1. Lima (South America)
2. Blindspot (North America)
3. Human Activity
4. Stir (Antarctica)
5. Not So Far (Australia)
6. Current
7. Carbonic
8. Blue Marble (Africa)
9. By a Foot (Europe)
10. Waves (Asia)
Brad Shepik - electric and acoustic
guitars, tambura, electric saz
Ralph Alessi - trumpet
Gary Versace - piano, organ, accordion
Drew Gress - bass
Tom Rainey - drums
Un album ambizioso e attentamente meditato, commissionato dalla Chamber Music
America ed eseguito in prima assoluta nel 2008
a New York. Shepik, da sempre attento ai problemi dell'eco-sistema, firma
una lunga suite di sette brani, ognuno ispirato ad un continente, in cui si fa voce
e denuncia dell'inquinamento globale dovuto alle "attività umane". Non essendoci
testi tutto l'impatto della posizione di Shepik è emozionale ed affidato unicamente
alla musica e al coinvolgimento dei musicisti. Grazie alle collaborazioni passate,
penso in particolar modo a Pachora, Lingua Franca, Tiny Bell Trio, Yuri Yunakov's
Bulgarian Wedding Band e Babkas, riesce a sviluppare per ogni composizione un reticolo
di riferimenti a musiche folk relative ai vari continenti. I musicisti dal canto
loro sono duttili e pescati tra il meglio della scena americana; Gary Versace
si moltiplica alle tastiere ed incide emotivamente sopratutto con la fisarmonica.
Ralph Alessi è un trombettista formidabile, dotato non solo tecnicamente
ma sopratutto della necessaria sensibilità per aderire ad un progetto similare.
La sezione ritmica è potente e ispirata, pronta a seguire il leader in ogni anfratto,
sempre a proprio agio tra impostazione jazzistica e aromi etnici. La chitarra del
leader spazia tra diversi ambiti, con i colori e gli ingredienti del rock e del
folk, ma sempre entro un linguaggio ed una libertà concettualmente ispirata e derivata
dal jazz. Shepik firma il suo progetto più importante, e anche il più riuscito,
riuscendo a dare un impronta personale e credibile come leader e a confermarsi musicista
interessante e propositivo.