2000
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Dino Massa
Punti di Vista
1- Solar (M.
Davis)
2- Someday my prince will come (F. Churchill)
3- Come una volta (D. Massa)
4- A night in Tunisia (D. Gillespie)
5- Just friends (Klemmer/Lewis)
6- Carpe diem (D. Massa)
7- Beautiful love (V. Young)
8- Night and day (C. Porter)
9- Mister Sand (D. Massa)
10- Take the "A" train (B. Strayhorn)
11- 6 Forever (D. Massa)
12- Concerto n° 2 per piano e orchestra in C minore
Op. 18 - 1° movimento (S. Rachmaninov) |
Uno
degli aspetti più stimolanti del jazz è dato dalla grande varietà di percorsi e
di punti di vista possibili nell'esplorazione di questo affascinante linguaggio.
Anche limitandoci ad una panoramica sui contributi dei nostri musicisti negli
ultimi 50 anni troviamo di tutto ed il contrario di tutto: dall'intimismo
mitteleuropeo alla ricerca di saporite connessioni con la cultura popolare,
all'avanguardia più radicale, alla ricostruzione di modalità stilistiche
pregresse, dalla voglia di multimedialità all'atteggiamento severamente
francescano e scevro da connessioni. (…)
Poiché è permesso tutto ciò che non è esplicitamente proibito, ci si può
anche divertire. Dino Massa in questo disco si concede e regala
divertimento, nel senso più nobile della parola. La sua esperienza di musicista,
compositore e docente lo ha indotto a passeggiare con leggerezza e ironia in un
campo minato: quello degli standards, e per giunta tra i più frequentati…triti e
ritriti direbbe qualcuno, ma qui sta il bello.
In ciascun episodio Dino Massa si tuffa sul materiale tematico
interpretandolo di volta in volta sotto angolature diverse, evidenziando e
sviluppando un frammento caratterizzante, il giro armonico, la particolarità
timbrica, la poliritmia ecc., riuscendo a mantenere una solida coerenza
stilistica. Valgano per tutti ad esempio il brillante uso del contrattempo in "Night
and Day" o lo stride
piano in "Take The A
Train".
Anche nei titoli originali si evince uno sguardo incantato, affettuoso ed
elegante sui grandi luoghi comuni del passato, come nella deliziosa struttura
tipo bambola russa (o scatola cinese, fate voi) nello chopiniano "Mister
Sand". Last but not
least: progettare un intero disco di piano solo performance non è impresa da
considerare sottogamba e Dino l'affronta con il coraggio, con l'umiltà e
l'abnegazione che ci fanno ben sperare per il futuro del nostro jazz.
Bruno Tommaso (note di
copertina)
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Data ultima modifica: 05/01/2008
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