Alla presenza di un pubblico
attento e competente, la
Montellanico
ha dato grande esempio di rigore e professionalità, spaziando da standard americani
quali You Don't Know What Love Is e
My Foolish Heart, ad un brano poco noto dei
Beatles a firma di Lennon-McCartney,
For No One, tratto dal
disco "Revolver" del 1966. Ma la incessante
ricerca di
Ada Montellanico non si limita agli standard - nell'esecuzione dei
quali, peraltro, ha il pregio dell'originalità, non ostentando modelli vocali palesi
- ma esplora il mondo della canzone italiana selezionandovi brani di autori che
si prestano particolarmente ad una rielaborazione jazzistica.
Come
sottolineato dalla stessa vocalist durante il concerto, la sua ricerca è
comunque attenta al rispetto della melodia, che non viene mai stravolta, intervenendo
piuttosto sull'arrangiamento, sulla riarmonizzazione (spesso dovuti alla preziosa
penna di
Enrico Pieranunzi), e sull'innesto dell'improvvisazione, con uno
scat naturale e mai invadente. A ciò si aggiungono una preziosa tecnica vocale
basata sulla finezza dei chiaroscuri e delle sfumature, un timbro caldo e sabbioso,
un accuratissimo uso del microfono, un'ottima presenza scenica, una gestualità sobria
ed elegante e una sincera e partecipativa capacità di comunicare col pubblico. Per
tornare ai brani eseguiti, due preziose songs di
Pieranunzi,
È e
Armida's Garden (ispirato
alla storia di Armida della Gerusalemme liberata del Tasso), ed alcuni sentiti
e non scontati omaggi alla melodia italiana, da
Mi sono innamorato di te
(Luigi Tenco), a Amorevole
(Pallavicini),
già
portata al successo da Nicola Arigliano, a
Se qualcuno ti dirà (Calabrese-Reverberi),
a Ma l'amore no (D'Anzi),
a Le tue mani (Pino
Spotti), al Gorni Kramer di Amore
fermati. La scaletta è poi stata ulteriormente impreziosita da un breve
e sentito omaggio ai King Crimson, band storica del progressive rock
degli anni '70 (Book
of Saturday, dal capolavoro del 1973
"Lark's Toungues in Aspic"), eseguito in duo col pianoforte, e da una bella
composizione inedita di
Ada Montellanico,
dunque anche autrice, dal titolo
Ti sognerò comunque, introdotta
e conclusa da un giro in tonalità minore suonato all'unisono da pianoforte e contrabbasso,
e impreziosita da un lungo e riuscitissimo assolo di Lorenzo Tucci con le
bacchette da timpano, su un ritmo lento e meditativo. Tucci è un fidato partner
musicale della
Montellanico sin dal disco del 2002
"Suoni modulanti",
su etichetta Abeat, e fornisce un contributo prezioso al lavoro del quartetto,
con il suo drumming personale e originale, sempre pertinente al contesto.
Non meno prezioso è stato il contributo del giovane pianista cagliaritano
Luca Mannutza,
che ha dimostrato solidità ritmica e sicurezza armonica nell'accompagnamento e sfoderato
un solismo maturo e ben delineato.
Per concludere, un'anticipazione dei due prossimi progetti di
Ada Montellanico
riguardanti Luigi Tenco: un disco per l'etichetta Egea con gli arrangiamenti
di Enrico
Pieranunzi e l'apporto di Paul McCandless,
Bebo Ferra,
Luca Bulgarelli e del quartetto d'archi Arkè, e un libro in corso
di pubblicazione da parte della casa editrice Elleu.
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Data pubblicazione: 09/07/2005
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