Assimilata la 1a lezione? studiato bene la
2a? Bene, e allora benvenuti in
piena zona "incubo", ovvero, IL MINORE.
Non abbiamo smesso di
occuparci del maggiore, ma per poterlo fare come si deve, occorre chiarire anche
il funzionamento del minore. Via, si parte.
Panoramica sul materiale
Ovviamente, la scala di
A minore naturale non è altro che la
Relativa Minore di C Maggiore
Analizziamo la scala:
-
La MEDIANTE
è minore, in quanto dista una 3a minore
dalla TONICA
-
Il VI grado
dista un semitono dalla DOMINANTE, e non un tono
come nel maggiore
-
Il VII grado
dista un tono dalla TONICA e non un semitono,
come nel maggiore
Tutto ciò vi suggerisce che:
Le risposte sono tutte esatte, ma dobbiamo farci forza e cercare
di essere costruttivi, e considerare solo le ultime due. Le vacanze sono finite
E BASTA. Via paletta e secchiello e vediamo invece di fare un confronto tra
l'armonizzazione di C maggiore e quella di C minore naturale:
.
Se ci fate caso, l'armonizzazione della scala di
C minore
naturale non è altro che quella della sua Relativa Maggiore, ovvero
Eb maggiore. Ora facciamo qualche confrontino serio, per esempio, la cadenza
V - I
In C maggiore
avviene tra questi
accordi G7 -
CMaj 7
In C minore
naturale invece tra
questi
Gm7 - Cm7
Si potrebbe dire che l'accordo di dominante del modo minore
(Gm7) sia "meno dinamico" di quello del modo maggiore. Meno forte, se
volete, meno "dominante". In realtà è semplicemente diverso, così
come il risotto non è meglio della pasta ma solo "diverso". In ogni
caso, se a qualcuno il risotto non dovesse piacere, si può utilizzare l'accordo
di dominante tipico del Maggiore anche nel minore, servendosi della scala minore
armonica
Nella scala minore armonica il
VII grado dista un semitono dalla
tonica, il che significa che sulla dominante (V grado) verrà costruito un
accordo del tutto simile a quello che troviamo nel maggiore
Questo giochetto offre delle possibilità interessanti,
soprattutto se non vi piace il risotto. In ogni caso, anche dovesse piacervi, è
chiaro che non vorrete mangiarlo tutti i giorni. Meglio avere delle alternative.
A me piace il risotto con i funghi
Ci sono anche quelli. Esiste la possibilità di
utilizzare una Sottodominante tipicamente "da maggiore" anche nel
minore, servendosi della Scala Minore Melodica
Morale, quando "ravaniamo" in minore, possiamo
perlomeno utilizzare tre scale diverse e sostituire una all'altra a seconda
degli accordi che ci servono. Nessuno ci vieta infatti di compiere operazioni
del genere:
Ora però, basta giochicchiare con le scalette e facciamo un
lavoro serio: confrontiamo il suono delle varie cadenze nel maggiore e
nel minore :
Prendete una cadenza per volta e sperimentate le differenze tra
il modo maggiore e le scale minori. Per il momento, limitatevi a stabilire quale
versione vi piace di più, per esempio:
il II - V - I del Minore Armonico mi piace, mentre
quello del Minore Naturale mi fa vomitare
oppure
Io preferisco il II - V - I del Minore Naturale.
Mi ricorda un'alba di un mattino di marzo con un tiepido venticello che portava
profumo di acciughe (ero al mare)
oppure
Il V - VI del Maggiore mi ricorda mia zia mentre
quello del Minore Naturale tua nonna
oppure
Devi presentarmi tua zia
oppure
Guarda che mia nonna è ancora un bel tipino...
Insomma, zie, nonne e acciughe a parte, sarebbe il caso di
vedere cosa succede alle nostre orecchie quando suoniamo una cadenza oppure
un'altra. Per ora, non dovete imparare a memoria nulla, ma solo
"assaggiare". Con la pratica, imparerete a distinguere i vari sapori.
Per facilitarvi il compito, ecco qui alcuni esempi:
Mò basta con la pappa pronta. Mettete i gradi e stabilite da
quale scala sono stati ricavati gli accordi. La prima riga fa a esempio
Ora, per cortesia, non cominciamo con la solita lagna "che
scala devo usare qui, che scala devo usare là".
Io capisco che vi preme
improvvisare (in effetti, nel jazz ogni tanto si usa), ma del resto, non ci si
improvvisa improvvisatori. Studiate, fate i bravi e cercate di capire perchè in
un brano ci sono certi accordi e non altri. Buon lavoro.
Gio Rossi
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COMMENTI | Inserito il 16/5/2009 alle 0.36.00 da "info" Commento: Ciao gio, voglio innanzitutto complimentarmi con te per come affronti in modo competente e scherzoso i vari argomenti. Puoi risolvermi 4 perche' sulle scale minori? te le elenco qui di seguito: 1) Perche' hanno inventato ben 3 modi per costruire le scale minori? 2) Quando sto suonando un brano in minore naturale devo obbligatoriamente improvvisare nello stesso modo o posso passare nel modo armonico o melodico a piacimento? 3) Se devo rispettare delle regole quali? 4) Ed ultimo solo nell'ordine non per rompicapo... mi sai dire perche' nella scala melodica salendo devo alterare il VI e VII grado e discendendo devo toglierle? e' veramente un bel rompicapo nella logica e nessuno mi sa dare una risposta concreta. Prenditi il tempo che vuoi prima di rispondere... Ciao Fabrizio.
| | Inserito il 31/1/2015 alle 13.11.35 da "mordicchio70" Commento: Un didatta eccezionale! Nulla da eccepire. Erroneamente molti credono che i batteristi siano meno preparati di altri strumentisti, ma qui siamo in presenza di una persona con capacità didattiche piu' uniche che rare. Spiritoso, preparatissimo e con una grande attitudine all'insegnamento. Un motivo piu' che sufficiente per ringraziare questo splendido sito e in particolare lei professore. GRAZIE di cuore! | |
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Data pubblicazione: 22/09/2001
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