Jazzitalia - Articoli: Intervista ad Anna Fattori
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Intervista ad Anna Fattori, leader e vocalist dell'Anna Fattori Jazz Quartet.
settembre 2007
di Luigi Milani
 

Al crepuscolo di un'estate che è stata caratterizzata per Anna Fattori, l'eclettica e disinvolta vocalist e leader dell'omonimo quartetto jazz, da una lunga serie di apprezzatissime esibizioni live, ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con l'effervescente jazzista. Ne è scaturita, in esclusiva per gli amici di Jazzitalia, un'intervista che fa il punto della situazione su chi è oggi Anna Fattori: cantante, entertainer e musicista di gran classe.

In Italia è difficile per una donna fare Jazz, o musica in genere?



Mah guarda, io vedo che quelli che hanno avuto o che stanno avendo più successo in questo momento, che so, Stefano Di Battista o anche altri, hanno dovuto in qualche modo "auto esportarsi" all'estero. La Francia credo abbia tenuto a battesimo Stefano Di Battista e anche altri, come Stefano Bollani…. Quasi come se ci fosse bisogno di un battesimo straniero come se la Francia, la Germania o l'Inghilterra fossero più attente e l'Italia fosse invece un po' più snob…

Siamo sempre stati un po' esterofili: ciò che viene dall'estero deve essere per forza più interessante o importante…

Esatto. Però non siamo qui a vedere se il bicchiere è mezzo vuoto…

Sei un'ottimista?

Sì, assolutamente sì.

L'essere un'artista donna costituisce un fattore positivo o rappresenta un'ulteriore difficoltà?

Un'ulteriore difficoltà, assolutamente sì, perché ci sono ancora più pregiudizi. La presenza fisica distoglie perché pensano: "Questa è carina". Però poi le persone quando vengono ai concerti si entusiasmano.

Tu hai delle doti particolari, da grande entertainer. Tendi a interagire con il tuo pubblico a instaurare un rapporto, anche scherzando…

Facendo delle battute, sì.

È più una tradizione americana: da noi non si usa molto.

Sì, ed è un male. Mi dicono che lo faccia ad esempio Michael Boublè. Già partiamo con il concetto che il jazz sia una musica elitaria, e di per sé, infatti, il jazz non è una musica molto facile, perché noi veniamo da una tradizione italiana molto tranquilla: il bel canto, la melodia, i cantanti pop: Eros Ramazzotti, Laura Pausini. Dunque la maggior parte della gente è abituata a quelle sonorità, a quel tipo di vocalità e di impostazione molto semplici e immediate. Allora io penso che nel Jazz, se c'è qualcosa da comunicare, è bene farlo, perché comunque tutto ciò che è spontaneo e serve ad avvicinare di più la gente è un'ottima cosa: ben venga. Per me il Jazz non è il fatto di esibire quello che ho imparato…se no, diventa didascalico. Anche perché io vado moltissimo a sentire i concerti di colleghi e colleghe, e spesso – senza fare nomi – sento, anche nello scat, nelle improvvisazioni, delle bellissime cose che però hanno quel sapore dello "Ho studiato a scuola e qui lo porto." Dopo un po', per il mio gusto la cosa diventa noiosa, sia quando il vocalist – maschio o femmina – ma anche i musicisti, eh!, hanno quell'approccio molto didattico. Io sono un'autodidatta.

Vanti un percorso artistico molto lungo. Addirittura nasci come conduttrice radiofonica e televisiva.

Sì, e continuo a lavorare anche in questi ambiti. La voce è la colonna portante.

Interessante. Questo spiega anche la tua facilità nell'interagire con il pubblico…

Assolutamente sì.

Poi però c'è stato un incontro decisivo con un grosso nome del Jazz italiano, un uomo con pochi capelli in testa, ma con una bravura enorme…

Sì, con Lino Patruno. Però quell'incontro risale a molti, molti, anni fa: quand'ero piccola! (ride). Poi, da allora ad oggi, è scattato qualcosa. Comunque, quell'incontro risale, diciamo, alla mia adolescenza: io sono andata via di casa prestissimo. Ero a Milano…

Tu sei veneta, diciamolo...

Certo, le radici sono importanti. E Lino, che è sempre stato a tutt'oggi una persona molto generosa, e che ha un entusiasmo contagioso, a quel tempo a Milano mi regalò una cassetta – me lo ricordo, non un vinile o un cd – con i classici del Jazz tradizionale. E lui sì, con il suo entusiasmo mi ha senz'altro contagiata. Però poi è passato un bel po' di tempo. Ho avuto il tempo di cantare nei pianobar, ho fatto la corista, anche per Sergio Cammariere in Rai, ho fatto delle cose a Mediaset, e poi negli ultimi anni….

