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Ed. "33" – jazz137
Aisha HR NYC Trio
A-Symmetry


1. Aisha (M.C. Tyner)
2. Alejandra smooth blues (A. HR)
3. The star crossed lovers (D. Ellington / B. Strayhorn)
4. The nearness of you (H. Carmichael)
5. You can't hide love (Earth Wind & Fire)
6. Ask me now / ‘Round midnight (T. Monk)
7. Waltzin' in Vernon blvd (A. HR)

Aisha HR - piano
Paul Gill - bass
Joe Strasser - drums


Ha idee chiare e stile (lo si capisce anche dal booklet di cui ha personalmente curato la grafica), e il risultato è più di quanto ci si potrebbe aspettare da un esordio discografico, persino per una artista che ha un curriculum brillante come Aisha HR.



La giovane pianista padovana, a capo di un trio di altissimo livello, supera prove non facili alle quali si è sottoposta con coraggio. Basti pensare al fatto stesso di cimentarsi con una classica formazione alla Bill Evans, il che lascerebbe presumere schemi abusati dai quali, invece, questo bel disco rimane indenne.

La stessa artista, nelle note autografe di copertina, rende onestamente omaggio a numi tutelari ingombranti (Tyner, Walton, Evans), che però vengono trattati come meri punti di riferimento per un lavoro di ricerca profondo e mai banale.

Un esempio tra tutti è ‘Round midnight: questo standard è un tabù, nel senso che nessuno si azzarderebbe a discostarsi troppo dalla interpretazione che ne ha dato lo stesso autore. Aisha HR rinnova il brano adattandolo a un'estetica evansiana, riuscendo addirittura a reinventarne la struttura armonica.

Con la stessa originalità vengono trattati il brano Aisha di McCoy Tyner, il classico The tìstar crossed lovers di Ellington/Strayhorn, persino You can't hide love, noto successo degli Heart Wind & Fire: in tutti il linguaggio pianistico è raffinato, i soli ispirati e il sound elegante, grazie anche all'apporto di una ritmica straordinariamente in sintonia.

Gli altri due brani sono composizioni originali di Aisha HR: chiaramente evansiano il blues (Alejandra smooth blues), molto bello il brano di chiusura…L' unico problema è, però, riuscire ad arrivare alla fine del disco, rinunciando alla tentazione di fermarsi per riascoltare la notevole rilettura di The nearness of you in ¾.

In conclusione, A-symmetry è un'opera prima davvero promettente, un disco di infrequente bellezza che colpisce favorevolmente sin dal primo ascolto. Un sincero applauso al NYC Trio di Aisha HR, e un augurio per questo esordio.
Gianni Rubolino per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 16/04/2006

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