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Novotono
Overlays
ParmaFrontiere (2018)
1. Idea
2. Sound Circles
3. Soprasso
4. Dance
5. Density 3
6. Half
7. Ragnomatto
8. Intermezzo (Odwalla-Lonely woman)
9. Klezaround
10. Magma
11. Overfly
12. Two Lakes
Adalberto Ferrari - bass clarinet, clarinet, soprano sax, contra-alto clarinet Andrea Ferrari - bass clarinet
Il clarinetto basso ha incontrato molta fortuna nel jazz dagli
anni settanta in poi con i grandi musicisti francesi Portal e Sclavis, in Europa,
o con Bennie Maupin, storico componente della band di Miles Davis che ha inciso
"Bitches Brew", negli USA. In Italia
Gianluigi
Trovesi ha portato in auge il clarone all'interno del quintetto di
Giorgio Gaslini,
prima di iniziare una luminosa carriera da leader in cui, però, ha alternato vari
tipi di strumento ad ancia. Il clarinetto basso è protagonista di questa incisione
ad opera dei "Novotono", vale a dire i fratelli Ferrari. In realtà solo Andrea qui
suona esclusivamente il clarinetto basso. Adalberto lo avvicenda, invece, con il
sax soprano e il clarinetto contralto. A distanza di nove anni dall'incisione in
quartetto di Wanderung, i due Ferrari ritornano a confrontarsi e a dialogare, stavolta
senza altri partners di rinforzo. Anche il linguaggio utilizzato si è sfrondato
di certe asperità proprie di un' avanguardia spinta per diventare più jazzistico
e si è fatta prepotente l'impronta ritmica in tutte le tracce.
I due fratelli sono autentici virtuosi e nei botta e risposta mettono in evidenza
una tecnica classica purissima, oltre a prendersi qualche licenza inoltrandosi in
sequenze di note sporche o ribattute con colpi secchi di lingua, oppure elaborando
multiphonics in particolari frangenti con un intento assolutamente congruente con
lo spirito delle composizioni eseguite. Per il resto la musica procede fluida con
un contrappunto ricco e sfarzoso fra la voce che snoda l'idea melodica e il contraltare
di fianco a tallonare il partner con un fraseggio stringente e pungolante. Si riceve,
così, l'impressione di una proposta piena, ben strutturata, carica di ondulazioni,
di saliscendi espressivi, non particolarmente complessa da recepire, ma di difficile
realizzazione. Negli undici segmenti, poi, si individuano vaghi richiami al folkore
mediterraneo, echi di studi accademici ripresi a distanza di tempo con una sensibilità
più matura, passaggi mutuati dall'ascolto del rock o della fusion. Sono dichiarati,
per contro, i debiti a Roscoe Mitchell e a
Ornette
Coleman, omaggiati in "Intermezzo", un brano che unisce "Odwalla" a "Lonely
Woman", due pietre miliari nella produzione dei due maestri afroamericani del free-jazz.
Al cd è allegato un video della fotografa Cristina Crippa girato a Consonno, una
città fantasma, un paese progettato come una gigantesca sala da gioco, mai terminato
e danneggiato, successivamente, da una frana. In questo spazio privo di una identità
precisa i due fratelli si muovono liberamente e fanno risuonare le note del pezzo
eponimo fra i resti di un luogo abbandonato a sé stesso. In questo modo appare concreto
e definito il messaggio artistico della coppia in un ambiente astratto o perlomeno
di problematica specificazione.
"Overlays", in conclusione, è un disco di musica contemporanea molto raffinato,
colto, accessibile, però, pure ad ascoltatori non ferrati in questo ambito, in virtù
di una confezione di notevole impatto e di agevole presa.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/04/2019
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