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Lezione 2: gli intervalli di Seconda e Settima
di Gianni Azzali
gianniazzali@aliceposta.it

Passiamo ora allo studio degli intervalli di seconda e di settima.

Cominciate ad avere dimestichezza con questi intervalli, prima sulla carta e poi sul vostro strumento, come descritto nella precedente lezione.

La prima e la seconda nota di una scala maggiore danno l'intervallo di seconda maggiore.

DO-RE = seconda maggiore
SIb-DO = seconda maggiore
FA#-SOL# = seconda maggiore


Come potete notare la distanza tra le due note è di 1 tono.
Audio MIDI

La seconda maggiore è un intervallo decisamente "melodico", trattandosi di gradi diatonici congiunti.

Cercate di richiamare alla mente il numero più alto possibile di melodie a voi note che fanno di questo intervallo una caratteristica distintiva, oppure cercatelo sui temi dei vostri Real Books. Questo procedimento di concretizzazione è molto utile per il riconoscimento e l'assimilazione dell'intervallo.

Vi do qualche suggerimento:


Strangers in the night (B. Kaempfert)


There will never be another you (Warren/Gordon)


In a sentimental mood (D. Ellington )


Corcovado (A.C.Jobim)

Suonato simultaneamente l'intervallo di seconda maggiore non risulta così tanto "melodico", ma viene anzi definito come avente una sonorità dissonante, utilizzata per formare i "cluster" (due o più intervalli di seconda suonati simultaneamente).

Vorrei chiarire da subito che quando usiamo i termini consonante e dissonante, ci riferiamo solo all'effetto uditivo che gli armonici dei singoli suoni formano scontrandosi uno con l'altro, dando più o meno origine a "battimenti". Lungi da noi il dare giudizi estetici alle sonorità, essendo queste di esclusiva competenza del gusto di ciascun singolo musicista. Qualcuno, non ricordo chi, scrisse che le dissonanze solo il sale del Jazz.

Alcuni eccelsi musicisti ne hanno fatto un segno distintivo, basti pensare allo stile di Monk o agli arrangiamenti di Gil Evans e George Russel.

Ascoltate attentamente la sonorità derivante da una seconda maggiore suonata simultaneamente; avvertitene l'"urto", la dissonanza, ma al tempo stesso la vicinanza dei suoni, che contrasterà con lo stesso tipo di dissonanza data dalla settima minore (il suo rivolto).

La seconda minore è anche chiamata "semitono diatonico". La distanza tra i due suoni è quella minima consentita dal nostro sistema musicale: il semitono (in altre culture viene contraddistinto, quantificato chiaramente e codificato anche il quarto e l'ottavo di tono!).

All'interno di una scala maggiore lo trovate tra il e il 4° grado (MI-FA) e tra il e l'ottavo (SI-DO).

Per maggior chiarezza vi faccio qualche altro esempio:

DO-REb = seconda minore
LA-SIb = seconda minore
MI#-FA# = seconda minore (FA-FA# sarebbe una prima eccedente)


Come potete notare la distanza è di mezzo tono.
Audio MIDI

Anche la seconda minore è un intervallo melodico, ma non quanto quella maggiore, abituati come siamo, a scale che in prevalenza hanno tra il primo ed il secondo grado la distanza di un tono intero.

Suonateli con il vostro strumento e cantateli più volte; percepite la distanza minima e la suddivisione del tono in due parti (quasi) uguali, due intervalli di seconda minore.

Alcune delle melodie note che possono orientarvi in questo intervallo sono:


Stardust (H. Carmichael)


Fascination (Marchetti)

Suonata simultaneamente, la seconda minore, è ancora più "fastidiosa" della sua sorella maggiore, in quanto le frequenze dei due suoni cozzano maggiormente, dando origine a battimenti molto forti.

L'urto tra i semitoni è più evidente che tra toni interi, tant'è vero che gli arrangiatori, nell'armonizzare a parti strette una melodia (vedi lezione di Arrangiamento …)  tendono ad evitare che al canto si verifichi una situazione di questo tipo; renderebbe stridente la sonorità e offuscherebbe la cantabilità del tema in quel punto. Al contrario se si vuole creare tensione e ansia, la seconda minore, è tra gli intervalli più adatti.

