di Massimiliano Cerreto
Introduzione
Senza dubbio tra le realtà musicali napoletane più recenti, la "Federico II Jazz Orchestra", è anche una delle più interessanti. Composta da studenti, personale docente e non docente dell'Università Federico II di Napoli, e con la partecipazione di musicisti professionisti, la formazione è diretta dall'ottimo M°Mario Raja e vede il bravissimo
Giulio Martino impegnato sia nelle vesti di sassofonista sia di direttore artistico. Nata da un'idea del laureando in medicina
Stefano Irace, che è membro del Consiglio di Amministrazione della Federico II e presidente dell'Associazione "Uni-Verso Musica", l'orchestra ha tenuto uno straordinario concerto, il 22 dicembre scorso, presso la facoltà di Giurisprudenza.
Il concerto
Dopo una breve presentazione della Federico II Jazz Orchestra da parte di
Irace, è la volta degli interventi della dott.ssa Luisa Liguori, direttore amministrativo della Federico II, e del sociologo
Lello Savonardo. Filo conduttore delle loro parole, il valore della musica quale fondamentale strumento d'espressione e condivisione, anche e soprattutto tra i giovani. E a chi pensa che il jazz sia soltanto musica di elite, opinione in parte legittimata dall'ermetismo di alcuni degli artisti più moderni, risponde l'entusiasmo del pubblico, in gran parte composto proprio da giovani, che ha ascoltato le bellissime interpretazioni della "Federico II Jazz Orchestra".
Il primo brano è un medley di tre composizioni di Charles Mingus, tra cui spicca la celebre "Duke Ellington - Sound of Love". I momenti solistici vedono protagonisti:
Carmen Vitiello (voce), Enza Maria Paolino (primo sax alto) e Bruno Rotoli
(sax tenore). Da Mingus al notissimo Bill Evans, con "Interplay". In questo brano, oltre all'indiscusso talento pianistico di
Flavio Guidotti (piano), studente universitario e musicista professionista, meritano di essere citati i soli di
Francesco Di Maio (sax tenore), Luca Acquino (tromba) e Riccardo Colicchio
(sax alto). Dopo "Interplay", è la volta "Chelsea Bridge", che è una delle più celebri composizioni di Billy Strayhorn: il pianista preferito di Duke Ellington. Un ulteriore salto nel passato, e più precisamente al 1924. E' questo, infatti, l'anno in cui Gus Khan e Isham Jones scrissero la bellissima "It
had to be you". In primo piano, accanto a quella della già citata Carmen Vitiello, la voce di
Giusy Mitrano. Segue, in anteprima assoluta, un brano composto da Mario Raja (sax soprano) e che farà parte di un suo prossimo disco: "La leggenda degli abeti piccoli". E davvero molto intenso è il duetto tra Raja e Martino.
«Ho pensato gli arrangiamenti al fine di mettere in risalto il talento di ciascun musicista, tenendo conto anche del livello di tecnica strumentale di ognuno di essi. E penso che tutti abbiano fatto un ottimo lavoro. Probabilmente, la "Federico II Jazz Orchestra" è una formazione che, per la sua composizione, può apparire un po' atipica, ma neppure la mia idea di big band è poi così tradizionale. Inoltre, una delle cose a cui ho prestato maggiore attenzione è il sound complessivo. Volevo un suono largo, energico e molto africaneggiante. Sarà perché una delle mie opere preferite è "Africa Brass" di John Coltrane» (Mario Raja)
A rafforzare il senso di queste ultime parole del direttore, è il suo arrangiamento di "Caravan", che è presentato al pubblico quale uno dei primi esperimenti di contaminazione tra il jazz, già frutto dell'incontro tra la tradizione americana e quella africana, con la musica mediorientale. A catturare l'attenzione degli spettatori, oltre ai già citati Giulio Martino e Mario Raja, anche i bravissimi
Enrico Del Gaudio (batteria) e Gianfranco Campagnoli (tromba)
E' il momento dei saluti: sul
palco nuovamente Stefano Irace che coglie l'occasione per ringraziare, tra gli altri, anche l'ottimo Roberto Schiano (trombone) per la sua partecipazione straordinaria. Bravissimi, tutti!
La Federico II Jazz Orchestra
Presidente "Uni-Verso Musica": Stefano Irace
Direttore: Mario Raja
Direttore Artistico: Giulio Martino
Voci: Giusy Mitrano (studentessa) e Carmen Vitiello (studentessa)
Flauto e Ottavino: Raffaele Carlone (dottorando di ricerca)
Flauto: Lucio Terracciano (personale tecnico amministrativo)
Clarinetto: Carlo Melito (studente) e Antonio Cozzolino (studente)
Sax Alto: Enza Maria Paolino (studentessa) e Riccardo Colicchio (avvocato)
Sax Tenore: Giulio Martino (musicista professionista), Bruno Rotoli (professore universitario) e Francesco Di Maio (studente)
Sax Baritono: Gabriella Grossi (personale tecnico e musicista professionista)
Tromba: Gianfranco Campagnoli (musicista professionista), Francesco Falcone (studente) e Luca Equino (studente)
Trombone: Gaetano Romano (studente) e Roberto Schiano (musicista professionista)
Pianoforte: Flavio Guidotti (studente e musicista professionista)
Contrabbasso: Michele Fiore (dottorando di ricerca)
Basso elettrico: Giovanni Crescenzi (studente)
Batteria: Giovanni Romeo (personale tecnico) e Enrico Del Gaudio (musicista professionista)