…Hai compiuto un gesto coraggioso, quasi visionario, fondando l'Anna Fattori Jazz Quartet.

Io prima venivo chiamata per collaborare con Lino Patruno, o anche con altri, con Red Pellini ad esempio, che sono grandi amici, e devo moltissimo a loro: hanno seminato in un terreno, credo, fertile. Dopodiché ho sentito l'esigenza di fare delle cose mie. Ovviamente ho studiato; soprattutto mi sono preparata strada facendo, perché poi, credo, esistono vari modi di imparare. Ci sono persone che hanno modo, tempo o voglia di studiare – il classico modo – e altre persone che riescono ad assimilare molto di più strada facendo, "on the road" come si dice, e io ho avuto questa buona possibilità perché ho avuto modo di confrontarmi soprattutto con musicisti molto bravi, i quali poi mi hanno dato anche un repertorio, mi hanno aiutato, ho imparato da loro, ho preso anche delle piccole lezioni, e questo contagio insomma è stato proficuo, tant'è che questo quartetto, che ho da tre anni, sta andando molto bene. Quest'estate abbiamo lavorato molto: al Cineporto, a Invito alla Lettura, a Roma Estate, insomma a varie manifestazioni.

Attualmente la tua band da chi è composta?

Francesca Tandoi, pianista: giovanissima (23 anni), bionda, carina, di grande talento. Poi c'è il contrabbassista, Andrea Pintucci: in un certo senso è il più vecchio del gruppo, dal momento che mi segue dal 2004. Adesso c'è un nuovo batterista: si chiama Giovanni Campanella, anch'egli giovanissimo (23 anni), suona con Giorgio Cuscito, Red Pellini. Anche lui viene un po' dalla musica tradizionale, però del resto non possiamo completamente ignorare il tradizionale, perché è una base…

Il che ci porta al tuo repertorio: avete mai pensato di eseguire del materiale originale, composto da voi?

Sì, Francesca e io abbiamo composto delle cose nostre. Abbiamo già 4 o 5 pezzi: non abbiamo ancora trovato il coraggio di eseguirli in pubblico. L'abbiamo fatto una volta l'inverno scorso, con un pezzo che è stato scritto musicalmente da Francesca su un mio testo. Però adesso stiamo prendendo coraggio, ci stiamo rodando, anche perché il mio – tu l'hai visto – è uno spettacolo a tutto tondo, completo. Non è che abbia proprio faticato molto, però ci ho lavorato su tantissimo, dalla scelta dei musicisti a quella dei brani. Se hai notato, spazio molto, dagli anni '20 agli anni '60. Ci sono brani come Honeysuckle rose, I cant give you anything but love, e poi ci sono classici come Misty, My funny Valentine, qualcosa di francese e qualcosa appartenente al repertorio bossa nova, con Antonio Carlos Jobim…È un viaggio ideale, a tutto tondo, senza limiti di spazio: non ci sono confini, perché secondo me la musica deve essere espressività totale. Chi la interpreta deve sentirsi a proprio agio. Io credo che sia bello anche un po' contaminare, però portando rispetto a coloro che hanno scritto queste musiche, non stravolgendo completamente ritmi e atmosfere. Bisogna essere molto sensibili.

Molti artisti hanno spesso realizzato delle collaborazioni inusuali, imprevedibili…

È giusto. La musica secondo me deve servire ad avvicinare e unire la gente, non a dividere.

A cosa stai lavorando in questo periodo?

Domanda di rito, caro Luigi…Ma vedi, si apre una stagione di passaggio: settembre è un mese da prendere con le molle…(ride)

E progetti futuri, allora? Quali sono i tuoi obiettivi?

Per quanto riguarda la mia musica, il Jazz, sinceramente vorrei spaziare anche al di fuori dei confini italiani. In questi ultimi anni ho suonato moltissimo, anche in locali non prettamente Jazz, ovunque ci fosse da parte dei gestori un minimo segno di interesse alla mia musica e al mio modo di essere. Dunque ho potuto suonare in locali che di solito sono frequentati da stranieri: non solo turisti, ma anche gente che capisce ed è pronta a sentire il Jazz. E ho capito che c'è un interesse particolare: alla fine del concerto ti chiedono l'indirizzo email, per esempio…C'è un atteggiamento diverso, insomma. Con tutto ciò, sto andando bene comunque anche con il pubblico italiano. Però sinceramente se mi chiedi se ho un progetto, allora sparo abbastanza grosso, e ti dico che vorrei fare delle cose con l'estero e poi continuare a suonare nei locali romani. Quest'estate ho fatto un piccolo passo in avanti, cercando di lavorare nelle manifestazioni che appartengono al Comune di Roma, alla gestione dell'Estate Romana, e dunque il nome è stato presente su Internet ed ha avuto una grossa visibilità anche sulla stampa.

