IAJE Annual Convention 2008 Candido Camero: Hands on Fire riceve il 2008 NEA
Jazz Master Award Toronto, gennaio 2008 di Jamie Baum, flutist/composer
L'U.S. National Endowment of the Arts Jazz Master Awards è un evento annuale
che rende onore a persone appartenenti alla comunità jazzistica riconoscendone il
loro importante contributo, sia che essi siano musicisti, insegnanti, compositori
o arrangiatori. Tradizionalmente questo premio è consegnato durante il concerto
di gala della Convention IAJE e quest'anno, il premio è andato a
Andrew Hill
(1931 – 2007), Quincy Jones, Tom McIntosh, Gunther Schuller, Joe
Wilder e Candido Camero.
Come spesso accade, alcuni dei premiati sono
coinvolti in conferenze o clinics durante i quattro giorni della Convention per
evidenziare i loro contributi, discutere su un particolare aspetto, o parlare di
alcune delle loro esperienze di vita durante i tour e la propria carriera. Ho avuto
la fortuna di poter partecipare ad uno di questi incontri con il percussionista
cubano Candido Camero, che è stato recentemente il protagonista di un documentario
del 2005 a lui dedicato dal titolo
Candido: Hands on Fire.
Appropriatamente organizzato e condotto dal sassofonista soprano, nativo
di Toronto, Jane Bunnett, il tempo trascorso con il leggendario suonatore di conga
ha fornito un suo spaccato di vibrante e affascinante innovatore. Arzillo
ottantasettenne, ha sorpreso tutti quando alla domanda su quale fosse tra le centinaia
di CD che ha inciso quello da lui considerato come favorito, ha risposto "il prossimo".
Nato ad Havana, Cuba, nel 1921, ha
suonato i bongos, il basso e la tres (una chitarra cubana) passando alle congas
nel 1940 per entrare a far parte della band che desiderava. All'età di 25 anni si
è trasferito negli Stati Uniti ed ha cominciato a suonare con Dr. Billy Taylor
ed altri musicisti della scena jazz. Famoso per aver sviluppato un'indipendenza
coordinata sulle congas, ha cominciato a suonarne tre allo stesso tempo, quando
altri ne suonavano una sola. La storia narra che quando Candido nel 1946 arrivò
negli States con una band per suonare al Tropicana gli fu offerto un contratto per
un tour lungo sei mesi.
Camero racconta che "non c'era budget sufficiente per pagare sia un
quinto elemento del gruppo che un suonatore di conga. A quel tempo, il quinto elemento
doveva suonare la figurazione ritmica dello specifico ballo, mentre il suonatore
di conga la base ritmica, tenendo il tempo. Io proposi di suonare entrambe le parti
a fronte di una paga extra…". Non solo Camero iniziò a suonare entrambe le parti,
ma spesso improvvisava e a volte suonava anche il campanaccio e il guiro.
Il Batanga, il Mambo e I ritmi Afro-Cuban jazz, sono stati solo alcuni
dei ritmi sviluppati da Candido e su cui alcuni altri percussionisti hanno poi lavorato.
A volte per necessità, altre volte per pura sperimentazione, furono combinati african,
cuban, jazz, classical e vari altri ritmi per creare molti di quelli utilizzati
oggi,
Un'altra innovazione attribuita a Camero è la capacità di accordare le
conga ad una specifica tonalità per poter anche suonare melodie. Ha raccontato che
ha sempre amato la musica classica e l'ispirazione nel fare ciò gli è venuta quando
una volta ha visto un suonatore di timpani accordare i suoi tamburi in modo da renderli
adeguati ad un particolare pezzo.
Candido ha registrato con alcuni veri e propri mostri sacri del jazz come
Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Duke Ellington,
Tony Bennett,
Sonny Rollins
e Bilie Holliday. Alla domanda su come è riuscito ad essere così adeguato
nel suonare con musicisti così differenti, ha risposto, "Le mie orecchie sono
come dei radar, non penso a chi sta suonando in quel momento ma a cosa sento, cercando
il feeling con la musica, semplicemente ascolto…"
Candido ha terminato il suo incontro cantando e suonando le congas, dimostrando
diversi ritmi inclusi bolero, mambo e cha-cha ed evidenziando le differenze di ognuno.
Il suo sound e il suo tocco hanno galvanizzato I presenti rendendo chiaro perchè
egli sia un "Jazz Master".