Jazzitalia - C.O.D. TRIO: We will rock you, we will jazz you, we will mock you
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Music Center 2009
C.O.D. TRIO
We will rock you, we will jazz you, we will mock you


1. Every Little Thing She Does Is Magic (Sting)
2. Every Breath You Take (Sting)
3. We Will Rock You (B.May / F.Mercury / J.Deacon / R.Taylor)
4. The Wall (R.Waters)
5. Another One Bites The Dust (J.Deacon)
6. Money (R.Waters)
7. Smells Like Teen Spirit (K.Cobain / D.Grohl / K.Novoselic)

Biagio Coppa - sax
Gabriele Orsi - chitarra
Francesco Di Lenge - batteria






N
ell'album "We will rock you, we will jazz you, we will mock you" il C.O.D. trio formato dal sax di Biagio Coppa, la chitarra di Gabriele Orsi e la batteria di Francesco Di Lenge ripropone sette brani di famosi gruppi che hanno fatto la storia del rock, come i Police, i Queen, i Pink Floyd e i Nirvana.

Destrutturando le forme originali per mezzo dell'improvvisazione, e mescolando jazz, avanguardia e progressive rock, il trio reinterpreta i brani creando differenti soluzioni sonore. E in una formazione atipica per via dell'assenza del basso "Money" dei Pink Floyd caratterizzata appunto dal giro dello strumento mancante, viene completamente modificata: il basso viene sostituito dalla chitarra che riprende il tema e lo varia, facendolo riaffiorare solo raramente, mentre le improvvisazioni sono lasciate alla batteria e al sax. Lo stesso metodo esecutivo viene scelto per "Another one bites the dust" dei Queen solo che qui a riprendere il tema del basso c'è il sax invece che la chitarra.

In "Every little thing she does is magic" e "Every breath you take" dei Police sono i cambi ritmici a caratterizzare i brani, mentre le melodie originali appaiono solo raramente.

Le tracce più enigmatiche dell'album sono "We will rock you" dei Queen, "Smell like teen spirits" dei Nirvana e "The wall" dei Pink Floyd, dove l'uso di effetti elettronici e cambiamenti di ritmo rendono le atmosfere sospese e sognanti creando dei brani di cui resta solo una parvenza dell'originale, fino a "The Wall" nel quale l'uso massiccio di effetti elettronici ricorda i ritmi della musica ambient.

Cinzia Guidetti per Jazzitalia








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Data pubblicazione: 08/12/2009

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