Jazzitalia - Paul Bley: About Time
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

(2008) Justin Time
Paul Bley
About Time


1. About Time
2. Pent-Up House


Paul Bley - piano solo



Paul Bley ha attraversato buona parte della storia del jazz moderno, influenzando, in maniera forse meno evidente rispetto a Bill Evans, una larga fetta delle generazioni a lui succedute. Il settantaseienne pianista canadese ha suonato con mestri del calibro di Ben Webster, Coleman Hawkins, Lester Young fino ai contemporanei Sonny Rollins, Charles Mingus, Jimmy Giuffre e George Russell. E' stato l'unico pianista che può vantare di aver suonato sia con Charlie Parker che con Ornette Coleman.

La sua discografia non può che essere cospicua, e questo album in solo per Justin Time giunge a distanza di un anno dal solo piano per E.C.M.. Rispetto all'incisione per l'etichetta di Manfred Eicher, rimasta per anni nel cassetto, questa offre un ritratto molto più vicino nel tempo. Due le tracce incise: la prima, che dà il titolo all'album, è un lungo flusso assolutamente improvvisato in cui brandelli di melodie si rincorrono tra atmosfere impregnate di blues ed in egual misura di jazz, di contemporaneità classica e di assoluta libertà timbrica e ritmica. Oltre trentatre minuti di vagabondaggio intelligente tra le pieghe dell'anima, con un trattenuto lirismo punteggiato da spazi di silenzio, così emblematici e rappresentativi della filosofia musicale di Bley. Il secondo brano è una composizione di Sonny Rollins, affrontata con raffinatezza e con parsimonia di note, prosciugando e sottraendo, reinventando con minimalismo e rarefazione un tema boppistico. Soffusa bellezza, palpabile intelligenza: sono le doti che hanno caratterizzato l'intera vicenda artistica di Bley, un pianista avaro di note quanto prodigo di emozioni.
Roberto dell'Ava







Articoli correlati:
26/12/2016

Tracce sfumate - Non imito Django Reinhardt (Roberto G. Colombo)- Marco Losavio

08/03/2015

Intervista con Rosario Di Rosa: "...consiglio di studiare a fondo la tradizione e il linguaggio di questa musica senza dimenticare mai di lasciare una porta aperta alla creatività e alla curiosità." (Gianmichele Taormina)

02/12/2012

Intervista a Pete LaRoca Sims: Per ricordarlo a pochi giorni dalla sua scomparsa, e mostrare quanto siano attuali le riflessioni di questo grandioso batterista, che ha segnato la storia del jazz. (Antonio Terzo)

27/05/2007

Gillespie, Blakey, Baker, Petrucciani, Rollins...le jazz pictures di Paolo Ferraresi

20/06/2004

Paul Bley a Milano: "Ogni brano, preceduto da note semplici e lineari, si sviluppa poi in armonie inaspettate, inconsuete e molto delicate, ma di grande carattere, a dimostrazione della continua sperimentazione dell'artista..." (Rosalba Gerli)





Video:
Paul Bley, Gary Peacock, Paul Motian - Don't You Know - 1999
Manfred Eicher? ( founder of ECM ) is an investigator of the conteporary music the last forty years and many famous artists today ought to him their r...
inserito il 23/02/2010  da artmaniac53 - visualizzazioni: 4355
GARY PEACOCK, PAUL BLEY, PAUL MOTIAN take1
GARY PEACOCK, PAUL BLEY, PAUL MOTIAN...
inserito il 12/09/2007  da hkhakase - visualizzazioni: 3682
GARY PEACOCK, PAUL BLEY, PAUL MOTIAN take2
GARY PEACOCK, PAUL BLEY, PAUL MOTIAN...
inserito il 12/09/2007  da hkhakase - visualizzazioni: 3293


Invia un commento



COMMENTI
Inserito il 10/11/2008 alle 16.58.11 da "alftregua"
Commento:
Avaro di note e prodigo di emozioni.....una definizione perfetta per l'estetica del grande Paul Bley.
 

Questa pagina è stata visitata 2.417 volte
Data pubblicazione: 09/11/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti