Dino Rubino
tromba, piano
|
|
Il percorso di
Dino Rubino è segnato dal complesso processo di affermazione di
una personalità musicale dirompente. La sua formazione e la sua carriera seguono
una duplice inclinazione - quella di pianista, che si manifesta dalla prima infanzia,
e quella di trombettista jazz a partire dalla sua prima adolescenza - che oggi si
manifesta attraverso una personalità musicale in cui i due profili si incontrano,
si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza che Rubino
tende a mantenere "il più possibile pacifica".
Pianista di formazione classica e jazz, Rubino cresce tra influenze musicali che
spaziano da Bach a Debussy, da cui mutua gli impianti architettonici, armonici e
sensoriali, fino a Monk e a Jarrett e al post-bop, cui unisce lo spiccato senso
melodico di sapore mediterraneo che caratterizza oggi la sua vena compositiva.
Vincitore in veste di trombettista del Premio
Massimo
Urbani come miglior talento nazionale emergente nel
1998, è
Enrico Rava
a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e a diffondere il suo
nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei.
Oltre a vantare una lunga serie di prestigiose collaborazioni con musicisti italiani
e stranieri, Dino dal 2008 suona e incide regolarmente
assieme a
Francesco Cafiso, che lo coinvolge in tutte le sue formazioni,
tanto in veste di trombettista quanto di pianista.
Nel corso degli ultimi anni si è esibito all'interno di moltissime prestigiose manifestazioni
italiane ed estere quali Canarias Jazz, Umbria Jazz, Santiago Jazz EU, Roma Jazz's
Cool, Marciac Jazz Festival, Shangai Italian Expo, Loulè Jazz Festival, Festival
MiTo, Umbria Jazz Balkanic Windows, Skopie Jazz Festival, Stagione Musicale della
Sapienza di Roma, Auditorium Parco della Musica.
Nel 2012 esce il primo album del
Dino Rubino
Trio (con
Paolino Dalla Porta al Contrabbasso e
Stefano Bagnoli
alla batteria) Zenzi, per l'etichetta Tuk Records di
Paolo Fresu,
un tributo del pianista, trombettista e compositore siciliano alla cantante e attivista
sudafricana, di cui valorizza il patrimonio melodico e ritmico in un ritratto a
più facce in chiave jazz: la Makeba cantante di world music, jazzista, cantastorie,
cantante folk.
"L'attività politica di Miriam Makeba, la sua morte a Castelvolturno, il
legame tra Sicilia e Africa, terre che hanno ben più in comune della sola prossimità
fisica, sono tutti aspetti che mi legano personalmente alla vicenda di questa straordinaria
artista - racconta Rubino - e che desideravo rappresentare, a mio modo, in un album.
E il progetto musicale si è sviluppato con molta naturalezza, quasi istintivamente.
In particolare, la lettura della sua autobiografia, una raccolta di racconti che
toccano le vicende personali, il rapporto con la sua terra, i suoi incontri importanti,
oltre che una descrizione del suo pensiero d'artista e musicale, insieme all'ascolto
dei suoi brani, da soli hanno avuto il potere di evocare gli arrangiamenti e le
nuove composizioni che poi ho registrato. Non è stato un lavoro "di testa": più
cose andavo scoprendo di Miriam Makeba, più la sentivo mia."
Dal punto di vista stilistico, la variazione ritmica e uno spiccato senso del colore
caratterizzano il trio, insieme alla sobrietà di tratto. La ritmica di alta statura
che affianca Dino per questo progetto è in grado di valorizzare al meglio la personalità
duplice del musicista siciliano:
Stefano Bagnoli,
più legato alla tradizione del mainstream di tipo moderno, e
Paolino
Dalla Porta, che rappresenta la linea jazzistica più aperta ed europea.
Come nella sua migliore accezione, il trio diventa organismo paritario, nel quale
le idee si sviluppano in maniera circolare tra i tre strumenti favorendo la dimensione
improvvisativa e l'interplay.
Dal 2012,
Dino Rubino
è docente di tromba jazz al Conservatorio di Catania.
Per contatti e informazioni:
www.dinorubino.it
http://www.youtube.com/dinorubinoofficial
Questa pagina è stata visitata 1.683 volte
Data pubblicazione: 04/05/2008
|
|