Cominciamo a lavorare.
Ho deciso di affrontare gli intervalli a due per volta,
avendo ognuno di essi un rivolto; il rivolto dell'intervallo avviene quando,
utilizzando gli stessi suoni, il più grave diventa il più acuto e viceversa.
Esempio: DO-FA#
rivoltato
diventa FA#-DO.
Nell'ambito dell'ottava, la somma numerica dei
due intervalli dà sempre 9 e, nel caso si tratti di intervalli non
"giusti", il rivolto sarà sempre il contrario del tipo di intervallo in origine
(il maggiore diviene minore, l'eccedente diventa diminuito, etc.).
Esempi: DO-SOL = 5^ giusta
SOL-DO = 4^ giusta
________________________
9 ///
DO-FA# = 4^ eccedente
FA#-DO =
5^ diminuita
________________________
9 ///
Come lavorare
Trovate mentalmente più intervalli possibili
del tipo che affronteremo di volta in volta (ad es. partendo da FA, da SIb, da
MIb, da SOLb etc. poi suonateveli lentamente con lo strumento; successivamente
intonateli con la voce, prima insieme allo strumento (se non suonate uno
strumento a fiato) e poi datevi solo la prima nota ed intonate voi la seconda,
verificandola ogni volta. Cercate di "ancorare" l'intervallo che volete studiare
a una melodia a voi nota, questo esercizio è molto importante.
Imparate a orecchio anche la sonorità delle
due note suonate simultaneamente.
L'Unisono,
o intervallo di
Prima Giusta, è praticamente
l'assenza di intervallo, è il confronto tra una nota e se stessa.
DO-DO = unisono
FA-FA = unisono
LAb-LAb = unisono
Come potete notare la distanza tra le due note
è nulla.
Audio MIDI
Messa così, la questione
potrebbe considerarsi chiusa.
Ma il training sull'unisono simultaneo è invece di grande importanza, per
l'intonazione propria del musicista e, cosa non del tutto scontata, per saper
accordare il vostro strumento a corde o intonare quello a fiato.
Entrano a questo punto in
gioco i battimenti.
I battimenti sono
l'effetto sonoro provocato dallo scontro di armonici leggermente sfasati (cioè
con una frequenza di poco diversa uno dall'altro).
Il risultato,
difficilmente spiegabile a parole, consiste in una specie di fastidiosa
"vibrazione" che "rallenta più diminuisce lo sfasamento delle frequenze". In
poche parole più ci allontaniamo dalla perfetta intonazione, più i battimenti si
velocizzano; al contrario, rallentano quando le frequenze si avvicinano, fino a
scomparire in presenza di unisono vero. Sull'unisono, i battimenti sono
nettamente più riscontrabili, anche ad un orecchio poco esperto, ma si possono
avvertire su ogni intervallo non perfettamente intonato. Chi è abituato ad
accordare la sua chitarra o il suo basso, di battimenti ne sa qualcosa. La
sensazione che danno è decisamente fastidiosa e determina uno stato di tensione
che si rilassa completamente dando un gran sollievo al momento della loro
scomparsa, intonando perfettamente l'unisono.
Esercizi per il rilevamento dei battimenti e per una
corretta intonazione:
- Da soli. Suonatevi una nota
sulla tastiera o con la chitarra (meglio se è un suono tenuto). Cercate di
intonare con la voce la stessa nota nel modo più preciso possibile, poi,
simulando la rotazione di un "pitch control" con la mano, fate calare
(stonandola) leggermente e lentamente la nota della vostra voce, avvertendo la
comparsa e la velocizzazione dei battimenti man mano che la stonatura aumenta e
la diminuzione fino alla scomparsa più la riportate verso l'intonazione
perfetta. Ripetete varie volte l'esercizio anche facendo crescere la vostra
nota.
- Con un amico musicista. Chiedete
ad un vostro amico o al vostro maestro di suonarvi una nota. Fate col vostro
strumento, utilizzando le tecniche di variazione minima delle frequenze, la
stessa cosa descritta nell'esercizio 1). Gli ottoni agiranno sulla pressione diaframmatica, le ance premendo o rilassando il labbro inferiore etc.
L'unisono è sicuramente
uno degli intervalli (o non intervalli), più semplici da riconoscere; comunque
fissatelo bene in testa, richiamandovi alcune melodie a voi note che comincino
con due note uguali.
Qualche esempio:
Here's that rainy day (J. Van Heusen)
Estate (B. Martino)
Inno d'Italia (Mameli)
L'intervallo di Ottava
è il rivolto dell'unisono (8 + 1 = 9 ricordate?)
Anch'esso piuttosto
semplice da riconoscere, un po' meno da intonare; quindi fate molti esercizi di
intonazione dell'ottava, prima ascoltandola sul vostro strumento, poi dandovi
solo la prima nota e cercando di intonare voi la seconda, verificandola sempre
con lo strumento.
Come vedete la distanza tra le due note
è di 6 toni o 12 semitoni
Audio MIDI
Riconoscere l'intervallo
di ottava suonato simultaneamente non è per niente facile; la sua forte
similitudine con l'unisono può trarvi in inganno. Cercate di sentire in questa
sonorità, che si presenta perfettamente consonante, la presenza di due suoni
distinti e lontani fra loro, la presenza di un suono grave ed uno acuto che però
sembrano lo stesso suono; questa è l'ottava.
Analizzate il repertorio
dei vostri brani preferiti alla ricerca di ottave nell'inizio del tema e
memorizzateli cantandoveli più volte.
Qualche esempio:
Blue Bossa (K. Dorham)
Over the rainbow (Harburg/Arlen)
Singin' in the rain
Voglio chiudere dandovi
un consiglio d'oro: CANTATE – CANTATE – CANTATE!
Inserisci un commento
©
2002 Jazzitalia.net - Gianni Azzali - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
COMMENTI | Inserito il 16/7/2009 alle 21.17.53 da "nmozzillo" Commento: Buono,Tutto quello che riguarda l'ear training, ben venga ! | |
Questa pagina è stata visitata 36.133 volte
Data ultima modifica: 02/11/2004
|
|