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Prodotto da Riccardo Fassi e York v. Prittwitz
Distribuito da York v. Prittwitz
Registrato da Simone Cammarughi, nell’Agosto del 2003, presso lo studio House Recording di Roma
Foto: Alfonso Mongiu
Grafica di copertina: Simone Cesareo - “Doppio Tuffo”
Codice: yvp music 3124 CD
Riccardo Fassi Quartet with Alex Sipiagin
Double Plunge


1. Black Out - 5.36
2. Random Sequencer - 7.13
3. Monte del Cerro - 3.53
4. Mars - 7.46
5. Compassion - 7.25
6. Thinking Head - 6.20
7. Double Plunge - 5.31
8. La Conchiglia - 6.12
9. Family's Party - 7.29

Riccardo Fassi - piano, tastiere
Alex Sipiagin - tromba, flicorno
Steve Cantarano - contrabbasso
John Arnold - batteria



Ascoltando il mare in una conchiglia
di Massimiliano Cerreto

"Il titolo di questo album prende il nome dal quadro di Simone Cesareo, che ho scelto anche come immagine di copertina. Ma il titolo, che significa letteralmente ‘doppio tuffo', allude anche alle improvvisazioni dei due solisti, Alex Sipiagin ed io". (Riccardo Fassi)

Ecco, uno degli elementi che permette di comprendere meglio il senso di quest'ultima opera discografica del direttore dell'Orchestra Nazionale Italiana del Jazz è proprio la presenza del trombettista russo Alex Sipiagin. "Ho conosciuto Alex Sipiagin nel 2002, in occasione del festival di Stresa", spiega Riccardo Fassi, "quando mi sono esibito con una big band di artisti newyorkesi: Danny Gottlieb alla batteria, Jack Walrath alla tromba, Ray Anderson al trombone, Bob Stewart alla tuba, Lou Marini al sax alto, Gary Smulyan al sax baritono, Steve Slagle al sax alto soprano, Fima Ephron al basso e, naturalmente, Alex Sipiagin alla tromba. I brani che portavamo in scena erano quelli tratti dal mio album "Serial Killer" (edito nel 2001 dalla Splasc(h) Records - Nda). In seguito, ho avuto modo di suonare dal vivo con Alex Sipiagin e di comporre musica appositamente pensata per lui".

Da queste parole emerge che "Double Plunge" è un album fortemente caratterizzato dal rapporto tra uno dei più importanti pianisti di jazz che abbiamo nel nostro Paese, fondatore anche della straordinaria Tankio Band e partner per molti anni del compianto Steve Lacy, e Alex Sipiagin, uno dei protagonisti della scena musicale di New York che, attualmente, è impegnato con Michael Brecker e Dave Holland.

"Amo molto il suono della tromba", racconta Riccardo Fassi, "e ciò per la mia predilezione nei confronti dell'aspetto melodico della musica. Più in particolare, m'interessava coniugare tale aspetto, che è espressione del mio profondo legame con la tradizione italiana, con la sensibilità di un artista che conserva in se un altrettanto profondo legame con la cultura classica. Senza dimenticare, naturalmente, le influenze stilistiche derivanti dalla sua lunga permanenza nella Grande Mela. Suonare con un musicista che proviene da una cultura musicale differente dalla propria, inoltre, aiuta ad essere maggiormente consapevoli del proprio modo d'intendere la musica. Alex Sipiagin, ad esempio, è molto sensibile proprio al feeling melodico italiano delle mie composizioni. Questo perché, per lui, significa avvicinarsi ad un modo di fare musica che è senza dubbio diverso da quello newyorkese".

