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Jonathan Kreisberg
Shadowless
NEW FOR NOW MUSIC (2011)
1. Twenty One (7:57)
2. Stir the Stars (5:50)
3. Shadowless (5:47)
4. Zembekiko* (7:07)
5. Long, Like a Mercury Day (7:04)
6. The Common Climb (8:40)
7. Defying Gravity (3:27)
8. Nice Work If You Can Get It (8:26)
Jonathan Kreisberg - Guitar
Will Vinson - Saxophone Henry Hey -
Piano Matt Penman - bass Mark Ferber - drums
Le otto tracce del disco di Jonathan Kreisberg e soci, evidenziano una visione
moderna e carica di "energia jazz". L'ascoltatore è immerso in un viaggio sonoro
in cui la melodia e la ricerca armonica si fondono con ritmi diversi in un'esplorazione
di territori sempre nuovi. Le dinamiche sono sempre in movimento ed il timbro del
chitarrista evidenzia un'analisi acuta delle possibilità che lo strumento può offrire
ed alterna suoni acustici morbidi e rotondi a energiche distorsioni (The common
Climb) o ad accordi che ricordano il suono dell'organo (Long Like a Mercuri
Day) o a linee più flautistiche (Defying Gravity).
Will Vinson
al sax infuoca l'atmosfera con soli di notevole spessore, la sezione ritmica ormai
consolidata è affidata a Matt Penman al contrabbasso e Mark
Ferber alla batteria ed il pianista Henry Hey svolge un ruolo
non secondario nel supporto armonico della band ed è all'altezza dei suoi colleghi
per gusto e maestria dei soli.
L'album si apre con Twenty One in cui un breve
intro di chitarra è seguito da un tema in 7/4 eseguito all'unisono con il sax di
Vinson. Nonostante il tempo irregolare il brano è caratterizzato da un liricismo
invidiabile ed un'energia superba. Stir The Stars è un up-tempo funambolico
mentre Shadowless presenta dei toni più morbidi e riflessivi. Interessante
la rivisitazione di una melodia appartenente alla tradizione greca come Zembèkiko
con un suono di chitarra e delle linee esotiche. Chiude l'album l'unica cover:
Nice Work If You Can Get It di Gershwin che ci riporta allo swing ed alla
tradizione, ottima chiusura di un lavoro di Jazz contemporaneo per non dimenticare
le radici.
Il talento di Jonathan Kreisberg viene esplorato in tutte le sue
forme in questo suo nuovo lavoro. La scrittura matura e la capacità di raccontare
sempre una storia nei suoi soli, lo rendono ormai una stella affermata nel firmamento
del jazz. Un album opera di un chitarrista, destinato non soltanto ai chitarristi.
Stefano Clemente per Jazzitalia
Intervista a Jonathan Kreisberg
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Data pubblicazione: 19/08/2011
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