Valter Veltroni
Il disco del mondo
vita breve di Luca Flores,
musicista
Rizzoli 2003
libro (116 pp + dvd)
16 euro
Una notte di due anni fa, Walter Veltroni ricevette in regalo più
o meno casualmente da un architetto del Comune Di Roma, un disco di un pianista
jazz, una delle sue più ferventi e riconosciute passioni. Luca Flores era
il nome sulla copertina, un nome per lui sconosciuto. Eppure appena inserito il
cd nel lettore l’attuale Sindaco capitolino rimase folgorato: in quei solchi era
racchiusa una musica formidabile e straziante al tempo stesso, che evocava un
doloroso e inquieto paesaggio interiore, come del resto ribadito dalle note a
margine, in cui si legge che quel giovane musicista si era suicidato pochi
giorni dopo quell'incisione per l'indipendente Splasc(h), nel
1995.
Da allora Veltroni ha cercato di scoprire tutto quello che poteva su un
uomo considerato alla stregua di un amico perduto. Dalle affannose ricerche su
internet alle testimonianza della sua famiglia, fino alla manciata di
registrazioni lasciate ai posteri, l’autore ribadisce: "Ora penso di
conoscerlo meglio e di volere più bene alla sua musica, al suo dolore, a lui".
Nell'agile volumetto ecco ripercorse la tappe fondamentali della sua
vita, dalla nascita a Palermo nel
1956,
all'adolescenza di un bambino prima felice e poi improvvisamente turbato forse
dalla sua eccessiva sensibilità, che lascia la sua terra per conseguire il
diploma al Conservatorio di Firenze, fino alla sua affermazione sulla scena del
jazzistica anche di un certo prestigio (riuscì a suonare anche con Chet Baker e
Dave Holland n.d.r.), poggiando su una varietà di influenze e stili.
Se il jazz è una musica che affonda nella libertà improvvisativa le sue
radici, sono molte le storie di umana disperazione che hanno contraddistinto le
vite di molti dei suoi personaggi più in vista: "Il paradosso di una musica
di libertà - scrive Veltroni - è la propensione all'autodistruzione da parte di
chi la ascolta, Come se si riuscisse davvero a comunicare la gioia della libertà
di creare solamente dall'abisso del dolore personale".
E se anche per Flores vigeva il comandamento di suonare ogni nota come se
fosse l'ultima il "compagno" Valter, mostra un grande garbo nel raccontare il
trapasso di una vita mutilata e irrisolta, un racconto dove la famiglia
costituiva un preciso punto di riferimento come spesso avviene al sud, offrendo
una protezione dalle ostilità del mondo esterno, con sorrisi e carezze. Dal
tepore materno ai dubbi atroci di un uomo tormentato che decide quasi
all'improvviso di farla finita, la sua vita scorre quasi come un battito di
ciglia.
Una vicenda comunque appassionante condensata nelle ultime parole del
libro che descrivono Luca come "Sole e luna, giorno e notte. Come la vita.
Come il mondo che sognava, ascoltando Vivaldi, quel bambino geniale. Il mio
amico Luca".
A corredo il libro contiene un filmato in DVD realizzato da Roberto
Malfatto di eguale interesse, per quella che potrebbe essere anche una buona
occasione per avvicinarsi a questa straordinaria fonte di ispirazione che rimane
il jazz.
Vittorio Pio
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 46.469 volte
Data pubblicazione: 02/06/2003
|
|