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Francesco Guiaiana Triptyque
The Spoiled Tree
Fitzcarraldo Records – FITZ 201 – 2009
1. Altalena
2. Gare De L'Est
3. The Bridge
4. Appunti di viaggio
5. Canalyze
6. Reunion
7. The Spoiled Tree
8. Clessidra
Francesco Guaiana
- chitarra
Luca Lo Bianco
- basso elettrico e contrabbasso
Ruggero Rotolo - batteria
The Spoiled Tree è la terza uscita della giovane e intraprendente etichetta
dalle eleganti confezioni cartonate, la siciliana Fitzcarraldo Records. L'albero
spoglio evocato nel titolo e rappresentato in copertina è quello che ha tenuto compagnia
e dato ispirazione al chitarrista
Francesco
Guaiana durante il suo soggiorno parigino, periodo nel quale ha composto
gli otto brani originali qui racchiusi. A completare la formazione nel più classico
dei trii una corposa ritmica formata dal contrabbasso di
Luca Lo Bianco
e dalla batteria di Ruggero Rotolo. I tre danno vita ad una musica intima
e ricercata dai colori autunnali che risulta fin da subito piacevole e mai cupa.
Una delicata melodia caratterizza il brano che apre l'album, Altalena, con le
sei corde di Guaiana subito protagoniste di un bel solo ben incastrato dentro lo
schema tracciato sapientemente dalla collaudata ritmica. I tre si conoscono bene,
l'intesa è quanto mai un punto di forza e si sente: Lo Bianco al contrabbasso alterna
spesso il basso elettrico così da conferire un tappeto ancor più compatto e sostanzioso
e lo stesso Rotolo è incisivo e martellante al punto giusto in una dimensione ideale
per il suono pulito e curato della chitarra elettrica di Guaiana. Lente ballad caratterizzate
da temi dolci ed evocativi si susseguono a brani dai ritmi più sostenuti con sonorità
marcatamente più elettriche e sperimentali, come la lunga Canalyze. Il tutto però
avviene con assoluta linearità e coerenza: i tre infatti non abbandonano mai il
sound con il quale si presentano già dal primo brano, e, senza alti ne bassi, con
personalità e gusto danno vita ad un album che rimane godibilissimo e sicuramente
riuscito che mette in mostra le indubbie qualità dei tre ed un altrettanto apprezzabile
capacità di scrittura del chitarrista siciliano.
Luca Labrini per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/02/2011
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