Nato
a Lugano (CH) il 10 dicembre 1941, suo padre
Flavio Ambrosetti era un sassofonista (alto), bandlieader e pioniero del
bebop sulla scena europea dei primi anni quaranta. Studia pianoforte classico per
9 anni, ma a 17 anni lo abbandona per dedicarsi al sassofono, di cui è totalmente
autodidatta. Debutta professionalmente a Roma nel 1961
con il quintetto di
Romano Mussolini.
Negli anni dell'università, continua ad esibirsi nei gruppi del padre e in gruppi
a suo nome, a Zurigo e Milano. Suona, fin dal 1962,
in tutti i festival di jazz più importanti al mondo (La Tour, S. Remo, Pori, Varsavia,
Stoccolma, Zurigo, Milano, Lugano, Parigi, Bologna). Negli anni Sessanta si esibisce
con Gato Barbieri, Daniele Humair, George Bruntz, Kenny
Clarke, George Joyner, Pierre Favre, Dexter Gordon,
Johnny Griffin, Benny Golson, Woody Shaw, Louis Haynes,
Sam Jones, Donald Bird, e molti altri. In Italia, si esibisce al Derby
Club con Enrico Intra,
Franco Cerri,
Giorgio Azzolini,
Franco D'Andrea,
Dino Piana,
Gianni Basso,
Oscar Valdambrini,
Renato
Sellani, Enzo Jannacci, etc.
Vince il primo premio al Vienna International Jazz Competition diretto da Friedrich
Gulda. Debutta nel 1967 negli Stati Uniti al
Monterey Jazz Festival con il quintetto del padre e Jean-luc Ponty.
Negli
anni Settanta focalizza sulla formazione di quartetto, suonando con musicisti svizzeri
quali George Grutz, Daniel Humair, Ron Mathewson, J. F.
Clarke Henry Texierm e guidando gruppi quali The Swiss Leaders, sia in Svizzera
sia in Italia. Si esibisce al JazzFestival di Berlino con Arnie Lawrence
nel '77, con
Michael
Brecker e con Hal Galper nel '78,
al Festival di Montreux nel 1970/1979,
Umbria Jazz nel 1975, Camden Festival nel
1978 e molti altri. La sua collaborazione con
Enja, attiva tutt'oggi, inizia nel 1979. Negli
anni Ottanta e Novanta partecipa a numerosi festival e trasmissioni televisive,
registrando la maggior parte dei suoi dischi a New York, dove si esibisce al
Blue Note,
Visiones, Sweet Basil, Bradleys, Birdland con musicisti quali
Kenny Barron,
Dado Moroni,
Marvin Smitty Smith, Victor Lewis,
Uri Caine,
Seamus Blake,
David Sanchez,
Ira Coleman, Gary Bartz, Peter Washington tra gli altri. Suona
in occasione del Settecentesimo anniversario della Confederazione Elvetica con un
gruppo comprendente
John Scofield
e Jerry Bergonzi.
Pubblica gli album "Light Breeze", "Grazie Italia", "European
Legacy", "Liquid Gardens", tra gli altri. Dal
2004 collabora stabilmente con Miroslav Vitous, in formazione
di duo, trio e quartetto, avvivinandosi alla musica sperimentale, a partire dalla
partecipazione al progetto Remembering Weather Report. Partecipa in
veste solistica alla serata di gala per il Settantacinquesimo di Quincy Jones
al Festival di Montreux. Oggi,
Franco Ambrosetti
collabora stabilmente con George Gruntz,
Dado Moroni,
Antonio Faraò,
Enrico Intra, e con
Uri Caine,
in trio e in progetti di respiro sinfonico. E' degna di nota la sua collaborazione
venticinquennale con Mina e con Massimiliano Pani.
Ambrosetti ha registrato 27 album in veste di band leader, affianco a musicisti
di altissimo livello quali
Michael
Brecker,
John Scofield,
Geri Allen,
Phil Woods, Hal Galper, Tommy Flanagan, Howard
Johnson, Greg Osby, Steve Coleman, Gato Barbieri,
Dave Holland,
John Abercrombie, Miroslav Vitous, Billy Hart, Mike Richmond,
Don Sebesky, Ron Carter, Eddie Daniels,
Buster Williams, Grady
Tate,
Kenny Barron, Victor Lewis,
Billy
Drummond,
Uri Caine,
Clarence Penn, Drew Gress, e ai suoi amici Gruntz e Humair. E' stato
inoltre ospite di più di altri cinquanta dischi.
Quest'anno è uscito Cicladic Moods, con Geri Allen, Abraham Burton,
Gianluca Ambrosetti, Heiri Kaenzing e Nasheet Waits.
La sua carriera di musicista, per oltre tre decadi, si è fittamente intessuta
con il suo ruolo nell'azienda di famiglia, l'Ambrosetti Industrial Group, di oltre
seicento dipendenti, in cui Ambrosetti ricopre dal 1973
il ruolo di Vice Presidente, Amministratore Delegato, Presidente. Dal
2000 si dedica interamente alla sua carriera
musicale, e porta il numero dei suoi concerti annui da venti a sessanta. Ambrosetti
ha scritto le musiche di scena per diversi spettacoli di Pinter, Baricco e Ibsen,
in collaborazione con sua moglie, attrice e direttrice della propria compagnia teatrale.
Franco Ambrosetti
ha inoltre composto alcune colonne sonore, per i film Die Reise di Markus Imhof,
Riviera Cocktail di Heinz Buetler, Arsene Lupin per la SRG SSR Swiss Television.
Oltre al premio di Vienna, nel 1966, ha vinto
il premio come Miglior Musicista indetto dalla RAI a Venezia nel
1985, ed è stato eletto Chevalier des Arts et
des Lettres della Repubblica Francese.
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Data ultima modifica: 09/08/2012
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