INDICE
LEZIONI
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Capitolo I
L'evoluzione stilistica di Lennie Tristano
1.3 La svolta del 1949
di Pierpaolo Principato
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Questo periodo è il 1949,
momento della fama e della consacrazione di Lennie Tristano, che arriva dopo
un anno di lontananza dalle scene, dalle sale di incisione ma, evidentemente, dedicato
alla ricerca, alla sperimentazione, alla messa a fuoco, assieme ai suoi allievi-collaboratori,
del nuovo progetto.
Incide dapprima una serie di brani in quintetto per la "New jazz" di Bob Weinstock
il quale preferisce realizzare il disco a nome di
Lee Konitz prevedendone una più facile vendibilità dal momento
che il sassofonista aveva ormai raggiunto una certa notorietà.
In questa seduta dell'11 gennaio 1949 si registrarono cinque brani, tre di L. Konitz
e due di Tristano, composti sulla base delle armonie di vecchi standard, procedimento
ormai noto nella scuola tristaniana.
Prende intanto vita il sestetto di Tristano, con l'aggiunta
di W. Marsh al sax tenore ed un paio di avvicendamenti alla batteria. Con
questa formazione Tristano realizzerà per la Capitol – tra il marzo ed il maggio
di quell'anno – delle incisioni straordinarie a suo nome che vedranno la luce con
il titolo di "Intuition".
Si tratta di incisioni di notevole portata avanguardistica. Sul piano dei contenuti
Tristano apporta un nuovo approccio compositivo pur partendo dalla base della classica
canzone americana di 32 misure, e da questo punto di vista, si differenzia anche
dalla rilettura che il bebop ne aveva già fatto mutandone, a sua volta, i contenuti
armonici, ritmici e melodici.
Emblematico il brano "Wow" dove il tema scritto da Tristano sovverte le consuete
regole formali di fraseggio pur mantenendo le 32 misure standard, e ne cambia sostanzialmente
la forma interna. La struttura mutua in ABCA non essendoci ripetizione strofica
e le frasi si articolano in gruppi di 3 misure anziché le consuete 4, con una battuta
di pausa prima del bridge (C) che è diviso in due frasi di 4 battute ciascuna.
Anche dal punto di vista ritmico le novità sono evidenti. La
prima frase del tema si articola in due incisi melodici di 5/4 ciascuno con allungamento
della nota finale del secondo. Nel bridge invece la prima metà del tema si snoda
in incisi di 3/4 ciascuno con una pausa finale di 1/4 ed a loro volta i primi tre
hanno una scansione interna scomponibile in gruppi di 3/8 ciascuno.
Le novità riguardano anche il percorso armonico che Tristano traccia sostituendo
alcuni prevedibili accordi di dominante principale o secondaria con altri accordi
maggiori di carattere lidio o minori di impronta dorica che conferiscono ai momenti
cadenzali una caratterizzazione in senso modale che attenua ed alleggerisce la percezione
della tonalità di base. Anche in questo Tristano anticipa certe atmosfere che caratterizzeranno
certa musica di
Wayne Shorter.
Un discorso a parte meritano invece altri 3 brani del disco,
uno dei quali si pone come anticipatorio di un'atmosfera che si delineerà più compiutamente
con l'incisione degli altri due, avvenuta a circa due mesi di distanza.
Il primo brano in questione è "Yesterdays", registrato in quartetto con B. Bauer
alla chitarra, A. Fishkin al contrabbasso e H. Granowski alla batteria.
Tristano utilizza solo la traccia armonica del brano originale di Jerome Kern e
nella fase iniziale il suo procedere melodico e gli accordi con i quali si accompagna
risultano rispettosi dell'armonia originale. Man mano che il brano avanza il gioco
contrappuntistico tra le due mani si fa più evidente, si infittisce e le linee melodiche
cominciano a seguire un loro disegno svincolandosi dalle restrizioni della tonalità
in sortite, se pur di breve durata, verso l'atonalità per poi far ritorno all'interno
delle maglie originali. Dopo un chorus dall'entrata della chitarra, Tristano sconfina
di nuovo in direzioni di carattere atonale, il cui effetto è relativizzato dalla
presenza di qualche accordo che mantiene il rapporto con la tonalità di base anche
quando la melodia traccia nuovi sentieri. Il brano si chiude nel momento di maggiore
dissoluzione e astrattezza.
La tradizionale scansione del tempo dettata da basso e batteria sembra costituire
il maggiore freno nei confronti di questa spinta evidentissima verso nuove strade.
Proprio in questo aspetto c'è una grande contraddizione in quanto la concezione
tradizionale e puntuale del tempo che Tristano assegna sempre al ruolo di basso
e batteria contrasta visibilmente, almeno in questo caso, con il tentativo di scoprire
nuovi territori.
Ma si parlava di "Yesterdays" come esecuzione anticipatoria di quello che avverrà
due mesi dopo nei brani "Intuition" e "Digression".
I due brani vengono incisi in quintetto con entrambi i fiati ma senza la batteria
e proprio la scelta di escludere la batteria potrebbe derivare dal tentativo di
Tristano di togliere qualsiasi vincolo ad una libera espressione improvvisativa
soprattutto in considerazione del fatto che concepiva come unico ruolo di questo
strumento quello di portare il tempo nel modo più preciso e rigoroso possibile.
Tutti i tentativi fatti in molte esecuzioni dal '47 in poi, riscontrabili in molti
frammenti e nelle code finali dei brani trovano qui una loro compiutezza. "Intuition"
viene introdotto dal solo pianoforte al quale si aggiungono presto gli altri strumenti
in un continuo sovrapporsi di linee melodiche che conducono il brano ad una atmosfera
di atonalità. In realtà il vincolo con il concetto tonale non sembra abbandonato
realmente: la stessa introduzione richiama semmai un alto grado di complessità armonica
ed ogni linea che si sovrappone mantiene in sé il senso, di una propria tonalità
di riferimento. Lo stesso tempo è decisamente implicito e chiaro, e solo verso la
fine subisce una contrazione.
Quindi la premessa di partenza può essere proprio la tonalità e l'obiettivo è l'allargamento
delle sue maglie per arrivare alla rarefazione, alla liquefazione della stessa.
Ed in questo trapela il dualismo di Tristano, musicista legato alla empirica e istintiva
pratica jazzistica ma anche conoscitore della musica del Novecento, in cui l'avvenuto
abbandono della tonalità si realizza sulla base di nuove regole teoriche. La conoscenza
di questa musica funge da stimolo verso la ricerca di nuove direzioni, mentre il
primo aspetto condiziona e determina il punto di partenza, l'approccio e il mezzo
per arrivarci. Da queste considerazioni viene anche fuori la notevole diversità
di approccio che ha caratterizzato il free jazz pur essendo stato, Tristano, un
grande anticipatore dello stesso; diverse sono le premesse e diverso il metodo,
in quanto non c'è in Tristano un desiderio o un'esigenza di rottura netta con il
passato, né tantomeno un messaggio politico da dare; il suo si delinea piuttosto
come un percorso verso la libertà espressiva raggiungibile non già rinnegando il
passato, ma attraverso la consapevolezza che solo il confronto con esso può dare.
Del brano "Digression", pubblicato solo più tardi, si potrebbero dire le
stesse cose ed aggiungere che possiede una solennità da corale bachiano che diventa
poi figurato con il vitalizzarsi delle linee melodiche: un altro capolavoro, e considerando
che stiamo nel 1949, il risultato dell'intero disco è piuttosto sconvolgente.
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Data pubblicazione: 22/12/2017
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