Suonatela col pianoforte o con la chitarra e percepite l'estrema vicinanza dei suoni, che stridono e "chiedono" di unirsi per calmare i battimenti; notate la "tempesta" del semitono e la "calma piatta" dell'unisono appena dopo.

L'intervallo di settima maggiore è il rivolto della seconda minore.

La settima nota di una qualsiasi scala maggiore, rapportata con la prima, dà l'intervallo di settima maggiore.

DO-SI = settima maggiore
FA- MI = settima maggiore
SOLb-FA = settima maggiore


Come vedete la distanza tra le due note è di 11 semitoni.
(ne manca solo 1 all'ottava che è di 12 semitoni o 6 toni)
Audio MIDI

E' un intervallo particolarmente difficile da intonare e da riconoscere, per cui soffermatevi più a lungo su questo; suonatelo più e più volte cercando di memorizzarlo e cantatelo ancora di più! Se avete difficoltà, un metodo per raggiungerlo più facilmente è quello di intonare l'ottava e scendere di un semitono, ovvero di una seconda minore discendente


Audio MIDI

(la settima maggiore si trova sempre mezzo tono sotto la tonica); oppure, se già lo conoscete, di raggiungerla attraverso l'arpeggio di Xma7


Audio MIDI

Eccovi un paio di temi nei quali potrete concretizzare e "ancorare" questo intervallo:


Moon River


Samba De Orfeu (L. Bonfa)

Suonato simultaneamente anche questo intervallo stride, ma è sufficiente "riempire" lo spazio intermedio con altre note per renderlo piacevole e interessante; ma di questo parleremo nella sezione dedicata al riconoscimento degli accordi.


Audio MIDI

Notate la similitudine con la sonorità della seconda minore, ma anche il vuoto tra i due suoni, la presenza di un suono grave e di uno acuto; notate la "tensione" verso l'ottava (rivolto dell'unisono), verso il rilassamento dei battimenti e quindi dell'orecchio; percepite la dissonanza della settima maggiore e la consonanza perfetta dell'ottava.


Audio MIDI

Molte delle considerazioni appena fatte, valgono anche per la settima minore. Questo intervallo è il rivolto della seconda maggiore. E' la settima nota di qualsiasi scala minore naturale rapportata con la prima; si trova sempre scendendo di un tono dalla tonica.

DO-SIb = Settima minore
MI-RE = Settima minore
LAb-SOLb = Settima minore


Come notate la distanza fra i due suoni è di 5 toni.
Audio MIDI

E' molto utile acquisire confidenza con questo intervallo, caratteristico dell'accordo di "dominante", il "cardine" della musica tonale (ne parleremo nella sezione dedicata agli accordi).

  1. Intonate con la voce la vostra scala amica di Do maggiore, ma quando arrivate al settimo scalino, il SI, flettete di mezzo tono all'indietro, tra il SI ed il LA, cantando un Sib. Quello è il suono della settima minore. Rifate ora la scala intonando direttamente il Sib.
  2. Intonate un qualsiasi intervallo di ottava e poi scendete cromaticamente di due semitoni; "memorizzate" il suono.


Audio MIDI 17a
Audio MIDI 17b

Ora siete pronti per intonare direttamente una settima minore.

Se ancora avete difficoltà, suonatevela più volte con lo strumento, poi cantatela e verificate di volta in volta.

Percepite l'urto di questo intervallo se suonato simultaneamente; è lo stesso urto della seconda maggiore, ma con un notevole "vuoto" sonoro all'interno.


Audio MIDI

Ricordate che un buon musicista è un "buon" cantante e che un cantante è veramente bravo quando possiede la conoscenza armonica di ciò che canta.

Cantate spesso e volentieri, oltre a far bene al cuore, fa bene all'orecchio!






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Data pubblicazione: 11/10/2002

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