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Stefano Clemente
Desiderata
dodicilune (2011)
1. How Deep is the Ocean
2. Stella By Starlight
3. Desiderata
4. All or Nothing at All
5. BBBlues
6. Soul Eyes
7. Sphere
8. Speak No Evil
9. My Romance
Stefano Clemente
- chitarra
Dario Di Lecce - contrabbasso
Fabio Delle Foglie - batteria
Renato D'Aiello - saxophone
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
Per Dodicilune Dischi ecco "Desiderata", opera prima del chitarrista
barese Stefano Clemente, che conferma l'ottimo stato di salute di cui gode in questi
tempi il jazz nostrano.
Clemente,
che ha già all'attivo esperienze con mostri sacri del calibro di Avishai Cohen e
Chris Potter, e qui sapientemente accompagnato da Dario Di Lecce al double
bass e Fabio Delle Foglie alla batteria, alterna con gusto standard immortali
come "Stella By Starligh"t o "Speak No Evil" e composizioni
proprie quali "BBBlues" e "Sphere", ottenendo una tracklist che intriga
e invoglia all'ascolto. Il disco si apre con un'intensa interpretazione di "How
Deep is The Ocean", che ruota vorticosamente attorno ai chords carichi di tensione
di Clemente, che guida letteralmente il discorso musicale (perfettamente supportato
dai suoi compagni di viaggio, in special modo dal drumming dinamico e vivace
dell'ottimo Fabio Delle Foglie). L'atmosfera è appena più pacata, (ma non per questo
meno efficace) in "Stella By Starlight", dove l'elegante fraseggio di Clemente
(che per quanto già maturo e personale non può non riportare alla mente alcuni passaggi
scofieldiani) permette al trio di cambiare lentamente ma costantemente il mood del
brano, tenendo sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore. La formazione da trio
diventa quartetto in "Desiderata", composizione che da il nome all'intero
album e che gira attorno al dialogo tra il caldo e voluttuoso sax tenore di Renato
D'Aiello (pregevole il suo apporto al sound generale del disco) e la chitarra
di Clemente, qui estremamente abile nello sfumare il proprio suono, nel nascondersi,
nel sussurrare sensazioni lontane per lasciar spazio al sax, mentre sullo sfondo
Delle Foglie e Di Lecce tessono le trame della loro efficace tela ritmica. "Desiderata"
culla l'ascoltatore, onda sonora in un mare armonico ora quieto e rassicurante (è
il caso di Soul Eyes), ora teso e intrigante, come nella riuscita riproposizione
del classico di
Wayne
Shorter. Il viaggio arriva alla fine con "My Romance", dove il sax
di D'Aiello tocca corde interiori, sopite, in un brano che non può non far pensare
all'amore.
E se nulla può essere detto riguardo a come "Desiderata" rappresenti per
l'appunto l'amore (come afferma nelle note di copertina lo stesso Clemente), di
certo è possibile asserire che rappresenta un riuscito esempio di buona musica.
Marco Sagliano per JazzItalia
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Data pubblicazione: 16/01/2012
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