Ma vediamo, adesso, più da vicino le composizioni, tutte rigorosamente originali, contenute in "Double Plunge". Il titolo del primo brano, Black Out, richiama un episodio realmente accaduto, che è raccontato dallo stesso Riccardo Fassi: "Avevo invitato Alex Sipiagin a Roma, per l'incisione del disco. Era già arrivato all'aeroporto di New York, ma proprio quel giorno avvenne il black out che paralizzò gran parte dell'America". Da un punto di vista strettamente musicale, Black Out, come anche molti altri brani dell'album, non ha una struttura convenzionale. "Ha una forma insolita che permette di immaginare dimensioni alternative in cui possa trovare spazio la melodicità" (Riccardo Fassi). Altro elemento di rilievo è il drumming del grandissimo John Arnold che qui, a differenza di altri momenti del disco, ha un "sapore" volutamente americano. Impossibile, però, non citare anche il bravissimo Steve Cantarano al basso, che interviene sempre, in tutte le composizioni, in modo mai invadente, ponendosi al servizio della musica.

Davvero particolare e intrigante è l'atmosfera di "Random Sequencer", il brano successivo. Come molti sanno, Riccardo Fassi, oltre che per il suo indiscusso talento pianistico, è noto per il suo lavoro di ricerca e sperimentazione nel campo della musica elettronica: un approccio creativo molto difficile da trovare nel jazz italiano. "Random Sequencer nasce, in origine, da una linea di basso inventata con la tastiera. In realtà, vi sono due linee che s'inseguono e, a volte, s'intersecano. Anche qui torna la volontà di creare un dialogo tra me e Alex Sipiagin". (Riccardo Fassi) Da evidenziare anche il lavoro di John Arnold, che esegue dei momenti solistici strettamente legati al giro armonico del brano.

La prima ballad di "Double Plunge" è l'immaginifica Monte del Cerro. "Volevo evocare il paesaggio di questo monte, che si trova nell'alto Lazio" (Riccardo Fassi). Un tentativo assolutamente riuscito, grazie anche all'uso delle tastiere. Da immagini di un paesaggio reale, al racconto di una dimensione quasi fantascientifica. E' la volta di Mars. E, qui, i suoni, ancora una volta creati dalle tastiere, sono davvero molto alieni. "Si tratta di un blues atipico in cui i momenti improvvisativi sono molto liberi dalla struttura". (Riccardo Fassi) Molto interessante il finale, lasciato al solo contrabbasso di Steve Cantarano.

Ancora una ballad: Compassion. "Questa composizione l'ho scritta alcuni anni fa. Mi era stato chiesto di realizzare una colonna sonora per un film che aveva come protagonista il tema della solidarietà a New York. Anche in una città così frenetica, infatti, esiste una profonda sensibilità sociale. Purtroppo, il film non si realizzò mai perché, a distanza di pochi giorni dall'inizio delle riprese, avvenne il tragico attentato alle Torri Gemelle". (Riccardo Fassi).

Da un brano estremamente delicato e intimista ad uno interamente giocato su armonie dissonati e sul desiderio di generare una tensione crescente. Si tratta di Thinking Head. Segue, poi, la title track, che ha un feeling latino-americano molto pronunciato. Molto interessanti l'utilizzo del Fender Rhodes, un solo molto open di John Arnold e gli scambi di battute sul finale. "Questo brano, in realtà, nasce dalla collaborazione con Flavio Boltro. Un brano che, nel corso degli anni, si è evoluto sino ad arrivare alla forma attuale". (Riccardo Fassi)

Subito dopo, vi è una delle composizioni più belle dell'album: La Conchiglia. "Ricordo che, da bambino, mia madre, che aveva origini campane, mi fece ascoltare il rumore del mare attraverso una conchiglia. Un episodio ancora fortemente impresso nella mia memoria". (Riccardo Fassi). Un'attenzione particolare merita l'articolazione dei temi, che è molto complessa, come in quasi tutte le composizioni del disco. Questo perché l'intento dell'autore è quello di restituire all'ascoltatore una serie di emozioni e immagini differenti. E, a proposito d'emozioni, ecco il momento della gioia. L'ultimo brano, Family's Party, trae ispirazione, infatti, da un matrimonio di famiglia. Come è facile immaginare, le tonalità sono adorabilmente maggiori.

In ultima analisi, "Double Plunge" è un'opera che ha come suo punto di forza l'autentico desiderio di emozionare, e ci riesce benissimo.







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Data pubblicazione: 10/08/2005

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