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(C) 1996 Giulio Cesare Ricci Editore
Tot. 73' 42''

Marcello Rosa
Heaven


La sequenza dei brani che - noterete l'originalità - ripercorre a ritroso 28 anni di donchisciottesca vita jazzistica, comprende situazioni spesso inedite, a volte uniche e irripetibili, idee, progetti, tentativi, ecc...che non mancheranno di incuriosire e interessare anche chi, pur avendo sempre seguito con indulgente simpatia la mia attività, volesse comunque saperne di più. In qualche caso la qualità audio - dato il ripescaggio fortunoso di vecchie e malandate registrazioni - lascia a desiderare, in compenso il tutto costituisce un'utile e significativa documentazione per una più approfondita conoscenza del jazz in Italia. 
Vi invito quindi ad un ascolto guidato seguendo attentamente le note di copertina. Buon Ascolto.

P.S. Per questo CD ho bussato a tante porte raccogliendo solo pacche sulle spalle, belle parole e...nient'altro. Con Giulio Cesare Ricci è bastato un incontro: ha colto immediatamente l'essenza della mia "follia"; l'ha capita, approvata e realizzata. Per chi conosce i travagli del musicista questo è raro.
Gliene sono riconoscente.

ASCOLTO GUIDATO

1. Heaven (Ellington)
Spero proprio che da qualche parte ci sia un paradiso per trombonisti un po' matti...

Marcello Rosa, tromboni (1° plunger, 2° harmon, 3° cup, 4° velvet)
Marcello Rosa, contrabbasso campionato
Massimo Ricci, batteria

Roma, ottobre 1995 - Mondial Sound


2. Nobody Knows You When You're Down And Out (Cox)
"Nessuno ti si fila più quando sei fuori dal giro". provare per credere.

Marcello Rosa, trombone
Enrico Pieranunzi, piano

Roma, settembre 1995 - Mondial Sound

3. Opatija (Rosa)
Quando ci sono nato, nel '35, era più nota come Abbazia. Curiosa, però questa atmosfera caraibica per una cittadina che era la Montecarlo dell'Impero Asburgico...

Marcello Rosa, trombe, tromboni, tuba, percussioni
Gianni Sanjust, clarinetto
Giorgio Cuscito, piano
Franco Corvasce, chitarra
Pietro Ciancaglini, contrabbasso
Armando Bertozzi, batteria

Roma, gennaio 1995 - Mondial Sound

4. Just A Closer Walk With Thee (Trad.)
Chi fa da sè fa per tre (almeno all'inizio).

Marcello Rosa,
tromba, trombone, tuba
Giorgio Cuscito,
piano
Pietro Ciancaglini, contrabbasso
Armando Bertozzi, batteria

Roma, gennaio 1995 - Mondial Sound

5. Blue Camel (Rosa)

Una ventina di anni fa era uno dei "pezzi forti" del mio quintetto che comprendeva Alberto Corvini, Amedeo Tommasi, Piero Montanari e Roberto Spizzichino. Dopo tanto tempo, finalmente, sono riuscito a registrarlo: purtroppo oggi ALberto non c'è più, ma i suoi figli gli fanno molto onore.

Claudio Corvini, tromba
Mario Corvini, trombone
Marcello Rosa, paino, trombone, percussioni
Franco Corvasce, chitarra elettrica
Francesco Puglisi, basso elettrico
Armando Bertozzi, batteria

Roma, gennaio 1995 - Mondial Sound


6. Do You Know What It Means To Miss N. O. (De Lange)
Contaminare New Orleans con new York (New York) è un po' la storia del jazz, no?. Scherzi a parte, questa versione - volutamente "hollywoodiana" e concepita come pezzo d'apertura di uno spettacolino che poi non si fece - ha una sua storia segrata che vale la pena raccontare. 
L'arrangiamento l'avevo fatto per cinque tromboni più ritmica, e così in un primo tempo venne in effetti registrato. Il risultato però non mi convinceva, specialmente per quanto riguardava la mia parte solistica, tanto che, dopo due anni di ripensamenti - complice la tecnologia (e la pazienza di Massimo Rocci) - neutralizzammo qualcuna delle mie malefatte (il mio trombone era su una "pista separata), sostituendole con le parti di tromba e sax in sovraincisione. Un bieco artificio, indegno forse di un vero artista, ma il risultato darebbe ragione a Machiavelli.

