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Mu
Sensilenti
Abeat (2011)
1. Risveglio
2. Liz
3. Puzzle per Silvia
4. Giulia
5. The north pole
6. The Bronx
7. La danza delle lucciole
8. Ritratto di donna al fiume
9. Shakti
10. Una folaga fra le tante
11. Sensilenti
Riccardo Chiaberta - drums, vibes,
vox
Davide Merlino - vibes, glokenspiel, ibodrum, pipephones,
cymbals, vox
Simone Prando - bass. Vox
Dario Trapani - guitar, ebow, vox
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
Sensilenti è un disco garbato, pensato, frutto di un buon interplay tra i
componenti di Mu, formazione non consueta nel suo organico, che mette in risalto
la parte ritmica delle composizioni grazie all'uso di vibrafono, batteria ed altri
strumenti ritmico melodici. Buono anche l'utilizzo degli ambienti in fase di missaggio
che accompagnano i brani senza mai essere invadenti. I brani composti da Davide
Merlino, Risveglio, La danza delle lucciole e la track- list
Sensilenti lasciano intravedere immagini da new age più che da schemi jazzistici
standard. Il che non è un difetto ma quando si pensa al vibrafono la mente va a
Lionel Hampton
o Mike Mainieri o Gary Burton quindi all'inizio si resta un po' spiazzati. Non ci
sono virtuosismi solistici ma anche questo, nel computo generale del lavoro, non
è un handicap, ma aiuta ad infondere un'unità stilistica più omogenea. Liz
e Shakti, le due composizioni di Riccardo Chiaberta, sono un po' più
coraggiose, anche se l'esecuzione del tema di Liz è un po' scolastica mentre la
scelta del ritmo jungle di Shakti è interessante così come l'ottimo utilizzo delle
chitarre. Puzzle per Silvia apre le quattro composizioni di Simone Prando
che introduce il brano con un pedale in D, tipica abitudine da bassista. Giulia
è una ballad romantica in A major che vede la chitarra protagonista nell'esposizione
del tema e del solo. Ritratto di donna al fiume è un brano che si muove in un beat
di dodici movimenti nel quale ogni strumento ha una propria scansione metrica, fino
ad arrivare all'esposizione del tema da parte della chitarra che lascia il proprio
disegno ritmico al vibrafono. Anche Una fologa fra le tante, ultimo brano
di Simone Prando apre con un pedale in A min del basso che gira fino all'esposizione
all'unisono di chitarra e vibrafono con un ritmo jungle. Il brano poi apre all'atmosfera
eterea dei suoni di tutti gli strumenti con un way down che resta fino al rientro
della batteria. Segue un crescendo continuo che porta fino al ritorno del tema e
al finale congiunto. The north pole e The bronx sono i brani del chitarrista
Dario Trapani. La scelta dei titoli dedicati a due luoghi così lontani e
così differenti fanno pensare a quanta ricerca ci sia nel suo stile che unisce jazz
e blues. Un sample di voci di bambini unisce le due composizioni, dove si trova
anche un solo di basso, in The bronx, e un solo di chitarra.
In conclusione un buon prodotto che denota il buon feeling tra i quattro musicisti
ed una coesione stilistica sia nelle composizioni che negli arrangiamenti.
Gennaro Pasquariello per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 03/12/2011
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