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           Jula De Palma  
           Jula in Concert - Jula De Palma live al Teatro Sistina di Roma
  
             
           Presi&Misure (2011) 2011 - Deltatrade
 
  
           
           1. Oh, Alfredo 
           2. Gente 
           3. I' won't dance 
           4. Bugiardo, incoscente 
           5. St. Louis blues 
           6. Fantasia anni '50 
           7. Non credere 
           8. That old black magic 
           9. Emmanuelle  
           10. Eccezionalmente si 
           11. Desafinado 
           12. Un paese come il mio 
           13. Paris canaille 
           14. Mister Paganini 
           
            
           
Jula De Palma - voce 
Antonello Vennucchi - Organo Hammond 
Enzo Grillini - Chitarra 
Maurizio Majorana - Basso 
Sergio Conti - Batteria 
Gino Marinacci - Sax baritono, flauto e flauto basso 
Santino Tedone - Sax alto 
Quarto Maltoni - Sax alto e flauto 
Livio Cerveglieri - Sax tenore e flauto 
Marcello Cianfanelli - Sax tenore e flauto 
Mario Midana - Trombone 
Ennio Gabbi - Trombone 
Enzo Forte - Trombone 
Biagio Marvillo - Trombone basso 
Dino Piana 
- Valve Tronbone 
Alberto Corvini - detto Al Corvin) - Tromba 
Baldo Panfili - Tromba 
Peppe Cuccaro - Tromba 
Marino Di Fulvio - Tromba 
Mario Verzella - Tromba 
 
  
Un ultimo concerto che molti ancora portano nel cuore, un ultimo show di quelli 
difficili da dimenticare, fatto di buona musica e di carattere. Era il
1970 e il Teatro Sistina di Roma si rese testimone 
dell'addio che Jula de Palma - la signora del Jazz made in Italy - riservava 
al suo pubblico. Quel congedo diventò un vinile allora distribuito dalla RCA. Oggi, 
a distanza di oltre quarant'anni, un supporto digitale arriva a rinvigorire motivi 
che sono entrati a far parte del patrimonio jazzistico italiano. L'opera, digitalizzata 
negli studi "Number 9 Audio Group" di Toronto, vede ben quattordici brani - due 
in più rispetto al vinile - che spaziano dalla bossa nova di Desafinado alla 
canzone leggera italiana di Fantasia anni '50 - un medley di Non dimenticar le 
mie parole, Tornerai, Un giorno ti dirò, Ma l'amore no,
Pippo non lo sa - e che vedono la Signora del jazz cimentarsi con l'inglese, 
il francese e il portoghese. Per quanto, a volte, la pronuncia della De Palma non 
sia impeccabile (vedi Desafinado), la voce equilibrata e brillante della 
cantante milanese si staglia possente su una base armonica impeccabile. L'orchestra, 
composta da musicisti di indubbio valore artistico e guidata dal maestro Gianni 
Ferrio, è certo lo sfondo migliore di una voce che si adatta bene a ogni condizione, 
senza dimostrare la benché minima esitazione. Nemmeno quando, in Mister Paganini, 
è voce che dispensa saluti che hanno il sapore di un addio.  
Quarant'anni, insomma, che non sembrano pesare su un lavoro in grado di dimostrare 
ancora freschezza e passione. 
 
Pietro Scaramuzzo per Jazzitalia 
 
   
 
 
 
 
 | 27/06/2010 |  Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante)  |  
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			Data pubblicazione: 29/05/2011
	  
 
 
 
	
  
	
		
		
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