Shkodra jazz festival
"Rrok Jakaj"
26-28 agosto 2005
di Nico Di Battista
Quando alle prime luci dell'alba siamo arrivati a Scutari (Albania), non ci sembrava vero.
Una serie di disavventure stava mandando all'aria il tutto, ma alla fine ce l'abbiamo fatta,
la prima edizione del festival jazz di Scutari è partita.
Scutari è una piccola cittadina Albanese, che ha dato i natali a Rrok Jakaj
(grandissimo violinista
deceduto a causa di un incidente automobilistico), con il quale il sottoscritto insieme a tanti altri ha avuto l'onore di
collaborare.
Dicevo, Scutari è incredibile, la sua semplicità, la gente estremamente disponibile, nonostante le condizioni di indigenza
nelle quali si vive, riesce sempre a sorprenderti. Tra tutte le città Albanesi è quella che vede la maggioranza tra i Cristiani, rispetto alla media nazionale predominata dai Musulmani, ed è forse questa la ragione per cui
Scutari risulta una città aperta, dove confluiscono, forse anche più di Tirana
(la capitale), tantissime culture musicali diverse provenienti dall'Arabia ai Balcani, dall'occidente al jazz d'oltremanica. Adesso comprendo il perchè
di tanta bravura!
La caparbietà di Florian Jakaj insieme ad un manipolo di amici, ha fatto sì che si sia riuscito ad organizzare un Festival Internazionale praticamente in tre mesi.
Oltre al sottoscritto con il trio thedream (Nico Di Battista, Luca Fuiano, Sokol Prekalori) (video), diversi artisti si sono alternati sul palco provenienti da varie nazioni, tra i tanti:
Optional String Kuartet (video)
Repertorio sempre in bilico tra classica e jazz, particolarmente apprezzato dal pubblico.
Markelian Kapedani, pianista virtuoso Albanese che vive da un po' di anni in Italia, capace di fondere le sue origini musicali con un
mondo sicuramente più latino, innamorato di Michel Camilo, ha donato una freschezza rara di questi tempi.
Park Stickey, arpista newyorkese che riesce a rendere memorabile ogni sua singola esecuzione, ha suonato in duo
con Dino Contenti, altrettanto interessante contrabbassista Italiano.
Saxea (video)
Un quartetto eccezionale, sono riusciti a tenere tutti con il "fiato" sospeso
suonando
composizioni originali e non. Arrangiamenti ed esecuzione perfetta, divertenti anche dal punto di vista scenico.
Palmino Pia: Pianoforte.
Grandi doti di sensibilità unite ad una spiccata personalità hanno dato vita ad una quarantina di minuti di autentico jazz.
Gent Rush trio (Albania/Grecia):
La parte più irrazionale del jazz quasi, musica contemporanea, roba per palati fini, molto interessante.
In un festival jazz che si rispetti non potevano mancare le jam!
Jam Session (video)
Markelian (piano) Nico (chitarra) Dino (contrabasso) Park
(Arpa)
Ci siamo letteralmente impossessati del palco e siamo andati avanti un bel po'...
Fred Ferrari
Orchestra Italo/Albanese.
Forse la parte più divertente del festival, il maestro (Fred) ha preparato un paio di arrangiamenti (Pink Panter - Giorgia) davvero coinvolgenti con vari "soli"
(non prestabiliti!! ed una performance inaspettata e di tutto rispetto di Diego Borotti
alla voce!) che hanno reso memorabile il finale, compresa un'insolita neve in agosto!! (video)
Tre grandi serate che ci hanno uniti in un solo unico grande abbraccio.
Forse la maniera giusta per commemorare un grande musicista che ci ha regalato tanto e che sarà sempre nei nostri pensieri.