Jazzitalia - Io C'ero: Eddie Gomez trio per Jazle
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�


Eddie Gomez trio per Jazle
Lecce, Teatro Paisiello, 13 ottobre 2006
di Adriana Augenti

Non dovrebbe più meravigliare (a dire il vero da sempre), eppure continua a fare sempre un certo effetto vedere - ed ascoltare - musicisti ormai da tempo appartenenti al novero delle autorità del jazz affiancati da giovani, a volte giovanissimi, musicisti meno rinomati. Non dovremmo stupirci. Eppure ancora oggi, ancora ora, ancora stasera, il vociferare e gli interrogativi fuori da teatro (ma anche dentro) sono rivolti ai nomi "ignoti", l'entusiasmo nascente ai nomi "noti". Pregiudizio giustificato? Forse più semplicemente curiosità, motivata in parte da quella smania di ricerca del "nuovo" a cui molti giovani musicisti hanno votato la loro arte.



Il contrabbassista Eddie Gomez, uno dei più famosi ed importanti musicisti della scena internazionale, già al fianco di Bill Evans per undici anni e che vanta nella sua lunga e invidiabile carriera collaborazioni e partecipazioni a formazioni illustri, quale quella con Miles Davis, con Chick Corea, con gli Steps Ahead ed altri, si fa accompagnare oggi, nel trio di cui è leader, dal pianista svedese Stephan Karlsson, al suo fianco da diverso tempo e con cui ha realizzato ben quattro lavori tra cui ricordiamo il bellissimo "Dedication" (Evidence, 1998), ed il giovane batterista newyorkese Nasheet Waits (che scoprirò attraverso un aneddoto aver incontrato proprio grazie al manager che accompagna il gruppo in questo tour, Toti Cannistraro).

Sarà per fugare da subito ogni dubbio che il trio ci accoglie con "On Green Dolphy Street"?

Dopo i primi istanti in cui ci si trova persi ad inseguire con lo sguardo le bacchette di Waits, le dita di Karlsson, il pizzicato di Gomez tutto diviene chiaro, e la musica è "lei".

Eseguito in pieno registro, ma senza alcuna dimissione da parte dei due più giovani musicisti, questo standard ci apre ad un concerto pieno, corposo, con un interplay ricco e le caratteristiche proprie di un tempo tipicamente afroamericano: un po' allargato, dilatato, tanto da dare l'impressione che ogni musicista ne segua uno suo personale pur non scostandosi dal dialogo uniforme.

Molti i brani originali.

Stephan Karlsson, già insegnante di conservatorio in Texas, dimostra nei brani a sua firma le sue ottime capacità di compositore: "Smiling eyes", che Gomez esegue su un attraente registro acuto pizzicando le ottave più alte del contrabbasso; "These is", brano che sembra essere scritto per il leader; "Three Kings"; "Prelude n° 4", un riarrangiamento di Chopin, che Gomez stesso definisce "un esperimento" con un sorriso sulle labbra ed uno sguardo un po' perplesso, ampiamente ripagato dal compiacimento del pubblico.

Nell'immancabile e melodico omaggio a Bill Evans, "We will meet again (song for Harry)", l'interplay raggiunge livelli altissimi: a Waits spetta il compito di occuparsi della variazione di ritmo, compito che svolge egregiamente e sottilmente; Karlsson con le sue dita improvvisa sullo schema armonico; Gomez, guida indiscussa del trio, disegna la trama.

Ma il vero apice del concerto lo si raggiunge con "Missing you", a firma proprio di Gomez (come "Double vision", che apre il secondo set): la liricità del contrabbasso suonato con l'arco, ad inizio e fine brano, richiama tanto alla musica classica quanto a linee base di un blues trascinante e melodico.

In realtà anche su "Three Kings" il nostro ci accoglie con l'arco, ma su toni gravi e registro basso, creando un integrazione timbrica con i suoi compagni piena e rotonda.

L'ultimo brano da scaletta, precedente al bis, ci permette come non prima di assaporare la batteria di Waits in un vigoroso solo, con frasi capaci di creare spunto per gli altri due musicisti che non fanno nessuna fatica a reinserirsi nel discorso.

"Never let me go" … e tutti noi lo abbiamo desiderato.







