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I principi fondamentali della percussione nella musica brasiliana:
IL PANDEIRO
articolo pubblicato sulla rivista "Percussioni"
di Stefano Rossini
stefanorossini@stefanorossini.net

Salve, in questo spazio dedicato ai principi fondamentali della percussione nella musica brasiliana, parlerò di uno strumento meraviglioso e affascinante: IL PANDEIRO.

Si tratta di un tamburo con pelle e sonagli, anche conosciuto come tamburo a cornice. E' uno strumento che ha colpito la mia fantasia sin dalla prima volta che lo vidi, e da quel momento ne ho sempre voluto approfondire la conoscenza e l'ho portato sempre con me nelle mie esperienze di lavoro.

Vorrei innanzitutto ricordare la struttura del tamburo stesso: si tratta di un cerchio di legno alto circa 4-5 cm. Lo spessore e il diametro sono variabili. Soprattutto il diametro va da un minimo di 8" (20 cm. circa) ad un massimo di 14" (36 cm.). Per avere un termine di paragone si può pensare al diametro di un tom piccolo e di un rullante. Il più comune, non supera i 12" (30 cm.) comunque queste variabili di diametro e spessore, sono in rapporto alla grandezza della mano che deve tenerlo, quindi si fa attenzione a questo nell'acquisto. Sulla struttura di legno, viene tenuta da tiranti una pelle che non deve essere troppo tesa, per permettere l'utilizzo dei vari suoni possibili.
Nella struttura di legno sono presenti delle fessure rettangolari, come delle vere e proprie finestrelle, dove sono inseriti dei sonagli, o meglio dei piattini metallici che sono la "cornice" del tamburo.

Il numero dei piattini e come sono disposti, sono dettagli fondamentali per un buon suono. In genere sono 2 piattini bombati all'estremità e uno piatto in mezzo. Suggerisco di provare con dei piattini meno bombati e di mettere alle estremità delle rondelle che facciano anche da spessore contro il legno, in modo da mantenere un suono di sonagli corposo, ma al tempo stesso molto preciso, quasi fosse un charleston di una batteria.

B
ene, la combinazione dei suoni bassi acuti e accenti che si possono ottenere è data dall'utilizzo della tecnica ad una sola mano, ovviamente quella che non impugna lo strumento. Però anche la mano che tiene lo strumento partecipa al suono con l'utilizzo del dito medio, con una pressione sulla pelle dall'interno della struttura dello strumento stesso. Questa pressione ha l'effetto di smorzare il suono della pelle e quindi di dare una variazione timbrica fondamentale ai colpi dell'altra mano, soprattutto quelli del pollice.

Inizio proprio da questi colpi per analizzare la tecnica dello strumento.

Il bass-tone si ottiene con il pollice della mano, con la parte più estrema del dito. E' un colpo fondamentale, come si può immaginare, e il suono può essere chiuso, con una pressione del dito medio della mano che tiene lo strumento, all'interno della pelle, o aperto, senza alcuna pressione interna. Poi ci sono due colpi che rappresentano i suoni acuti, ottenuti con la punta delle dita e con la parte del palmo della mano più vicina al polso. Infine il colpo di accento, lo slap della tecnica delle congas, è ottenuto con una pressione forte di palmo e dita della mano congiuntamente sulla pelle del tamburo.

Si inizia mettendo insieme in coordinazione questi colpi, suonando il
ritmo del samba sul pandeiro .

F
accio corrispondere al bass-tone del pollice un suono, una volta chiuso e una aperto, in corrispondenza dei movimenti del surdo.

Nella II ritmica si fa un esercizio per sviluppare la tecnica della mano. Si prenda in prestito dalla tecnica del tamburo rullante. Eseguo un semplice paradiddle tra pollice e punta delle dita della mano.

Nel si fa il paradiddle n. 2 e nella n. 4 studiando il paradiddle n. 3.

Se possibile, si può mettere un metronomo, e si possono eseguire i 3 paradiddle ad una stessa velocità: si sviluppa senz'altro una buona tecnica. Ora nella V si fanno delle variazioni sia di numero che di sonorità (aperta o chiusa) con il pollice. Anche qui si avrà un accompagnamento del samba, con delle variazioni simili al surdo.

Nel n. 6 si aggiunge molto esercizio per sviluppare tecnica. Si fa una combinazione di 5 colpi tra il pollice e punta delle dita (five stoke roll). Ovviamente questo si deve eseguire lentamente.

Nel n. 7 si riprende a suonare una combinazione ritmica che è quella del Baiao, un ritmo del nord-est del Brasile.

Nel n. 8 si fa ancora una combinazione tecnica fra il pollice e punta delle dita. Si tratta del single drag tap, per chi conosce la tecnica del rullante.

Nel n. 9 aggiungo un esercizio per sviluppare l'altro colpo dei sonagli; il palmo della mano (polso): questo esercizio si deve fare molto precisamente e molto lentamente perché è importantissimo.

Nel n. 10 e 11 vi scrivo una coordinazione rock con i colpi studiati. Si faccia bene attenzione alla diteggiatura dei colpi acuti, (ricordate D= dita della mano e P= palmo della mano).

Nel n. 12 infine segno il ritmo del partido alto con la diteggiatura completa dei colpi. Questo ritmo, molto caratteristico, è in pratica un samba con una combinazione di accenti tipica. Anticamente questa espressione indicava una "élite" di sambisti che nelle loro esecuzioni attribuivano un ruolo fondamentale alla improvvisazione.

Bene siamo giunti ai saluti. Grazie e buon divertimento con...Pàcscicatàcscicatàbumbàbumbà
Stefano Rossini


 


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il nuovo CD di Stefano Rossini,
realizzato esclusivamente con l'ausilio delle percussioni






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Data ultima modifica: 01/11/2006

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