Nell'album "We will rock you, we will jazz you,
we will mock you" il C.O.D. trio formato dal sax di Biagio Coppa,
la chitarra di Gabriele Orsi e la batteria di Francesco Di Lenge ripropone
sette brani di famosi gruppi che hanno fatto la storia del rock, come i Police,
i Queen, i Pink Floyd e i Nirvana.
Destrutturando le forme originali per mezzo dell'improvvisazione, e mescolando
jazz, avanguardia e progressive rock, il trio reinterpreta i brani creando differenti
soluzioni sonore. E in una formazione atipica per via dell'assenza del basso "Money"
dei Pink Floyd caratterizzata appunto dal giro dello strumento mancante, viene completamente
modificata: il basso viene sostituito dalla chitarra che riprende il tema e lo varia,
facendolo riaffiorare solo raramente, mentre le improvvisazioni sono lasciate alla
batteria e al sax. Lo stesso metodo esecutivo viene scelto per "Another one bites
the dust" dei Queen solo che qui a riprendere il tema del basso c'è il sax invece
che la chitarra.
In "Every little thing she does is magic" e "Every breath you
take" dei Police sono i cambi ritmici a caratterizzare i brani, mentre le melodie
originali appaiono solo raramente.
Le tracce più enigmatiche dell'album sono "We will rock you" dei
Queen, "Smell like teen spirits" dei Nirvana e "The wall" dei Pink
Floyd, dove l'uso di effetti elettronici e cambiamenti di ritmo rendono le atmosfere
sospese e sognanti creando dei brani di cui resta solo una parvenza dell'originale,
fino a "The Wall" nel quale l'uso massiccio di effetti elettronici ricorda i ritmi
della musica ambient.
Cinzia Guidetti per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/12/2009
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