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Lamar Tribe
Tree-o
Lhobo (2011)
1. When the Blues Leave? (O. Coleman)
2. Once in a While (M. Edward)
3. Reza (J. Pastorius)
4. 23/2 (C. Conti)
5. Friday the 13th (T. Monk)
6. E.S.P. (W. Shorter)
7. Sophisticated Lady (D. Ellington)
8. Circolo letterario Il Locomotore (C. Conti)
9. Reincarnation of a Love Bird (C. Mingus)
10. Ginger Brad Boy (J. Heat)
11. Once in a While – Alternate Take (M. Edward)
Carlo Conti - sax alto
Vincenzo Florio - contrabbasso
Bob Gullotti - batteria
Manlio Maresca - chitarra in traccia 8
Con una formazione italo-americana, Carlo Conti rientra in scena e pubblica
Tree – O: un gioco di parole tra l'albero in copertina e il gruppo, schierato
in un curioso triangolo senza strumento armonico. Carlo Conti e il Gullotti
avevano già collaborato, in passato, tramite il duo I Conti Ruggeri. Lo stesso
dicasi per l'ospite Manlio Maresca, con cui aveva condiviso il progetto Neo:
in Circolo letterario Il Locomotore (omaggio allo studio dove è inciso il
disco) il chitarrista porta il suo tocco un po' free, ma senza quell'acidità hendrixiana
che aveva già proposto nell'Acud Quartet.
Diciamo che Tree – O è un album molto veloce (merito della sezione ritmica)
e ci vorrà un po' prima che i toni si rilassino -su "Sophisticated Lady",
ma tutto sommato intellegibile rispetto ad altri lavori del settore sperimentale.
Perché di sperimentale si tratta, anche se con il giusto retaggio della tradizione:
il fraseggio di Carlo Conti è decisamente cantabile, spezzato ma non nervoso;
il sax è leggermente sporco, a tratti volontariamente rude negli estremi del registro.
Molto spazio è stato lasciato ai soli di batteria e al basso di Vincenzo Florio,
che riesce a tessere una valida trama per i soli di sassofono. Tutto questo sospende
l'album in un etereo e dantesco limbo dei generi.
Matteo Mosca per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 15/07/2012
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