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Intervista a Pippo Matino
di Antonio Meola

D: Alcune icone delle quattro corde, come ad esempio Jaco Pastorius, trasudano chiaramente dalla tua personalissima cifra stilistica. a quali altri musicisti, anche non bassisti, fai riferimento?
R: Altri musicisti che mi hanno influenzato sono sicuramente Joe Zawinul che reputo uno dei piu grandi tuttora in vita, John Coltrane, Jeff Berlin, John Scofield, Stanley Clarke

D: Nonostante tu faccia musica essenzialmente strumentale in molti casi hai accettato collaborazioni nell'ambito della cosiddetta ‘musica leggera'; c'è qualche cantante e/o cantautore a cui ti ispiri, o che comunque apprezzi, anche fra quelli passati 'a miglior vita'?
R:
Non saprei con precisione…sicuramente Sting è un musicista che mi piace molto e forse in qualche modo anche mi ha influenzato con i suoi Police. Direi anche Joni Mitchell in quel superlavoro con Jaco Live è stato un grandissimo insegnamento per me...anzi, grazie a quel disco ho pouto imparare l'arte di accompagnare una cantante in modo super-creativo come solo Jaco sapeva fare. Poi anche Peter Gabriel non mi sembra che scherzi...E comunque le collaborazioni che ho avuto nell'ambito della musica leggera sono state quasi tutte interessanti e costruttive (vedi Irene Grandi, Joe Barbieri, Alex Britti ed Eduardo De Crescenzo…anche Nino D'Angelo adesso che ci penso…)

D: Come hai costruito negli anni le relazioni con i numerosi musicisti di fama internazionale con i quali abitualmente collabori? C'è qualcuno a cui sei particolarmente legato?
R: Mah…alcune cose sono nate occasionalmente e poi si sono consolidate nel tempo…Cobham ad esempio, quando è in tour in Italia e non ha il suo gruppo chiama sempre me al basso e questa è una cosa che mi fa molto piacere...con Horacio "el Negro" Hernandez, altro grande batterista, ho suonato per 2 anni circa stabilmente qui a Roma….Paco Séry mi ha definito uno dei suoi bassisti preferiti…bello anche è stato suonare con Bireli Lagrene, il grande chitarrista che ha suonato a lungo con Jaco prima che morisse…tutte belle esperienze che spero si ripetano ancora a lungo…

D: Le tue composizioni in alcuni casi, prendiamo ad esempio "Lauren & Tina' o anche "Una strana ninna nanna", sono molto ‘visive', quasi piccoli film. Come entra il cinema nella tua musica? Ci sono dei registi che ami particolarmente?
R:
No, nel senso che non ci sono registi che amo particolarmente ma sono d'accordo sul fatto che molti miei brani potrebbero fornire supporto sonoro ad immagini!...la cosa tra l'altro mi intriga molto….

D: Parliamo del nuovo disco: sappiamo che le registrazioni sono state in larga parte effettuate in presa diretta. E' una scelta precisa? Che tipo di obiettivo hai cercato di raggiungere lavorando in questo modo?
R:
Abbiamo cercato di mantenere lo spirito live tipico del jazz…ed abbiamo tenuto quasi tutte le prime versioni…abbiamo anche provato a risuonare i brani ma poi alla fine ci accorgevamo che le prime erano le migliori…pazzesco…

D: Ti va di raccontarci un aneddoto legato alla lavorazione dell'album?
R: Potrei raccontarti dell'intervento di Stefano Di Battista nel mio disco…è arrivato da Roma e senza sentire nemmeno i brani abbiamo suonato...incredibile, nemmeno i temi, niente...neanche gli accordi…dopo 2 ore era già in macchina di ritorno a Roma...

