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Luca Alemanno
I Can See Home From Here
Workin Label (2019)
1. One Of A Kind
2. I Can See Home From Here
3. An Ocean Between
4. The Chance Not Taken
5. Anew
6. Stardust
7. Flames And Ashes
8. Ever-evolving You
Luca Alemanno - contrabbasso Miguel Zenón - sassofono alto John Hatamiya - trombone Simon Moullier - vibrafono Isaac Wilson - pianoforte Jongkuk 'JK' Kim - batteria
Viene dalla Puglia Luca Alemanno, dal prosperoso
Salento musicale. Ma il suo periodare lo ha portato negli Stati Uniti, quando nel
2016 superò con pieno profitto l'audizione per il prestigioso Thelonious Monk
Institute.
E da qui che ha inizio il verbo statunitense del bassista leccese. Incontri meravigliosi
con musicisti straordinari che hanno dato una nuova veste agli abiti già eleganti
di Alemanno. Abiti di raffinato compositore, fuori dal mainstream, più vocato a
sonorità acutamente moderne. Si affida alle voci strumentali di Miguel Zenón,
che gioca a competere muscolarmente con il trombone vorace e sbilenco di Hatamiya
("One Of A Kind"). Se l'approccio acustico è su impiantito marcatamente a
stelle e a strisce, Alemanno non dimentica gli studi svolti al conservatorio Tito
Schipa di Lecce e ammanta di limpida melodia il brano eponimo, che si muove tentacolare
sul mid-tempo rocciosamente gestito da Kim, lasciando a Miguel Zenón il compito
di andare giù di fioretto.
"An Ocean Between" ha l'inizio, onomopatopeico, acquoso gestito con attenzione
da Moullier, che libera un brano armonioso contrappuntato dall'acido suono del contralto.
" The Chance Not Taken" gode del suono adamantino del pianoforte di Wilson,
nella sua orecchiabile melodia lasciata aperta alle incursioni di Hatamiya e Zenón.
" Anew" tiene a mente il filo rosso del disco e della costruzione dei brani:
partenza in sordina prima di affidarsi al pulsare del leader, alle architetture
di Kim e agli assolo di trombone e alto, sorretti dalle tessiture cromatiche di
Wilson. "Stardust", che ci lascia godere un corposo assolo di Alemanno, che
mette in chiaro la sua crescita professionale: suono grintoso, a tratti aspro, con
acuti rotondi, note prolungate e attacchi decisi. "Flames And Ashes" è vigorosa
nella sua altalena gestita dalla sezione ritmica e dalle figurazioni asprigne e
staccate di ancia e ottone. "Ever-evolving You", come una carezza con il
guanto di ferro, chiude il primo ottimo lavoro discografico di Luca Alemanno, proficuamente
a zonzo nelle strade di New York.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 28/03/2020
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