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Grand Four
Tour D'italie
Jazz off/Rai Trade (2010)
1. Nahar (G.Ferrera);
2. Gistizz (A. Del Signore);
3. A spasso con Tesi (M. Guerrini);
4. A si biri (G.Ferrera);
5. Shine ca shine, ma ca shine in tutt (A. Del Signore);
6. Amur de bagaj (G.Ferrera);
7. PaTreVe (G.Ferrera);
8. Variazioni sulla Donna (M. Guerrini)
Giorgio Ferrera - Pianoforte
Mirko Guerrini - flauto, sax soprano e tenore
Alessandro Del Signore - contrabbasso
Giulio Marcelli - batteria
Preceduto dall'anteprima estiva ad Atina Jazz Festival, vede finalmente la luce
l'album di esordio di questa interessante formazione, che propone un repertorio
di pezzi originali composti appositamente per l'occasione.
La musica come metafora del viaggiare, a partire proprio dal nome del gruppo e dal
titolo dell'album, che rimandano esplicitamente al "Grand Tour" in Italia,
tappa obbligata nella formazione personale e culturale dei giovani intellettuali
europei nei secoli passati.
La tournee vissuta come viaggio interiore piuttosto che come semplice movimento
nello spazio e nel tempo, successione di paesaggi, di incontri, di scambio di emozioni.
Lo strumento adatto a mettere in scena il racconto è un classico quartetto con sassofono
e sezione ritmica, che suona un jazz elegante, moderno, dai toni lirici e dagli
spigoli arrotondati.
Già i titoli dei brani, forse più che la musica stessa, rimandano a suggestioni
etniche e folcloriche, ben evidenziate nella guizzante complessità di "A spasso
con Tesi", certamente il pezzo paradigmatico dell'intero album, nel quale musica
popolare e free jazz si rincorrono fino a sfiorarsi.
Mirko Guerrini dispensa sapide introduzioni al flauto, alternandosi sia al
sax tenore – come in "Nahar", bella apertura del disco, e nella suadente
conclusiva "Variazioni sulla Donna" - che al soprano, dimostrando ancora
una volta che per mantenere un'alta qualità espressiva non è necessario "alzare
la voce" più del dovuto.
Il pianista Giorgio Ferrera, autore della metà dei brani, sembrerebbe essere
il leader nascosto di una formazione che ha nell'interplay il proprio punto di forza,
merito anche di una sezione ritmica che riesce a modulare sapientemente la pressione
sonora sottolineando gli accenti con rara puntualità.
Difficile scegliere tra i titoli di un lavoro omogeneo ed ispirato; le atmosfere
raffinate ed i toni pastello di questa musica rendono bene l'idea di sequenza, ricerca
e ricordo, insita nel concetto di viaggio: un nuovo - perfettamente riuscito -
"Maiden Voyage" dal sapore mediterraneo.
Roberto Biasco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/02/2011
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