Claudio Corvini, tromba
Luca Velotti, sax soprano
Mario Corvini, trombone
Roberto Rossi, trombone
Enzo De Rosa, trombone
Marcello Rosa, trombone
Massimo Pirone, trombone basso
Andrea Pozza, piano
Marco Fratini, basso
Armando Bertozzi, batteria

Roma, ottobre 1993 e ottobre 1995, Studio Sonic

7. Limehouse Blues (Braham)
8. Unzulanglichkeit - Mack The Knife (Weill)

9. Cherokee (Noble)
Non posso dire che "cascò il teatro" (infatti è ancora in piedi), ma quando li suonammo all'Alpheus Jazz Festival '92, questi arrangiamenti fecero un certo effetto; dal vivo, si sa, è tutt'altra cosa...a nessuno, però venne in mente quella volta di registrarli.

MARCELLO ROSA TROMBONE CHOIR
Mario Corvini, trombone
Roberto Rossi, trombone
Enzo De Rosa, trombone
Marcello Rosa, trombone
Massimo Pirone, trombone basso
Andrea Pozza, piano
Marco Fratini, basso
Armando Bertozzi, batteria

Roma, ottobre 1993 - Studio Sonic

10. Rosetta (Hines)
Il Trombone Choir in versione ridotta; nel finale tento un omaggio al mio caro, indimenticabile maestro: Trummy Young

Marcello Rosa, trombone (lead)
Mario Corvini, trombone
Roberto Rossi, trombone
Gerardo Iacoucci, piano
Marco Fratini, basso
Armando Bertozzi, batteria

Roma, ottobre 1993 - Studio Sonic

11. What Are You Doing The Rest Of Your Life (Legrand)
Scrissi questo arrangiamento - per soli tromboni - nel '76, in occasione di una settimana di sogno passata al Music Inn di Roma con la mia Dream Band (c'erano dentro, fra gli altri, Slide Hampton e Dino Piana). Questa versione è di 17 anni dopo, la formazione è ovviamente diversa, ma non le note.

Mario Corvini, trombone
Roberto Rossi, trombone
Enzo De Rosa, trombone
Marcello Rosa, trombone
Massimo Pirone, trombone basso

Roma, ottobre 1993 - Studio Sonic

12. Lydia (Rosa)
Suonare davanti a 5000 persone (tante ce n'erano quella sera sulla scalinata del Palazzo della Civiltà all'EUR) sapendo che dopo di te salirà sul palco Dizzy Gillespie alla testa della United Nations All Star Orchestra, è senza dubbio emozionante. Ma è scocciante (e shockante) il fatto che, per il solito "disguido" organizzativo, sulle locandine del festival non ci fosse traccia di questo mio progetto europeo messo su con tanto impegno e passione...

Denis Leloup, trombone
Eric Kleinschuster, trombone
Emil Spruk, trombone
Ernst Hutter, trombone
Marcello Rosa, trombone
Riccardo Biseo, trombone
Massimo Moriconi, contrabbasso
Gegè Munari, batteria

Euritmia Jazz Festiva, Roma 10 luglio 1990 (live)

13. Scarpe Pazze (Rosa)
Nel gennaio '84, dopo più di un anno e mezzo dalla "Botta" che mi aveva messo temporaneamente fuori uso, rimediai - tanto per tornare nel giro - un importante passaggio televisivo a "Domenica In". Per esigenze di studio sarebbe stato però indispensabile esibirsi in playback; la cosa mi ripugnava, ma non potevo perdere un'occasione del genere. Dovevo uscirne assolutamente con un'idea: per farla breve (mica tanto) alle 9 di mattina mi presentai a casa di Amedeo Tommasi che ancora insonnolito non seppe dirmi di no...scendemmo infatti nel suo studio e ne uscimmo - esausti - alle 5 del mattino seguente con il prodotto bello e confezionato. Io avevo sovrapposto 10 parti di trombone e Amedeo, con i suoi marchingegni elettronici, aveva pensato alla base armonica e ritmica. C'era stato però un problema: l'arrangiamento prevedeva, nella parte centrale, 16 battute di vero swing e non c'era verso di ottenerlo con il computer. Era già notte quando, disperati, telefonammo a Roberto Spizzichino pregandolo di darci una mano. Roberto arrivò con le bacchette, un'asta e un piatto e risolse il tutto sovraincidendo un po' di sano calore umano su quelle dannate 16 battute. A quel punto, avendo fatto in tre il lavoro di una quindicina di musicisti, il playback sarebbe stato più che giustificato!
Sul pezzo ci si costruì poi anche un balletto coreografato da Celia Southern. Il tutto piacque molto e lo stesso Pippo Baudo nel presentarlo fu prodigo di elogi, ma in pratica - gloria a parte - non ne venne fuori niente.