Tornando al discorso del materiale originale, avete pensato a un disco?

Sì, ci abbiamo pensato, però…sai, mi rendo conto che per pubblicizzare il nome del gruppo bisogna anche avere del buon materiale. Io materiale valido ce l'ho, abbiamo registrato un live quest'estate: è venuto molto bene, è stato mixato e rimixato e potrebbe anche diventare un disco.

La crisi della discografia è molto grave del resto…

Sì, è totale…

Eppure esistono ancora degli spazi…

Sì, ci sono artisti che riescono a farsi conoscere anche attraverso Internet, per esempio. È di sicuro uno dei modi con cui diffondere il proprio nome.

Aspirazioni?

Tornare a usare la voce a tutto tondo, eventualmente anche con progetti per radio, per avere altri tipi di riscontri. Ho avuto già dei contatti, ma non posso dirti altro. Ancora non c'è niente di scritto. Insomma, sono altri versanti, tutti molto aperti.

Anna Fattori oggi comunque significa Jazz, vero?

Assolutamente.

Il sito di Anna Fattori:
http://www.annafattori.it







Articoli correlati:
07/02/2011

I Love New Orleans (Lino Patruno) - Alceste Ayroldi

27/06/2010

Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante)

27/04/2010

Quando il Jazz aveva Swing (Lino Patruno)- Alceste Ayroldi

14/11/2009

Roma-Tokyo (Fabiano "Red" Pellini) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

08/11/2009

It Had To Be You (Lino Patruno & The American All Stars) - Alceste Ayroldi

28/12/2008

The Magic Sound of Joe Venuti & Eddie Lang (Lino Patruno & His Blue Four)

14/08/2008

Dallo swing al funk per la 6° edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival 2008 con l'intensità di Kekko Fornarelli insieme a Rosario Giuliani, la tranquilla andatura dei Manhattan Transfer, la scherzosa (e sacra...) musica di Lino Patruno e l'incendiaria forza di Marcus Miller: 4 serate all'insegna della musica di qualità con un pubblico che ha sempre riempito la piazza della Reale Basilica di Capurso. (Marco Losavio)

23/06/2007

Bibbidi Bobbidi Boop (Boops Sisters)

05/08/2006

Il Nick La Rocca Jazz Festival 2005 in uno scenario con un'atmosfera semplicemente incantevole, una perfetta organizzazione, una manifestazione che ha offerto sicuramente più luci che ombre. (Francesco Peluso)





