Salve a tutti. Studiato bene le
regioni? Fatto i compitini?
Bravi. Se avete un minimo dubbio sulle prime quattro lezioni non azzardatevi
neanche a sbirciare quanto segue. Troppo pericoloso. Se invece avete studiato
con cura, potete arrischiarvi a proseguire. In questa lezione tratteremo delle
sottodominanti secondarie e degli accordi di sopratonica secondari.
Pronti? Via..
Nella
lez. 4 abbiamo visto come ogni grado della tonalità,
ad esclusione del VII, possa divenire Regione, ed avere una sua dominante
secondaria. Ecco un esempio tanto per snebbiare la mente:
Allo stesso modo, possiamo introdurre delle
Sottodominanti
secondarie (SDs) e degli accordi di Sopratonica secondari (SPs), ovvero i
IV e i II gradi relativi alle regioni. Questo ci consentirà di riprodurre delle
cadenze IV - V - I oppure II - V - I all'interno delle regioni. Abracadabra
ed ecco qui la nuove sfavillante versione dell'esercizio:
Il MI semidiminuito della seconda misura non è altro che un
SPs relativo alla regione del secondo grado. In parole povere, il II
del II (II/II).
Il SOL minore settima della sesta misura invece è un II del
IV. Ecco un'altra
sequenza:
Coraggio: alla 2e
e 3a misura abbiamo un bel II - V -
I verso il IV grado, alla 4a e 5a misura un II - V - I
verso il II
grado, alla 6a e 7a misura un altro II - V - I verso il III grado, indi un
normalissimo V/II.
Notiamo anche una cosa:
le cadenze verso le regioni minori (in questo caso II e III grado della tonalità) vengono trattate secondo il modello del modo
minore armonico. Ok, panico. Attimo di riflessione. Questo è RE minore armonico:
Abbiamo cadenzato verso la regione di
RE come se si trattasse
di una tonalità a se stante, utilizzando però gli accordi derivati dall'uso
del modo minore armonico. L'"atterraggio" invece rimane l'accordo
della regione, ovvero un normale D minore settima.
Se invece avessimo voluto utilizzare il modello del modo
minore melodico, gli accordi sarebbero stati questi :
Il risultato è più ??!! o meno !!??, oppure !?!?, applicabile
chiaramente a melodie diverse, ma
dal punto di vista cadenzale è assolutamente la stessa cosa. Abbiamo
semplicemente utilizzato un "modello cadenzale" differente, e se
a
questo punto state per gettarvi dal balcone, vi consiglio di rileggere
(stavolta con cura) la lezione n. 2, dove si trattava in modo approfondito la
questione dell'armonizzazione delle varie scale.
Tuttavia, è chiaro che alcune soluzioni sono più comode e
orecchiabili di altre, e di conseguenza vengono usate più di frequente. Del
resto, una pizza margherita va bene sempre mentre una panna e funghi "va a
giorni". Stessa cosa.
Altro esempio:
Qui abbiamo utilizzato una cadenza
II - V - I verso il VI grado, poi una cadenza II - V - I verso il IV e indi una cadenza
IV - V - I
verso il II grado. Notate come il G minore settima cambi di significato a
seconda del ruolo che gli si attribuisce.
Le strutture subordinate
All'insieme delle dominanti secondarie, delle sottodominanti
secondarie e agli accordi di sopratonica secondari daremo il nome di
"strutture subordinate". Questo nome indicherà anche qualsiasi altra
cosa possa essere riferita ad una regione. E' ovvio che gli esempi riportati
sono abbastanza semplici. Nella realtà, troviamo spesso
"aggiustamenti" che servono ad armonizzare al meglio le melodie
proposte, per esempio prendendo accordi in prestito da vari modi:
Il Mi minore settima
funge chiaramente da SPs e non da
regione, ma fa riferimento all' "ipotetico" modo minore melodico
di Re, mentre il LA settima, con la nona minore, fa riferimento al modo
armonico. E' una situazione comune, nulla di cui vergognarsi, ma che alle volte
crea qualche problema nell'analisi.
Altri accordi?
Vi state chiedendo se si possono inserire altri accordi oltre
ai II, IV e V? Magari un bel III/II o un bel VI/V? E perchè non un XXIV/MCXX? NON SE NE PARLA NEANCHE! Nelle regioni ci si può fare una passeggiata, ma
niente tour romantici in cerca di nuove emozioni. Il rischio è ovviamente
quello di perdere il senso della tonalità principale dando luogo ad una
sensazione del tipo "chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo". Per il
momento, possiamo solo concederci un "diversivo" operando delle
sostituzioni. Una di queste è detta dell' "accordo relativo" e
riguarda le dominanti secondarie
L'accordo relativo
Facciamo un passo indietro. Se ricordate, avevamo diviso gli
accordi di una tonalità in gruppi, con tanto di accordi principali e accordi
secondari. Il VII grado poteva sostituire il V, grado principale del gruppo di
dominante. Ora, nel minore armonico, funziona così:
Si Settima diminuita può sostituire
Sol settima con la nona
minore. Applicando la stessa cosa sulle regioni potremmo ottenere qualcosa del
genere:
Quel Do# settima diminuita
in realtà non è altro che un LA
settima nona minore sostituito dal proprio accordo relativo. Questo
ragionamento in fondo avviene anche per gli SPs, che non sono altro che
"accordi relativi" delle SDs (il II grado sostituisce il IV, ricordate?)
Per comodità, comunque, non chiameremo questo accordo VII/regione ma
semplicemente V/regione, indicandolo come "sostituzione". E veniamo al
dramma.
L'accordo mascherato
Gli accordi di settima diminuita sono costituiti interamente
da 3e minori. Cambiando il basso all'accordo, ne ottengo un altro uguale
Questa, che ci crediate o no, è una normalissima
sequenza II - V - I verso una regione:
Mi settima diminuita non è altro che
C# settima diminuita "girato", il quale è l'accordo relativo di LA settima nona minore.
Potete applicare lo stesso giochetto su tutte le dominanti secondarie con la
nona minore (e la quinta giusta) e inserirlo nel marasma delle strutture
subordinate.
Nella prossima lezione, vedremo anche come organizzare le
famigerate sostituzioni di tritono. Consiglio a tutti di rispolverare per bene
gli intervalli perchè la questione è un tantino complessa.
Buon lavoro a tutti.
Gio Rossi
Fai click
qui per accedere
alla pagina degli esercizi allegati a questa lezione
Inserisci un commento
©
2001, 2002 Jazzitalia.net - Gio Rossi - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
COMMENTI | Inserito il 6/9/2018 alle 22:30:15 da "le.francati" Commento: questa dispensa e' semplicemente utile, chiara e oltretutto simpatica , grazie! | | Inserito il 29/1/2021 alle 18:28:07 da "brother32it" Commento: Scusate se non riesco ad afferrare qualcosa, da poco sto affrontando questi argomenti, vorrei sapere una cosa nell'esempio, l'accordo di B7 b9, quel accordo appartenente al 5 del 3 grado di C, nella armonizzazione del mi minore armonico dovrei avere il C diesis, come mai viene messo un b9 ? Scusate se non riesco a capire. | |
Questa pagina è stata visitata 53.406 volte
Data pubblicazione: 01/04/2002
|
|