Marcello Rosa, tromboni
Amedeo Tommasi, tastiere
Roberto Spizzichino, "ride cymbal"

Roma, gennaio 1984

14. Hamptoniana (Rosa)
Ho già ricordato quella favolosa settimana con Slide e Dino al Music Inn (per la cronaca, dal 25 al 30 ottobre '76). In quell'occasione scrissi, riferendomi ai loro cognomi questo brano.
La versione inclusa in questa selezione è, però, di quattro anni più tardi e, tranne il tema, non ha ovviamente niente a che vedere con quella originale rimasta solo nella memoria.
Tranquilli, anche di questo "provino" non se ne fece niente.

QUINTETTO MARCELLO ROSA
Marcello Rosa, trombone
Dino Piana, valve trombone
Daniele Cestana, tastiere
Nanni Civitenga, chitarra elettrica, basso elettrico
Enzo Restuccia, batteria

Roma, giugno 1980 - F.C. Studio

15. Friendship (Rosa)
Questa versione è in effetti il Take 2 della stessa (il Take 1 fu a suo tempo inserito nel LP omonimo). Questo pezzo nel quale c'è, tra l'altro, un assolo spettacoloso di Tony Scott al sax baritono, è stato per anni sigla del programma Radiodue Sera Jazz.
(Sia in Germania che in Giappone ci fu chi era interessato alla distribuzione del LP di cui sopra, ma a causa della miope e gelosa tirchieria del produttore non si giunse mai ad un accordo).

MARCELLO ROSA ENSEMBLE FEATURING TONY SCOTT
Tony Scott, sax baritono e clarinetto
Marcello Rosa, trombone
Stefano Lestini, piano
Giorgio Rosciglione, basso elettrico
Roberto Podio, batteria

Roma, giugno 1974 - Junior Studio

16. You Look Good To Me (Lefco)
La mia testarda ricerca di un "nuovo suono" di sapore dixieland non fu mai compiutamente apprezzata e fu anzi causa di molti dissapori...

NEW DIXIELAND SOUND DI MARCELLO ROSA
Al Corvini, tormba
Sal Genovese, clarinetto
Marcello Rosa, trombone
Martin Joseph, piano
Alessio Urso, contrabbasso
Massimo Rocci, batteria

Folkstudio Jazz Festival, Roma 1972 (live)

17. Ow! (Gillespie)
Poteva essere il nostor Max Roach se non si fosse fatto irretire dal fascino della "console", appendendo così le bacchette al chiodo...sto parlando di Massimo Rocci!
A proposito: grazie Massimo per le tue qualità di fonico impareggiabile e per la tua preziosa amicizia.

MARCELLO ROSA JAZZ ENSEMBLE
Bill Bucci, sax alto
Nino Rapicavoli, sax tenore
Marcello Rosa, trombone
Martin Joseph, piano
Gianni Foccià, basso elettrico
Massimo Rocci, batteria

Discoteca Hyppopothamus, Roma luglio 1972 (live)