Articoli correlati:
24/08/2019

Umbria Jazz 2019 - Wake Up! Music Will Save The Planet!: "...grande qualità e grande varietà di proposte musicali...trecento concerti, per la maggior parte gratuiti, in dodici diversi luoghi...quasi cinquecento musicisti coinvolti e un'attenzione all'ambiente..." (Aldo Gianolio)

26/01/2014

The Complete Remastered Recordings on Dischi della Quercia (Giorgio Gaslini)- Marco Losavio

25/09/2011

Roccella Jazz Festival 2011 - "Unitàlia In-Attesa": Come tante altre rassegne, jazzistiche e non, l'edizione 2011 di Rumori Mediterranei, con la direzione artistica di Paolo Damiani, ha reso omaggio ai 150 anni dell'unità d'Italia con alcuni progetti mirati e la consueta kermesse di artisti internazionali di primissimo piano provenienti da culture di ogni dove e capaci di rendere unica anche questa trentunesima edizione che, purtroppo, rischia di sparire. (Vincenzo Fugaldi)

20/02/2011

Tuscia in Jazz Live (Eddie Gomez Trio/Dave Liebman 4et-5et)- Alceste Ayroldi

05/09/2010

Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio)

30/07/2008

Tribute to A. C. Jobim feat. Toninho Horta al Barletta Jazz festival: "Un grande Toninho Horta che però ha potuto esprimersi solo a tratti in un progetto che sembra prendere solo spunto da Jobim, come un pretesto. Il numero cospicuo di leader rende necessarie varie combinazioni di formazioni per far esprimere tutti a dovere col rischio, però, di proporre un'esecuzione non basata su una matrice di gruppo ben identificata quanto piuttosto su alcune individualità." (Marco Losavio)

09/05/2007

Palermo (Eddie Gomez Trio)

11/02/2007

Intervista a Eddie Gomez: "Tutto ciò che io ho studiato, tutto ciò a cui mi sono interessato, non è stato premeditato. Il mio interesse si è sviluppato col tempo. A 21 anni forse potevo dire di aver appreso qualcosa di questa storia, e di quella e di quell'altra ... Poi, nei miei anni succesivi con Bill Evans, ho appreso ancora di più della tradizione ... e sto ancora imparando..." (Adriana Augenti)

08/12/2006

Intervista a Steve Kuhn, Eddie Gomez e Billy Drummond: "Io non vedo niente di nuovo oggi ... non c'è nulla di realmente che possa neanche lontanamente essere paragonato a Miles, John Coltrane, Ornette, Charlie Parker ... Secondo me tutto ciò che stiamo facendo oggi è semplicemente provare a personalizzare la musica con cui siamo cresciuti e cercare di suonarne la nostra personale visione. Però non c'è nulla di realmente nuovo, non scopriamo nulla..." (Adriana Augenti)

24/09/2006

XVII Rassegna Jazz d'Autore ad Orsara tra concerti, seminari e jam session: "...suonare insieme diventa allora un'esperienza creativa ed esplosiva, in grado di muovere energie e mettere in comunicazione le singole sensibilità in un'avventura creativa non ordinaria..." (Michele Ferrara)

24/04/2006

Intervista a Jerry Bergonzi in occasione del concerto per Jazle: "Penso che mentre si suona il jazz si sia sempre 'sull'improvvisazione'. E' l'improvvisazione che ti porta nel tempo presente, in qualsiasi cosa tu faccia, ed a qualsiasi cosa tu pensi, non solo alla musica..."

25/03/2006

Steve Khun Trio al Manzoni: "Sicuramente si è trattato di un concerto elegante, garbato, molto misurato e di buona fattura. Proprio quello che si vuole ascoltare per ripercorrere trenta o più anni di repertorio caro a tutti i jazzofili..." (Rossella Del Grande)

17/03/2006

Joey Calderazzo in piano solo per Jazle: "Un pubblico silenzioso, attonito per come un uomo solo sia capace di conquistarlo, di costringerlo a seguire lo sguardo concesso dalla musica colta..." (Adriana Augenti)

12/06/2005

Steve Turre per JazLe al Teatro Paisiello di Lecce: "...il concerto di Steve Turre è senz'altro un'esperienza oltre che musicale anche fisica..." (Marco Leopizzi)

12/04/2004

Grande emozione per il concerto del cantante Mark Murphy: "...si sono alternate atmosfere sobrie e ricche di pathos ad altre di pura energia up, ripercorrendo alcune delle tappe fondamentali del suo essere sia interprete che paroliere..." (Cinzia Eramo)





Video:
Corea, Berg, Gomez, Gadd - Sicily
1992 Lugano...
inserito il 04/12/2010  da darominu - visualizzazioni: 4171
Don Grolnick Quintet wt/ Joe Henderson - The Cost Of Living #1 [1991]
Messepalast, Jazzfest Wien/Austria 7th July 1991 , , Don Grolnick - Piano, Randy Brecker - Trumpet & Fluguelhorn, Joe Henderson - Tenor, Eddie Gom...
inserito il 20/06/2009  da nunoalpi - visualizzazioni: 4332


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 5.733 volte
Data pubblicazione: 18/02/2007

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti