Spazi Sonori - 2009
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Riccardo Arrighini
Chopin in jazz
1. Notturno in Do diesis minore Op. 49 n. 20
2. Ballata in Sol minore Op. 23 n. 1
3. Fantasia improvviso Op. 66 n. 1
4. Marcia Funebre
5. La Caduta di Varsavia
6. Notturno in Mi bemolle Op. 9 n. 1
7. Valzer Op. 69 n. 1
8. Valzer Op. 64 n. 2
9. Preludio in Do minore Op. 28 n. 20
10. Grande Polacca brillante Op. 53 n. 10
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Registrato presso lo studio livornese Spazi
Sonori di Alessio Barbieri, è uscito nel mese di novembre del 2009 "Chopin in
Jazz", nel quale il pianista viareggino Riccardo Arrighini rilegge, riarrangia
ed esegue alcuni famosissimi brani del compositore polacco Fryderick Chopin. Quest'album,
in cui oltre ad influenze jazz si avvertono contaminazioni di musica classica, pop
e new age, spicca per eleganza e nitidezza del suono. Arrighini, in questo contesto,
esprime le sue riconosciute potenzialità di improvvisatore e ricostruisce le strutture
armoniche delle melodie chopiniane con cadenze jazzistiche.
La strana combinazione di stili mai banale inoltre, a dispetto di quello che
molti potrebbero immaginare, non è per nulla in contrasto e ciò rende il disco particolarmente
piacevole da ascoltare. L'idea che sta alla base di progetti come questo infatti
è che la musica è il più potente linguaggio per trasmettere emozioni che l'uomo
ha creato e che le note in mano a compositori di talento, non sono confinabili in
generi, ma colpiscono direttamente l'anima di chi ascolta.
La tracklist, composta da dieci brani, è costituita da pezzi molto conosciuti,
tutti interpretati da Arrighini in piano solo. Walzer, mazurke, polacche, studi,
ballate e notturni, tutti rivisitati con tocco sapiente in chiave jazz, sono eseguite
dal pianista viareggino con uno stile che, seppur risente di influssi di "mostri
sacri" del pianoforte come il raffinato Bill Evans e il virtuoso Chucho Valdes,
è molto personale e poetico.
Senza dubbio, l'obbiettivo di questo ottimo lavoro è quello di avvicinare gli
amanti della musica classica al jazz e gli amanti del jazz alla musica classica,
ed anche di far capire che i due generi sono meno distanti di quanto sembra.
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Data pubblicazione: 25/01/2010
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