18. Rescue Me (Smith)
19. Why I Sing The Blue (king)
Furono registrati un adomenica mattina (gennaio 1971) al Blue Note di Pepito Pignatelli gentilmente concessomi per le prove di "Jazzapoppin'", un mio special televisivo che avrei realizzato per la RAI il giorno dopo al Teatro Delle Vittorie. Il programma, tutto in presa diretta (con la regia di Roberto Arata e un audio eccezionale, dovuto al grande fonico Mario Viva) venne proprio bene: fresco, scorrevole, nuovo e divertente, ma i responsabili del palinsesto collocarono - con illuminato tempismo - la sua messa in onda per il 9 luglio (!) alle ore 23 (!) sul 2° Canale (all'epoca erano ancora in pochi ad averlo)...
L'amara verità è che la registrazione del programma, con la partecipazione di Minnie Minoprio e Tony Scott, fu fatta visionare - a mia insaputa naturalmente - al regista Antonello Falqui che, colpito dalle qualità di Minnie Minoprio concertò, d'accordo con i dirigenti televisivi, questa penalizzante e mortificante collocazione per dargli modo di lanciare (con qualche mese di anticipo sul 1° canale e in prima serata) il "personaggio Minoprio", grazie a quella famosa sigla di Speciale per Voi che (giustamente) fece epoca...
N.B. In "Why...", pezzo di chiusura del programma, il finale - come noterete - era volutamente ripetuto per tutto il tempo necessario allo scorrimento dei titoli di coda (al momento opportuno la musica sarebbe andata in dissolvenza).
Ah, dimenticavo: l'Orchestra, con Minnie Minoprio, e solisti ospiti, avrebbe dovuto rinnovare in seguito - dopo il lancio televisivo - i fasti della mia precedente "Swingin' Dance Band" al Piper Club di Roma, ma non se ne fece niente.

MARCELLO ROSA E LA SUA ORCHESTRA CON MINNIE MINOPRIO E TONY SCOTT
Minnie Minoprio, vocal
Tony Scott, clarinetto
Romano Parrini, Stelio Subelli, Franco Vinciguerra, trombe
Giancarlo Gazzani, Giancarlo Schiaffini, Marcello Rosa, tromboni
Sal Genovese, Nino Rapicavoli, Carlo Metallo, sassofoni
Toto Torquati, piano
Gianni Foccià, basso elettrico
Massimo Rocci, batteria

Blue Note, Roma 17 gennaio 1971

20. We Shall Overcome (Horton)
E' un pezzo che mi ha sempre affascinato; proviene da un frettoloso provino che feci nel '67 per una allora Nota Casa Discografica. L'idea non piacque e non se ne fece niente. La Nota Casa poi fallì: mi pare giusto.

MARCELLO ROSA TRAD BAND
Piero Saraceni, tromba
Francesco Forti, clarinetto
Marcello Rosa, trombone
Amedeo Tommasi, pianofortte
Angelo Baroncini, banjo
Alberto Ciacci, basso elettrico
Enzo Restuccia, batteria

Roma, 9 agosto 1967

E così con We Shall Overcome siamo risaliti fino al 1967 e al termine della storia. Ho voluto però aggiungere i seguenti cinque "frammenti" perchè anche su questi c'è di che meditare...

21. Diemut (Rosa) (Registrazione incompleta)
In quel tempo suonavo al Mississippi Jazz Club di Roma. Il locale era pieno come un uovo e davanti alla pedana dell'orchestra c'era un continuo via vai di avventori (pericolosissimo per chi - come il sottoscritto - suona normalmente ad occhi chiusi); uno di questi, malaccortamente, urtò la coulisse del mio trombone e il contraccolpo mi spaccò di netto l'incisivo laterale destro superiore...lascio a voi il commento, anche se non suonate strumenti a bocchino!
Il fatto, drammatico, era che il giorno dopo dovevo registrare alcuni brani (questo, per esempio) per un disco di "sottofondi"; nonostante tutto, compresa la finestrella che mi faceva fischiare quando parlavo suonai "at my best" (si dice cosi?). Il disco, però, non fu mai pubblicato.

QUINTETTO MARCELLO ROSA
Marcello Rosa, trombone
Gianni Oddi, flauto
Daniele Cestana, tastiere
Nanni Civitenga, chitarra elettrica, basso elettrico
Enzo Restuccia, batteria

Roma, 11 giugno 1980 - F.C. Studio

22. On The Trail (Grofé) (registrazione incompleta)
Questa è la documentazione di uno di quei momenti magici nei quali, come suol dirsi, "toccai il cielo con un dito": quando Kai Winding, uno dei miei idoli in assoluto, fu ospite del mio gruppo al Music Inn.
Fu, a detta di tutti, una serata memorabile e lo stesso impresario Alberto Alberti, impressionato della cosa mi assicurò - offrendomi il giorno dopo un aperitivo al Cafè de Paris di Via Veneto - che avrebbe organizzato per una formazione del genere concerti, festivals, tournéès, dischi, ecc. Tanto per cambiare non se ne fece niente.
N.B. Il "solo" è di Winding; nell'obbligato finale duettiamo insieme.

