Nel corso del 2008 è stato pubblicato
dall'etichetta discografica Music Center That's
It, il primo CD dedicato agli standard jazz di Martha J., cantante
milanese schietta e spontanea che comunica, con la semplicità della sua voce profonda,
espressiva ed al contempo fresca e con il suo registro medio-grave con il quale
ottiene particolari e delicate sfumature timbriche, ampie e vibranti sensazioni.
Questo progetto, coinvolgente e raffinato, riassume
un decennio di attività musicale dal vivo e nasce dalla collaborazione della vocalist
con il pianista
Francesco Chebat. A completare l'ensemble che accompagna l'interprete
meneghina i musicisti Roberto Piccolo al contrabbasso e Stefano Bertoli
alla batteria. Questo trio ha saputo creare un sound aggressivo, pieno di energia
e di brio, che ha conferito a vecchi brani molto noti del più famoso repertorio
della musica jazz una veste molto attuale.
La tracklist del disco, composta da dieci pezzi portati al successo nella
prima metà del ‘900 e interpretati da personalità di spicco del mondo musicale di
quel periodo, si apre con il brano "Almost Like Being in
Love" scritta da Frederick Loewe e Alan Jay Lerner.
Degne di nota anche canzoni come: "I Can't Give
You Anything But Love" "'Deed I do"
e "Angel Eyes" tutte interpretate con grande
piglio, ma senza mai strafare, dalla voce ferma della cantante lombarda.
All'interno di questo disco poi, non si può non apprezzare il talento
di Francesco
Chebat, musicista che sa adattare il pianoforte ai virtuosismi richiesti
dal grande jazz, in questo contesto supportato magnificamente dalla ritmica di
Roberto Piccolo e Stefano Bertoli.
Questi elementi, uniti ad un'ottima masterizzazione e ad un suono limpido
e chiaro, rendono l'ascolto estremamente piacevole. Alla luce di quanto scritto
fin'ora si può affermare che questo sia un disco che ogni ascoltatore di musica
jazz non potrà non apprezzare.
Elio Marracci per Jazzitalia
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 3.180 volte
Data pubblicazione: 08/09/2008
|
|