E rieccoci, belli pronti per la lezione N. 6. Che
dite? Paletta e secchiello? Mare? SPIAGGIA? Ok, posso capirlo.
E allora vai di pentagrammi sulla sabbia e cozze per le note, ok? Si
parte...
Nella
scorsa lezione abbiamo trattato le
sottodominanti secondarie e gli accordi di sopratonica secondari (rispettivamente SDs e SPs), indi abbiamo fatto conoscenza con l'accordo
relativo. Piccolo esempio rinfrescante:
Dunque, il C# della 2a misura non è altro
che un A79b; alla 3a misura invece una normale cadenza II - V - I verso il 3o
grado; alla 5a misura un bel IV - V - I verso il 2o grado; alla 6a
misura il D# non è altro che un B79b che va verso il Mi (un normale V - I).
Indi abbiamo un Edim7.... a questo punto verrebbe da pensare che...
-
Ok, ragazze, ci vediamo stasera, bene?
gelateria ok? poi disco d'accordo? (vai che è fatta..) EHM
DICEVATE?
-
Io ero attento. E' l'accordo relativo di un
C7 che sarebbe il V/IV ma poi non ci va...strano...sarà il caldo.
-
AH E' UN MIN 7? Orca, non avevo la cozza per
il "meno"...
-
E' un C#dim7 "girato", e quindi
una semplice sostituzione di un A79b
Ebbene sì, quel Edim7 è un semplice accordo relativo "girato",
e quindi lo classificheremo come V/II.
Riassunti i fatti...
Passiamo ai guai. Ovvero, non è detto che una cadenza
verso una regione minore debba sempre comportarsi "da minore".
Del resto, "in natura" queste cose esistono già. La cadenza II - V -
I del modo minore melodico sembra preparare una tonica maggiore...
Quindi, una cadenza del genere, utilizzata su una regione, non avrebbe nulla
di scandaloso:
Notate la 2a e
la 4a misura. Le cadenze II - V - I sono quelle
tipiche del maggiore, con il m7 al posto del semidiminuito e la dominante con la
9M al posto della 9b.
Viceversa, come giustificheremmo una cosa del genere?
Osservate...
Cadenze "da minore" verso un maggiore? Pare si possa.
L'effetto tra l'altro è anche carino. Per giustificare l'inserimento di accordi
del genere dobbiamo andare a pescare la famigeratissima scala Maggiore
Armonica....STO BENE, non è il caldo ne' le tonnellate di gelati che mi sono
pappato. Esiste una scala maggiore armonica, detta anche Scala di Hauptmann
e serve ad introdurre cadenze tipicamente minori nel maggiore. Eccola qui:
Dal punto di vista melodico, non è granchè. Per
improvvisare... mah...forse dopo un paio di birrozzi. Tuttavia, dal punto di
vista armonico, ha notevole importanza. Tramite la scala minore armonica,
possiamo simulare una situazione "minore" pur trovandoci in maggiore,
introducendo, ad esempio, un accordo di sopratonica semidiminuito o una
dominante con la 9b, oppure una sottodominante minore. Provate anche a
realizzare una cadenza di inganno...Ci sono risorse notevoli, con accordi
quantomeno insoliti, che almeno nel jazz moderno possono essere utili.
Riassumendo :
-
all'interno di una tonalità, è possibile organizzare
cadenze verso le regioni
-
le cadenze possono essere realizzate secondo il modello
tipico della regione (maggiore o minore) oppure secondo modelli atipici, o
meglio inusuali, introducendo cadenze minori nelle regioni maggiori e viceversa.
E' chiaro che queste
sono solamente le possibilità dettate dal sistema. Il che non significa che
debbano garantire risultati estetici. Una cadenza minore verso una tonalità
maggiore potrebbe farvi venire l'ulcera oppure darvi un senso di pace spirituale
oppure disgustare la vostra ragazza/ragazzo/varie e compromettere gravemente la
vostra vita sentimentale. Insomma, STA A VOI. Quello che conta è che si può
fare, il sistema lo permette. Il SE e il QUANDO è cosa vostra. Facciamo un
esempio:
Cuccata alla Jam...
Grazie agli appunti di armonia di Gio Rossi, avete trionfato
alla Jam Session e di conseguenza LEI vi ha seguito fino a casa. Sfornate
quindi il meglio del vostro repertorio (musichetta, luci basse, aria
condizionata, essenze profumate etc etc) ma pare ancora indecisa. Tuttavia, nota
il clavicembalo che avete appena comprato e vi chiede di suonarle qualcosa di
romantico/nostalgico in LAb maggiore (porc...). Ostentando sicurezza (4 bemolli, Fa
maggiore no eh?) iniziate a suonare questa sequenza di accordi.
