Respirazione
- Con molta calma e rilassatezza espirate l'aria dai
polmoni e dal diaframma.
- Aprite bene la gola senza sforzare molto (immaginate
cosa accade quando si sbadiglia), inspirare aria pensando di portarla nella
zona del ventre o della parte diaframmatica. espandete il ventre (spingendolo
in fuori) mentre piano piano si riempie d'aria.
- Iniziate a riempire d'aria i polmoni, sempre senza
sforzarsi, mantenete la gola aperta e rilassata(può sembrare faticoso ma pian
piano diventerà tutto automatico, pazienza...)
- Cominciamo a fare qualche nota mettendo il bocchino
in bocca, con il set dell'imboccatura, portate la punta della lingua
sull'ancia. Rilasciate la lingua e simultaneamente provate a far fluire l'aria
all'interno del bocchino e quindi dello strumento.
- Flettete il diaframma per generare una certa pressione, servirà a muovere
l'aria attraverso il petto, la gola e nel bocchino. Mantenete sempre la gola
ben aperta senza tendere niente a parte il diaframma che come dicevamo prima
deve generare pressione per muovere l'aria. Pensate di proiettare fuori la parte
bassa del ventre(diaframma), anche se man mano che l'aria si esaurisce esso
andrà in dentro. Cercate di far circolare l'aria attraverso lo strumento, fate
in modo che ancia e bocchino(parti fondamentali per una buona riuscita) vibrino
intensamente.
All'inizio potrebbe essere molto utile fare degli esercizi diaframmatici
senza lo strumento (espandi il diaframma, immetti aria come dicevamo e piano piano,
sempre con la dovuta compressione fai uscire l'aria molto lentamente. Così facendo
potrete espandere la capacità diaframmatica ed anche i vostri polmoni, consentendovi
di inspirare più aria e di eseguire in seguito fraseggi più lunghi. Sarà, comunque,
sempre l'orecchio a dirvi se il vostro suono è abbastanza pieno e ricco di vibrazioni.
Alcuni esercizi
es. 1 scendere fino alla
nota più grave e salire fino alla nota più acuta (tenere i suoni fermi) mtr. 80=
semiminima
es. 2 Legate le note cercando l'omogeneità del suono tra una nota e l'altra.
Prendete fiato solo alla fine di ogni semibreve.
Questi esercizi, dovrebbero aggiungere penetrazione e vitalità al vostro
suono, fornendovi inoltre una maggiore capacità di sostenere le note.
Vi ricordo che, sassofono,bocchino ed ancia devono essere appropriati
per aiutarvi nello scopo. Per intenderci: un ancia troppo morbida per il bocchino
che si utilizza o viceversa, può creare qualche problemino, bisognerà, quindi fare
degli interventi(tagliare un po' l'ancia se è morbida o alleggerirla un po' se invece
è dura, un po' di carta smeriglia molto fina può andare bene). Uno strumento pronto
che risponde bene su tutto il registro e sicuramente la prima cosa che va verificata.
Facciamo ora, un po' di note lunghe con dinamiche e cambiamenti timbrici.
es. 3 Attaccate la nota il più piano che potete e crescete fino alla massima
intensità che potete raggiungere. Eseguite,quindi, un decrescendo, di nuovo fino
all'intensità minima. Mentre aumentate l'intensità, cercate di aggiungere un po'
di brillantezza al suono. Nel decrescere, invece, cercate di ottenere un suono più
scuro o più caldo. Ricordate di usare le tecniche di respirazione che abbiamo appreso
in precedenza.
Partiamo dalla nota Do e discendiamo, per semitoni, fino alla nota più
grave dello strumento Si bemolle
Partiamo dalla nota Do e, sempre per semitoni, saliamo fino alla nota
più acuta dello strumento Fa
Cerchiamo di rispettare le dinamiche in quanto costituisce una parte importante
per una esecuzione espressiva.
Ricordate di mantenere la gola aperta quando suonate le note acute(pensate
a cosa accade quando si sbadiglia), questo vi aiuterà a prevenire che queste note
suonino soffocate e prive di armoniche.
Come collegare le note
Cercate di collegare le note, in modo che ci sia poca o nessuna pausa
tra di loro. Eseguite un crescendo da p a f e ritornate al p.
Cercate di incorporare intensità mentre eseguite il crescendo. Pensate di appoggiarvi
sulla nota che segue durante il crescendo.
Anche qui partiamo dalla nota Do e scendiamo per semitoni fino
alla nota più grave.....e saliamo fino alla nota più acuta.
Per suonare legato e fluido è importante che le dita si muovano in sincronia
tra di loro...ci sono salti di intervallo che possono risultare scomodi per una
buona riuscita... dovrete concentrarvi sul movimento delle dita sopratutto quando
si passa da un ottava all'altra (colpendo il portavoce nello stesso istante in cui
le altre dita colpiscono i loro tasti. Altrimenti si verificheranno delle anomalie
o delle interruzioni del suono. Cercate di tenere le dita vicino ai tasti dello
strumento e muovetele con dolcezza e precisione. Cercate di mantenere il suono corposo
ed uniforme dal basso fino in alto tenendo sempre la gola aperta.
Suonare lentamente e collegare bene i suoni è la base di una buona esecuzione.
Si deve essere in grado di suonare lentamente e in maniera corretta. prima di velocizzare
l'esercizio o il brano sul quale si fa pratica. Meno si collegano le note nei tempi
lenti, più difficile risulterà poter eseguire con uniformità e fluidità ciò che
si pratica nei tempi veloci.
Credo come prima lezione possa bastare, abbiamo ora una serie di esercizi
che, se praticati bene e con la giusta dedizione, ci aiuteranno a conoscere meglio
il nostro sassofono. Ciao alla prossima lezione, Sereno studio....Renato.