D: Come nasce la formazione che compone l'Essential Team?
R: Nasce dall'esigenza che ho da qualche anno di suonare senza strumento polifonico…Il mio modo di suonare il basso adesso, quando suono la mia musica, è molto creativo e riempitivo, pieno di idee e sonorità improvvise e d inaspettate…sarebbe non facile gestire un altro musicista con le stesse caratteristiche anche se non escludo ospiti in tal senso in futuro…sai, comunque penso che sostanzialmente sia importante l'intelligenza e il talento e la sensibilità di un musicista per poter raggiungere dei buoni livelli di esperessione in musica…quindi...Tornando a parlare dell'Essential Team...inizialmente era un trio con Pietro Iodice e Rosario Giuliani…poi Girotto…poi è diventato un quartetto con l'aggiunta del trombone che completa e cambia un po' la gamma sonora della musica...fino ad arrivare all'attuale formazione con Giulio Martino al sassofono, Roberto Schiano al trombone e Claudio Romano alla batteria.

D: Se dovessi definirli con un aggettivo, con una considerazione, i tuoi due dischi, cosa ti sentiresti di dire? Ti faccio questa domanda perché, pur mantenendo una certa linearità, sono piuttosto diversi fra di loro....
R:
Sì, sono molto diversi tra loro…anche perche sono stati realizzati a distanza di ben 12 anni! Il primo presenta molti piu nomi famosi partecipanti al disco, anche di più come numero….mentre questo ultimo è molto piu progettuale e rispecchia di più il live che presentiamo ai concerti…non ci sono forzature e grossi cambiamenti tra il disco ed i concerti. Comunque tutti e due denotano a mio parere molta istintività e sensazioni per nulla preparate prima….

D: Com'è il tuo rapporto con internet? In che modo lo usi? Raccontaci di questa trovata di vendere il tuo nuovo album prima in rete…
R: Molto buono direi…non passa giorno che non ci sono collegato almeno un po'….trovo che sia un ottimo modo per pubblicizzare le proprie cose in alternativa a quelli tradizionali che comunque rimangono importanti e fondamentali…ma ti ripeto, ho un sito molto seguito ed un guestbook allegramente gestito…per cui quando posso rispondo sempre a tutti coloro che mi scrivono e mi dimostrano il loro affetto..una cosa davvero bella a cui adesso non potrei mai rinunciare.

D: Una piccola divagazione sul momento live: com'è un concerto dell'Essential Team?
R: Mah…guarda penso che non sia un concerto troppo facile se si considerano gli standard di concerti cha abitualmente ascoltiamo in giro….ma nonostante ciò penso che riesca a comunicare molto!...E' un resoconto che deriva dai numerosi commenti positivi che riceviamo dopo ogni concerto….pensiamo di avere, senza falsa modestia, un suono abbastanza originale e sprizziamo energia da tutte le parti….diciamo che forse il pubblico non ha il tempo di annoiarsi. Almeno il più delle volte, e non è nemmeno troppo aggredito come ad un concerto rock...comunque non sono la persona più adatta a dirti ciò...forse...preferisco che te lo dica qualche mio fan...ahah...(cosi vado sul sicuro)

D: Che sensazione si prova ad essere un punto di riferimento per un'intera generazione di giovani bassisti?
R: Una bella sensazione...in effetti questa tua domanda mi ha fatto riflettere...non ci avevo mai pensato seriamente al fatto di rappresentare ciò per una buona parte dei bassisiti italiani...fantastico!!!

D: Ti conosciamo come un compositore prolifico e un musicista in perenne mutamento, cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?
R: Un compositore discretamente prolifico ma assolutamente in perenne mutamento …è appena uscito il mio disco e già sto pensando al mio prossimo lavoro ed altri paralleli! Sai penso che quando si ha voglia e forza di scrivere e suonare bisogna registrare e darci dentro e stare in silenzio quando non si ha niente da dire…fortunatamente per me sono nella prima fascia adesso….peggio per voi!!!!! eheh

Ciao.






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Data pubblicazione: 03/12/2004

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