Marta Raviglia - Manuel Attanasio
Morfeo
Monk 2009 http://www.monkrecords.it
1. Red Rug
2. My Bonnie
3. Fix in medio
4. A Rhyme
5. Quando ero bambina
6. Unn
7. Salty Jewel
8. Nô
9. Adrift
10. 1, 2, 3, 4 & 5
Marta Raviglia - voice/live electronics/piano
Manuel Attanasio - voice/live electronics/objects
Primo album del duo vocale formato da Manuel Attanasio e Marta Raviglia.
Primo album del duo vocale formato da Manuel Attanasio e Marta Raviglia.
In questo lavoro dal nome "Morfeo" i due musicisti esplorano le possibilità
dei suoni vocali rendendo molto sottile il confine tra i vari generi.
L'album si apre con "Red Rug" dove la voce di Marta Raviglia, che ricorda
i canti mongoli, si muove su un tappeto strumentale di delay e loop. Il brano cambia
tutto a un tratto lasciando spazio agli effetti elettronici, fino a saturarsi all'impossibile
per poi interrompersi di colpo. In pieno contrasto è l'inizio del secondo brano:
"My Bonnie", che parte con una dolce melodia cantata da Marta Raviglia, ma
dove, come nel precedente, i toni pacati iniziali lasciano spazio quasi subito a
rumori e sonorità che creano tensione. Poi la voce riprende, ma questa volta sospirata
e inquieta, quasi non fosse più la stessa persona a cantare. In "Fix in medio"
Manuel non solo crea il ritmo, ma coadiuvato dall'elettronica, spalma strati vocali
uno sopra l'altro, piano, piano, fino a creare una piattaforma per i suoi vocalizzi.
La tensione creata da "Fix in medio" si scioglie con "A Rhyme", un
dolce brano che si apre con le note del pianoforte, come "Salty Jewel", e
dove la voce di Marta calda e dolce, riprende i canti irlandesi. Anche qui l'immagine
bucolica si interrompe dopo poco per lasciare spazio ai versi trafelati e angoscianti
di Manuel.
In "Quando ero bambina", in "Nô" e "1, 2, 3, 4 & 5" Marta
Raviglia e Manuel Attanasio esplorano i vari registri della voce passando
dall'uso dei toni fanciulleschi, ai rumori, ai sospiri, le urla come se si trattasse
solamente di un gioco tra bambini. Mentre in "Unn" il ritmo ipnotico è incalzato
dal canto laringeo e la voce di Marta Raviglia passa dai gorgheggi fino al declamare
un poesia di Denise Levertov; invece nel brano "Adrift" i due musicisti si
lanciano in vocalizzi a cappella sui registri acuti.
Manuel Attanasio e Marta Raviglia cantano, ringhiano, rantolano,
soffiano, urlano, russano, e sbuffano, tentano melodie mongole, litigano, scherzano,
tutto per uno studio sulla voce come già altri hanno fatto, ma con una tecnica che
loro hanno appreso e reso propria.
Cinzia Guidetti per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 2.921 volte
Data pubblicazione: 31/07/2010
|
|