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Hector Zazou
Oriental Night Fever
Materiali Sonori
1. I Feel Love
2. Y.M.C.A.
3. Oriental Night
4. Staying Alive
5. Ring my Bell
6. Night Fever
7. Disco Inferno
8. Heart of Glass
9. You Make Me Feel (Mighty Real)
10. I Want Your Love
11. I Will Survive
12.
Barbara Eramo - voci, percussioni,
kalimba
Stefano Saletti - oud, bouzuki, mandola, chitarra elettrica
e classica, hand drums, percussioni, steel drums, cajon, teponatzli, bodhran, elettronica
Hector Zazou - elettronica
Ospiti:
Rashmi Bhatt - tabla, pakhawaj, voce
su "Heart of Glass"-"Disco Inferno" - "I Want Your Love"
Carlo Cossu - violino
Antoine Denis - basso su "Stayin'Alive"
Marco Loddo
- double bass su "Night Fever"- basso su "I want your love"
Eyal Sela - bansouri su "Oriental Night", "Disco Inferno",
"I want your love"
Raffaella Siniscalchi - cori
Diana Tejera - chitarra acustica su "Y.M.C.A."
E' uno dei lavori lasciati incompiuti – l'ultimo album che ha potuto seguire
in prima persona fu ‘In the house of Mirrors', uscito proprio immediatamente dopo
la sua scomparsa, l'8 settembre 2008 – da Hector Zazou. Ideato assieme alla cantante
Barbara Eramo e al polistrumentista Stefano Saletti, il progetto che unisce elettronica
e strumenti della tradizione mediterranea (oud, bouzuki, mandola) e orientale (tabla,
pakhawaj, bansouri), reinventando la "disco" anni Settanta, è nato per caso, spiegano
Eramo e Saletti nelle note di copertina. "Hector voleva fare un lavoro insieme
a noi, ma senza un'idea precisa". Finchè, con in mano il CD "Disco inferno" "con
il quale avevamo ballato a Capodanno in un tuffo negli anni Settanta…andammo nello
studio di registrazione e arrangiammo "I feel love" di getto, come se non avessimo
ascoltato altro fino ad allora…"
Prima di inserirlo nel lettore eravamo alquanto dubbiosi sulla efficacia di una
rilettura ‘World' di alcuni classici della disco music. Ma già il primo ascolto
ha dissolto ogni perplessità, al punto che il risultato è apparso subito rinfrancante
e convincente. Sin dalle note iniziali di ‘I feel love', grazie alla voce accattivante
e al modo di svilupparla di Barbara Eramo, sostenuta da una serie di strumenti della
tradizione orientale, le canzoni che ci hanno tormentato nel recente passato, persino
le più banali ed ossessive, acquistano una freschezza impensabile, grazie anche
all'ottima qualità della registrazione. Mentre Zazou coordina il tutto, restando
per così dire in disparte ad occuparsi della componente elettronica, salgono alla
ribalta oltre alla Eramo, Stefano Saletti, capace di suonare con abilità un numero
considerevole di strumenti di tradizioni apparentemente distanti dall'occidente
europeo. E poi alcuni ottimi musicisti, tra i quali il tablista indiano Rasmi Bhatt,
l'israeliano Eyal Sela, impegnato al flauto bansuri e il violinista Carlo Cossu.
Sembra strano che un disco di ben undici cover – l'unico brano originale è il brevissimo
"Oriental Night" della coppia Saletti –Sela – che vanno da "I feel love"
di Donna Summer a "Y.M.C.A." dei Village People, a "Stayin' Alive"
e "‘Night Fever" dei Bee Gees, a "Ring My Bell" di Anita Ward, "Disco
Inferno" dei Trammps, "Heart of glass" dei Blondie, "You make me feel"
di Sylvester, "I want your Love" degli Chic, per finire con "I will survive"
di Gloria Gaynor, abbia ancora qualcosa da dire. Invece, ripetiamo, proprio per
la bravura, l'attenzione e l'affiatamento tra gli interpreti, tutto questo si avvera.
E i respiri e i sussurri della Eramo, avvolti dal suono dell'oud, dei tabla, del
violino, del bouzuki, ci ipnotizzano, immersi in una moderna danza del ventre, che
ha però radici americane.
Giovanni Greto per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/10/2011
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