A 34 anni è considerato una delle più interessanti realtà pianistiche italiane,
in possesso di una maniera musicale perfetta, dotato di ottima originalità nell'esposizione sia melodica
che ritmica e soprattutto improvvisativa che lo lo rendono unico ed apprezzato, non solo dai colleghi musicisti, ma anche dalla critica. Stiamo parlando di Paolo Di Sabatino,
nato a Teramo il 26/09/1970, matura una notevole esperienza sia in solo che in varie formazioni. Possiede un curriculum musicale di indubbio valore, dalle rassegne, alle trasmissioni radiofoniche, alle partecipazioni a numerosi Jazz Festival. Ha suonato con
musicisti del calibro di Massimo Urbani, Paolo Fresu, Nicola Arigliano, Lee Konitz, Irio De Paula, John Patitucci, e moltissimi altri. Nel 1999 ha l'onore di suonare presso il prestigioso
Jazz Show Case di Chicago. E' docente di Jazz presso il Conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia.
Tra la diverse pubblicazioni abbiamo scelto questa raccolta, del 2002,
che porta il suo nome Paolo Di Sabatino, edita dalla Around Jazz de "Il Manifesto". Quattordici brani tutti composti ed arrangiati dallo stesso. Una sorta di tessere di un mosaico che tracciano un deciso spaccato della versatilità compositiva ed esecutiva del pianista abruzzese. Particolare è l'attenzione di Di Sabatino per la musica caraibica, sapientemente miscelata a ritmi a noi più vicini. Per la realizzazione di questo progetto si è avvalso della collaborazione di una ritmica di peso, con l'utilizzo alla batteria di
Horacio "El Negro" Hernandez, uno dei migliori batterista Latin-Jazz, e al contrabbasso
di Carlitos Puerto, uno tra più acclamati musicisti d'oltre oceano. Vi
sono anche
Stefano Di Battista, un vero gioiello nazionale, apprezzato alto-sassofonista, e non solo in Italia,
Javier Girotto, sax soprano, inimitabile il suo mood
e Daniele Scannapieco al sax tenore, reputato tra i principali tenoristi italiani.
Di Sabatino si alternana con maestrìa al piano ed al Fender Rhodes così
come si alternano i musicisti che compongono la "front-line". Il risultato è un
album di pregevole fattura, trascinante, a tratti melanconico, come nel brano n°
2 Rua Alagoinhas 301 dove
Girotto riesce con il suo commovente soprano a dimostrare quanto possa essere
"lacerante" la voce del suo strumento. L'album potrebbe essere un susseguirsi infinito di aggettivi superlativi,
dall'omaggio a Kenny Kirkland, con una ballad emozionante, intitolata appunto
Kenny, alla latineggiante Another Short Breath, ad una meravigliosa A New Toy, che
si potrebbe definire un piccolo capolavoro, per concludersi, in piano solo, con il ricordo dell'amico
Ernesto Di Nicola, con il brano Uno sguardo tra gli Angeli.
Un disco di ottimo livello. Di Sabatino si dimostra grande musicista, oltre che compositore, arrangiatore e per finire
fine interprete. A rendere questo disco ancora più interessante, la collaborazione ed il contributo di un
notevole cartello di artisti. Un solo rimpianto: vedere un così talentuoso musicista incidere questo lavoro per una casa discografica
che, seppur di ottima caratura ed impegno, non è certo di capillare distribuzione. Certi
lavori avrebbero il diritto di essere fruiti al meglio, e non "scovati".
Franco Giustino