MARCELLO ROSA TROMBONE TEAM CON KAI WINDING
Kai Winding, trombone
Dino Piana, trombone
Marcello Rosa, trombone
Giancarlo Gazzani, trombone
Giancarlo Becattini, trombone
Gennaro Baldino, trombone
Marco Pellacani, trombone
Paolo Boccabella, trombone basso
Antonello Vannucchi, piano
Alessio Urso, contrabbasso
Gegè Munari, batteria

Music Inn, Roma, 20 maggio 1978 (live)

23. Bobby's Hobby (Rosa) (registrazione incompleta)
In questo pezzo (che avevo scritto originariamente per il grande Bobby Burgess) c'è un Al Corvini in gran forma ospite del Trombone Team. Lo registrai abusivamente durante le prove di uno Special-tv dal titolo (imposto) "Quando i jazzisti si incontrano". La formula di questi specials era azzeccata e diversi produttori discografici si offrirono di eternarli su disco, ma alla fine - lo avreste mai supposto? - non se ne fece mai niente.

MARCELLO ROSA TROMBONE TEAM
Al Corvini, tromba
Mario Midana, trombone
Dino Piana, trombone
Enzo Forte, trombone
Ennio Gabbi, trombone
Marcello Rosa, trombone
Paolo Boccabella, trombone basso
Antonello Vannucchi, piano
Alessio Urso, contrabbasso
Roberto Podio, batteria

Roma, 28 luglio 1977

24. Struttin' With Some Barbecue (Armstrong) (registrazione incompleta)
...è quasi inascoltabile, ma l'ho inserito lo stesso per le coinvolgenti urla di compiacimento di uno spettatore d'eccezione che con il suo "portatile" sulle ginocchia (dal quale proviene la registrazione) oltre ad eternare l'avvenimento si divertiva, a quanto pare, come un matto...anzi, come un savio: Tony Scott!
N.B. L'australiano Donald Hirst ("Don" per gli amici) era un gran personaggio; suonammo parecchio assieme facendo grandi progetti e sognano imprese eroiche, ma non se ne fece poi niente.

MARCELLO ROSA ENSEMBLE
Nino Culasso, tromba
Baldo Maestri, clarinetto
Sal Genovese, sax tenore
Marcello Rosa, trombone
Donald Hirst, vocal & banjo
Daniele Cestana, piano
Maurizio Majorana, basso elettrico
Roberto Zappulla, batteria

Piano Bar del Savoy Hotel, Roma, Aprile 1975 (live)

25. Black And White (Piana) (registrazione incompleta)

Altra registrazione incompleta e di fortuna per una formazione che avrebbe meritato certamente di più, ma della quale, tanto per cambiare, non rimangono altre tracce. Breve annotazione di costume: con questo quintetto, ma con Toni Formichella (sax tenore e baritono) al posto di Piana, partecipai poco tempo dopo a Umbria Jazz dove venni pesantemente contestato perchè, come collaboratore RAI per i programmi di jazz, ero da considerare uno Schiavo del Sistema e quindi un Bieco Reazionario. Per tutto il mio set dovetti suonare cercando di sovrastare il coro di una marea di mentecatti male indottrinati che urlavano (senza swing) "Compagno sassofonista non suonare col fascista!". No Comment.

QUINTETTO DINO PIANA - MARCELLO ROSA
Dino Piana, valve trombone
Marcello Rosa, trombone
Enrico Pieranunzi, piano
Alessio Urso, contrabbasso
Marvin "Boogaloo" Smith, batteria

Pugnochiuso Jazz festival, 21 giugno 1975 (live)








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inserito il 30/05/2010  da MAVICH81 - visualizzazioni: 5302


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Data pubblicazione: 17/04/2001

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