San Servolo Jazz Meeting
21-23 Novembre 2005
di Giovanni Greto
Il bello della musica consiste anche nell'ascoltarla in un luogo adatto, meglio ancora se confortevole per l'auditore ed acusticamente buono. La II^
S.Servolo jazz Meeting ha però un fascino in più. Qui i concerti si tengono in un'isola della laguna di Venezia, un tempo adibita a manicomio maschile e poi trasformata nella Venice International University, con annessa foresteria. C'è una sensazione di maggiore rilassatezza nel prendere un battello per lasciarsi trasportare nel buio della sera in un luogo ancora più silenzioso del centro storico di Venezia. Qui abbiamo ascoltato
il
B.G.M.G. Quartetto.
Il concerto del trio Triangulation - John Wolf Brennan al pianoforte e alle tastiere,
Christy Doran alle chitarre e Patrice Heral alle percussioni - era in realtà un'appendice off al consueto programma di 'Risonanze, Rassegna di nuove musiche contemporanee' che si svolge da anni, con successo crescente, al teatro Fondamenta Nuove. Il breve ma intenso set - per motivi legati alla frequenza del battello che ci avrebbe riportato a san Marco - di due musicisti irlandesi trapiantati in Svizzera e di un francese, Heral, ha per così dire ipnotizzato gli spettatori, attenti a comprendere il discorso dei tre. Una parte centrale la svolgeva
Heral, seduto sul cajon, tentando di estrarne sonorità diverse mentre con la voce creava segmenti sonori, ripetuti grazie a dei loops: un tappeto su cui si inserivano il pianoforte classicheggiante o le tastiere di
Brennan e le chitarre acustiche ed elettriche di Doran, il quale alternava 'solo' con timbri limpidi ad altri aggressivamente distorti.
Sotto le iniziali B.G.M.B., scelte per la denominazione, si nasconde un quartetto italiano, che ha avuto il compito di chiudere la rassegna, composto dal collaudato trio del chitarrista Sandro Gibellini, con Ares Tavolazzi al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, arricchito dal trombettista David Boato. Dal primo Cd, prodotto dal leader per la Splasc(h) Records nel 1999 -
You and the night and the music - e messo in vendita a fine concerto, nell'attesa del nuovo previsto a inizio primavera, il trio ha ulteriormente sviluppato la capacità di interpretare qualsiasi standard in maniera swingante e al tempo stesso rilassata. La presenza di
Boato ha spinto il gruppo ad evocare un gustoso hard bop, soprattutto nell'interpretazione di Walkin', cavallo di battaglia del Miles Davis
fine anni '50, e di Stella By Starlight. Efficaci sia i solo melodici e accompagnati dal canto di
Tavolazzi, che l'irruenza controllata del giovane Beggio sulla sua ottima batteria
Daila, affiancata da due soli piatti secondo il set basico di un jazz senza fronzoli. Numerose le citazioni nei lunghi 'solo' del leader e buoni anche gli arrangiamenti latineggianti di alcuni standard. Peccato infine non aver ascoltato dal vivo 'Un poquito de tu amor', una canzone di Gutierrez, che chiude il citato CD, conosciutissima perché sfruttata commercialmente nelle sale da ballo, ma resa dai tre con una splendida raffinatezza.