Festival Jazz nella terra dell'arpa
di
Maria Pina Ciancio
Maestosa apertura nell'Anfiteatro di Grumentum.
A Viaggiano in Val D'Agri il più importante appuntamento musicale per gli appassionati jazzisti.
Arpeggi jazz… Viggiano -in estate- apre la sua ancestrale cultura musicale a ritmi più nuovi, "contaminando" con i caldi suoni di chitarre e trombe antiche sonorità di ciavole ed arpe. Ed è festival per tutti.
Con dedizione tutta lucana, due tenaci appassionati di jazz, Mario Raja e Rocco Marsicovetere hanno avuto l'idea, il coraggio, l'energia di creare un appuntamento musicale di prim'ordine nella Val d'Agri.
«Ho con Viggiano un rapporto fortissimo da sempre, sicuramente perché è il mio paese d´orgine, ma anche perché questo luogo ha un fascino speciale, alimentato da una storia tutta ai margini della cultura "ufficiale" e da una natura che mi è sempre apparsa bellissima
– ricorda l'ideatore e direttore tecnico di
Viggiano Jazz, Mario Raja – L'idea di un festival di jazz
è venuta a me e a Rocco Marsicovetere, figura di spicco del panorama culturale viggianese, molti anni fa
- continua Mario Raja
-
e così nel 1990 siamo riusciti a organizzare in poco tempo con l'aiuto di pochi amici un festival che ancora molti ricordano per livello musicale e bellezza di ambientazione. Poi purtroppo non sono più seguite altre edizioni, fino al 2003, quando grazie al lavoro di Rocco e di un gruppo di appassionati instancabili è nata l'"Associazione Viggiano Jazz", e con essa e con la disponibilità dell'amministrazione comunale il festival di oggi.»
Un'idea che si concretizza grazie anche alla nascita un operativo circolo di appassionati, l'Associazione Culturale Viggiano Jazz, presieduta da Rocco Marsicovetere, che provvede all'organizzazione dell'evento musicale di metà agosto, ma anche alla divulgazione delle emozioni e della conoscenza della musica jazz, curando seminari e momenti conoscitivi di grande valenza. E l'Associazione non trascura neanche la parte della comunicazione, grazie ad un gradevole sito di facile consultazione, realizzato da
Santina Scaldaferri.
« L'associazione "Viggiano Jazz" è stata formalmente costituita nell'anno 2003 – racconta uno dei soci fondatori, il tesoriere
Gioacchino Cioffi - con lo scopo principale di far rivivere la manifestazione jazz a Viggiano. La manifestazione, ovviamente, non si svolge solo attraverso l'opera della nostra associazione. Un importante contributo (non solo di carattere finanziario) viene dal Comune di Viggiano e poi da altri enti quali: Regione Basilicata, Provincia di Potenza, A.P.T. Basilicata e Comunità Montana Alto Agri. Non secondario è l'apporto di risorse finanziarie di vari "sponsor".»
A Gioacchino Cioffi va attribuito un grande merito, quello di aver portato per la prima volta le note jazz nel maestoso e sacro Anfiteatro Romano di Grumentum
«Quest'anno, oltre ai miei compiti di tesoreria, mi sono occupato con particolare entusiasmo del concerto di "Grumentum" di ferragosto, essendo grumentino, anche se da ormai più di 10 anni lavoro a Viggiano.»
C'è una doppia soddisfazione nelle parole di Cioffi, allo spettacolare inizio della rassegna jazz si è aggiunta un'identità di sentire l'evento da parte dei Sindaci di Viggiano e di Grumento Nova.
«Credo che sia importante sottolineare, per darne merito, che le Amministrazioni comunali di Viggiano e Grumento Nova, hanno prontamente e con entusiasmo accolto la nostra proposta di inaugurare Viggiano Jazz 2004 in un simile scenario, luogo simbolo dell'intera Val D'Agri per l'enorme significato che ricopre dal punto di vista storico ed ambientale. E' stato un gesto che è andato ben oltre alcuni inutili e banali "campanilismi" che spesso sono ostacoli a progetti di sviluppo comprensoriali.»
E il compiacimento per la riuscita del festival 2004 è palpabile in tutti gli organizzatori, in particolare nel Direttore Mario Raja:
«In un piccolo paese come Viggiano, che pure vanta tradizioni musicali lontane e fortissime, si sta tentando di costruire un festival musicale, ma anche dei seminari di altissimo livello con un ottimo successo di iscrizioni. Nella convinzione che questa sia la maniera giusta per avvicinare la gente con una musica che è continuamente in divenire, che trae la sua linfa vitale dal rapporto col pubblico e che per questo si rinnova di sera in sera. I risultati ci hanno dato ragione: alle tre serate di concerti un pubblico variegato e attentissimo ha seguito dei percorsi musicali sicuramente non facili per chi non è addentro a questa musica, cogliendone appieno la sincerità e creando una situazione di calore e concentrazione ideale per l´esibizione dei musicisti. Viggiano per una settimana ha visto l'"invasione" degli studenti dei seminari con le loro esibizioni nei "concerti aperitivo" nelle piazzette del centro storico. Fra questi c´era chi veniva da Milano o da Genova accanto ai ragazzi della banda del paese, il medico di Perugia che suona il pianoforte meglio di tanti professionisti accanto allo studente lucano fuorisede che approfitta delle vacanze estive per tornare nella sua terra e suonare la sua "musica del cuore"»
E sul festival Jazz di Viggiano, racchiuso nelle parole di Giocchino Cioffi, aleggia un sogno
«Esportare un evento al di fuori delle ristrette mura di una località
significa renderlo evento di un intero territorio. E' questo il nostro ambizioso
progetto: far sì che Viggiano Jazz diventi la manifestazione simbolo dell'area
dell'intera Val D'Agri, una piccola Umbria Jazz.»
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Data pubblicazione: 18/12/2004
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