Video:
Lino Patruno Jazz Show al Torino Jazz Festival [MM54-02]
Il chitarrista, banjonista Lino Patruno con la formazione del suo Jazz Show, il 1° Maggio in Piazza Castello Torino, per il TJF.Lino Patruno - ba...
inserito il 12/05/2012  da - visualizzazioni: 5541
Doctor Jazz - featuring Michael Supnick vocals
Lino Patruno Jazz ShowMichael Supnick (cornet, VOCALS)Gianni Sanjust (clarinet)Carlo Ficini (trombone)Lino Patruno (guitar and leader)Adriano Urso (pi...
inserito il 13/02/2011  da - visualizzazioni: 5221
Cheek to Cheek - featuring Mauro Carpi (violin)
Lino Patruno Jazz ShowMauro Carpi - (violin)Lino Patruno (guitar and leader)Adriano Urso (piano)Guido Giacomini (bass)Riccardo Colasante (drums)http:/...
inserito il 13/02/2011  da - visualizzazioni: 6080
Amapola - featuring Gianni Sanjust
Lino Patruno Jazz ShowMichael Supnick (cornet)Gianni Sanjust (clarinet)Carlo Ficini (trombone)Lino Patruno (guitar and leader)Adriano Urso (piano)Guid...
inserito il 12/02/2011  da - visualizzazioni: 6269
What A Little Moonlight Can Do - Rebecca Kilgore, Patruno
What A Little Moonlight Can Do - Rebecca Kilgore, Patruno***IF YOU LIKE THIS THEN PLEASE SUBSCRIBE***2008 Rimini Jazz & Swing Lino Patruno & T...
inserito il 27/11/2010  da - visualizzazioni: 4794
"The Nearness of You" Lino Patruno Randy Reinhart
"The Nearness of You" Lino Patruno Randy Reinhart2008 Rimini Jazz & SwingLino Patruno & The American All StarsRandy Reinhart (cornet...
inserito il 26/11/2010  da - visualizzazioni: 5361
"I've Found a New Baby" Lino Patruno & American All Stars
"I've Found a New Baby" Lino Patruno & American All Stars***IF YOU LIKE THIS THEN PLEASE SUBSCRIBE***2008 Rimini Jazz & SwingLino Pa...
inserito il 25/11/2010  da - visualizzazioni: 5861
Pennies from Heaven - GEORGE MASSO & LINO PATRUNO
George Masso (trombone), Carlo Bagnoli (baritone saxophone), Sante Palumbo (piano), Lino Patruno (guitar), Luciano Milanese (bass), Giancarlo Legnano ...
inserito il 02/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 5035
Blues My Naughty Sweetie Gives to Me - PEANUTS HUCKO & LINO PATRUNO
Blues My Naughty Sweetie Gives to Me PEANUTS HUCKO & LINO PATRUNO "Peanuts" Hucko (clarinet), Lino Patruno (guitar) with Milan College J...
inserito il 01/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 4516
Summertime -Oh, Lady Be Good! BILLY BUTTERFIELD & LINO PATRUNO
Billy Butterfield (trumpet), Carlo Bagnoli (baritone saxophone), Sante Palumbo (piano), Lino Patruno (guitar), Luciano Milanese (bass), Carlo Sola (dr...
inserito il 01/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 5198
Struttin' with Some Barbecue - BILLY BUTTERFIELD & LINO PATRUNO
Billy Butterfield (trumpet), Lino Patruno (bass) with Milan College Jazz Society: Gianni Acocella (trombone), Bruno Longhi (clarinet), Paolo Tomelleri...
inserito il 01/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 5000
The Man I Love - GEORGE MASSO & LINO PATRUNO
George Masso (trombone), Sante Palumbo (piano), Lino Patruno (guitar), Luciano Milanese (bass), Giancarlo Pillot (drums), Legnano (Italy), Nov.10, 198...
inserito il 01/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 4882
S'Wonderful - BILLY BUTTERFIELD & LINO PATRUNO
Billy Butterfield (trumpet), Lino Patruno (bass) with Milan College Jazz Society: Gianni Acocella (trombone), Bruno Longhi (clarinet), Paolo Tomelleri...
inserito il 01/11/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 4875
Livery Stable Blues - Jimmy LaRocca, David Hansen, Lino Patruno Jazz Show
Livery Stable Blues - Jimmy LaRocca, David Hansen, Lino Patruno Jazz ShowLivery Stable BluesJimmy LaRocca - trumpetMichael Supnick - tromboneNicola Gi...
inserito il 23/09/2010  da ClassicJazzShow - visualizzazioni: 5765
I Found a New Baby - Lino Patruno Jazz Show with Dan Barrett
...
inserito il 13/08/2010  da LinoPatrunoJazz - visualizzazioni: 4400
Baby Won't You Please Come Home - Lino Patruno Jazz Show featuring Dan Barrett
...
inserito il 12/08/2010  da LinoPatrunoJazz - visualizzazioni: 3633
After You've Gone - Lino Patruno Jazz Show featuring Dan Barrett
...
inserito il 12/08/2010  da LinoPatrunoJazz - visualizzazioni: 4392
YouTube- quotPetite Fleurquot GIANNI SANJUST with LINO PATRUNO JAZZ SHOW.flv
...
inserito il 14/04/2010  da theVIDEOMUSIC2008 - visualizzazioni: 4560
Lino Patruno Jazz Band @ Cotton Club Roma
...
inserito il 02/03/2010  da JazzChannelTV - visualizzazioni: 4417
When The Saints Go Marching In - Lino Patruno Jazz Show
...
inserito il 01/02/2010  da LinoOlimpico1 - visualizzazioni: 5054
Hindustan - Lino Patruno Jazz Show Live at Olympic Theatre
...
inserito il 31/01/2010  da LinoOlimpico1 - visualizzazioni: 3944
YouTube- Renzo Arbore amp Lino Patruno Jazz Show - It Had to be You.avi
...
inserito il 20/12/2009  da theVIDEOMUSIC2008 - visualizzazioni: 4138
LINO PATRUNO JAZZ SHOW - Casa del JAZZ Roma - 5-ago-09
...
inserito il 05/08/2009  da jijiboogiewoogie - visualizzazioni: 3882
Eddie Lang Jazz Festival '07 Lino Patruno
...
inserito il 07/02/2009  da varuk78 - visualizzazioni: 3732
After You' ve Gone - Lino Patruno Jazz Show
...
inserito il 10/12/2008  da jabbos501 - visualizzazioni: 3864
Tin Roof Blues - Lino Patruno Jazz Show
...
inserito il 10/12/2008  da jabbos501 - visualizzazioni: 4262
I Want a Little Girl - Featuring Gianluca Galvani con Lino Patruno .
...
inserito il 10/12/2008  da jabbos501 - visualizzazioni: 3670
Lino Patruno Someday Sweetheart
...
inserito il 07/12/2007  da gendap - visualizzazioni: 4848


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 6.098 volte
Data pubblicazione: 24/02/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti