Stefano De Bonis & Clan Atlantico
74D
Wide Sound, distr Ird (2012)
1. Assentamento
2. Acontece
3. Transalpando
4. Canzone per lei
5. Marés
6. Beatriz
7. Ultimo
8. Il dubbio
Joana Queiroz - clarinetto, clarinetto
basso
Stefano De Bonis - piano
Sergio Krakowski - pandeiro
Cristina Renzetti - voce
via
L. Fioravanti 26
64020 Nepezzano (TE)
Tel./Fax 0861.558611
email:
info@widesound.it
Stefano De Bonis ha una passione dichiarata per la musica brasiliana.
Il suo intento si configura, come dal nome del suo gruppo, nel tentativo di creare
un ponte fra i ritmi e i suoni latini e la sensibilità, le caratteristiche della
musica italiana. In realtà il cd è decisamente orientato verso le atmosfere cariocas.
Non si avverte in maniera palese, infatti, l'idea di contaminare determinati climi
con particolari sfumature nostrane. Alla maniera di un Nino Ferrer che invocava
"Vorrei la pelle nera" per avvicinarsi agli idoli del rhythm and blues, il pianista
bolognese sembra sognare di poter vantare sangue brasileiro per comporre una musica
di quella stoffa, di quei risvolti e qualità.
Il disco contiene la ripresa di due canzoni di Chico Buarque e per il resto si
ascoltano brani originali ispirati alla bossanova e al tipico sound di Rio e zone
limitrofe, a firma di De Bonis e della cantante. Cristina Renzetti interpreta
i pezzi non forzando mai la voce, rimanendo prevalentemente su un registro medio.
Accarezza i versi, sale di tono e intensità dolcemente con un rispetto delle dinamiche
notevole all'interno di una gamma limitata, per rimarcare ancor di più il valore
semantico delle parole. Il pianista è accompagnatore discreto e presente: distilla
le note, le calibra una a una, è misurato e incisivo in ogni sequenza. Joana
Queiroz unisce il suono discorsivo e melodico di un clarinetto di chiara origine
controllata al percorso dei compagni. Ha nella sua formazione il choro e altri ritmi
del suo paese e si sente. Con il suo strumento volteggia sulle armonie piane dei
vari brani, aggiungendo un tocco autenticamente esotico al tutto. Sergio Krakowski,
al pandeiro, lavora sott'acqua, senza esporsi, in un'opera di sottolineatura lieve
di alcuni passaggi significativi.
Il vertice del disco è costituito da una accorata "Acontece", dotata di
un bel tema malinconico su tempo medio. Di buon livello è pure "Canzone per lei"
in italiano, eseguita in duo voce-pianoforte con un'aria alternativa a tutte le
altre tracce, perché più mediterranea che oltreatlantica.
Tutto il disco è comunque leggero, delicato, ma non privo di consistenza.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/02/2013
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