Nel pur vasto panorama italiano di musicisti jazz non è così consueto imbattersi in una sassofonista (che infatti vive negli Stati Uniti…). E che sassofonista!
Ada Rovatti, supportata da un'ottima sezione ritmica (che comprende anche
Don Alias alle percussioni) e da solisti del calibro di Randy Brecker e Mike Stern non solo suona in maniera incantevole sia il tenore che il soprano, ma mostra anche, in questo suo lavoro, una vena compositiva estremamente versatile, oltre che felice.
Nonostante, infatti, tutto il disco sia concepito in una chiave prettamente moderna, c'è un filo rosso che lo lega indissolubilmente alla tradizione musicale afroamericana. Non è un caso, credo, che la Rovatti riunisca in un unico contesto e in un modo perfettamente armonico pezzi prettamente
modern a ballads che evocano vecchie sonorità.
Tra i primi