La cosa pare avere effetto. Tuttavia lei è diplomata in
pianoforte, composizione e direzione d'orchestra, e ha l'orecchio assoluto...Esige quindi delucidazioni sugli accordi, in particolare quel
Db - delta
della quarta misura, che pare averla colpita, e per quegli accordi con il punto
di domanda, che mettevate tanto per fare i fighi, ma che ora vi tocca
giustificare...Risposte possibili:
-
Non so, li ho messi pensando ai tuoi occhi.. ehm (è buio
qui) AZZURRI (o erano verdi?)
-
Sono delle sostituzioni che si mettono quando si pensa
che il minore e il maggiore, incrociandosi...insomma, capito?
-
ah gli accordi relativi dici?
Sì, ho sostituito un Ab7
alla 2a misura e un F7 alla 4a...il Dbmin? Non so. L'ho messo?
-
ah gli accordi relativi dici?
Sì, ho sostituito un Ab7
alla 2a misura e un F7 alla 4a...Il Db è una sottodominante minore. Sai...la
scala maggiore armonica...
La prima risposta poteva andare bene, ma aveva gli occhi verdi.
Quindi ciccia. Vi consiglio l'ultima. Naturalmente, non mancate di specificare
che anche nella 7a misura avete usato la scala maggiore armonica. Se funziona
fatemi sapere. Pubblicherò un libro dal titolo "come cuccare con le
dominanti secondarie".
Morale
Avventure a parte, ci pare di capire che le dominati secondarie
"a modello" del minore, ovvero con la 9b, possono essere utilizzate
dappertutto, anche verso regioni maggiori:
Al loro posto possiamo utilizzare gli accordi relativi, come è
successo per il Ab7 e per il F7 di cui sopra.
Che altro?
Per completare la serie delle strutture subordinate, mancano
ancora l'accordo analogo (il tritono) e gli accordi di sesta napoletana. Mi ero ripromesso di
parlarne in questa lezione, ma ritengo ci sia abbastanza da meditare.
Prossimamente, dovremo lavorare un po' per capire come gestire il materiale. Per
ora, eccovi un
paio di esercizi.
Non esitate a contattarmi per eventuali problemi.
Ecco il primo...
Soluzione...(occhio al torcicollo)
Ed ecco il secondo, in
G
Soluzione...(piegatevi di là,
così compensate..)
Buon lavoro!
Gio Rossi
Inserisci un commento
©
2001, 2002 Jazzitalia.net - Gio Rossi - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
COMMENTI | Inserito il 12/3/2014 alle 18.38.13 da "dedetattoolife" Commento: grazie davvero per queste lezioni, ce ne fossero di insegnanti come te | | Inserito il 8/11/2018 alle 18:02:44 da "e.giminiani" Commento: Ciao, grazie davvero tanto. Ma .... c'è una cosa che ho capito poco: Dm7 G7 CMaj7 II V I in maggiore Dm7b5 G7b9 Cm(maj7) II V I in minore armonica Dm7 G7 Cm(maj7) II V I in minore melodica
poi per giustificare Dm7b5 G7b9 CMaj7 introduci la maggiore armonica ok!!! A questo punto potresti pure fare ... ad esempio:
Dm7b5 G#dim CMaj7 o Dm7b5 (Bdim o Ddim o Fdim) CMaj7 giusto?
Bene ho capito che puoi fare un po come vuoi mischiando i modi tra loro ma il fatto che tu abbia introdotto sta maggiore armonica, mi sembra di aver capito, è per giustificare, comunque, armonicamente questa promiscuità... ma allora, correggimi se mi è sfuggito qualcosa, non mi giustifico ad esempio il
Bm7 E9 Am7
perchè non è II V I in maggiore perchè sarebbe Bm7 E9 AMaj7 minore naturale perchè sarebbe Bm7b5 Em7b9 Am7 min armonico perchè sarebbe Bm7b5 E7b9 Am(Maj7) min melodico perchè sarebbe Bm7 E9 Am(Maj7) Magg armonica perchè sarebbe Bm7b5 E7b9 AMaj7
Al limite potrebbe essere Bm7 E9 Am ... Dove sbaglio? Scusa eh! E scusa pure per il ritardo ma ti ho scoperto solo ora. Ciao. Grazie. Enzo.
| |
Questa pagina è stata visitata 56.830 volte
Data pubblicazione: 10/08/2002
|
|