Kurt Elling & Charlie Hunter Trio Chiostro del convento S.Domenico – Camerino (Mc) – 15 luglio 2012 di Viviana Falcioni
foto di Andrea Feliziani
video di Maurizio Machella
Kurt Elling
- voce
Charlie Hunter - chitarra 8 corde
Derrek Phillips - batteria
Secondo appuntamento del Musicamdo Jazz 2012 che festeggia
i dieci anni di programmazione con un un trio d'eccezione. Dopo la suadente
Rosalia
De Souza presso le Cantine Belisario di Matelica ancora un vocalist nella
rassegna jazz marchigiana che, nello splendido chiostro dell'ex convento di S. Domenico,
ora adibito a museo civico della città di Camerino, accoglie Kurt Elling.
Il cantante statunitense è stato premiato nuovamente dal "DownBeat Critics Poll"
ed inoltre, dalla "Jazz Journalists Association", come "Male Singer of
the Year" in una mezza dozzina di occasioni negli ultimi dieci anni, ma l'elenco
è sicuramente più lungo.
Ad accompagnare il famoso cantante troviamo Charlie
Hunter, incredibile e spassosissimo "eight-strings guitarist", in patria
con il soprannome di "jazz shark" per il fatto di aver "divorato"
di tutto (musicalmente s'intende). Hunter permette di passare dal trio al
quartetto al duo o ad altri progetti con spensierata facilità. Nella sua evoluzione
stilistica ha continuamente sperimentato le varie collocazioni strumentali nelle
altrettante svariate formazioni. La musica di Hunter non è facilmente classificabile,
si tratta di una fusione di jazz, blues, rock, pop, funk ma anche gospel e folk,
apportando ad ogni esecuzione una vera e propria scarica di energia. Nei diciassette
anni di carriera del giovane chitarrista, troviamo una ventina gli album tra etichette
indipendenti, la prestigiosa Blue Note e la mitica Concord Records.
A completare la formazione del trio il batterista Derrek Phillips, versatile
musicista dal grande rigore ritmico, lo ricordiamo già al fianco di Hunter in
"Right Now Move", uno degli album più interessanti del chitarrista. Con sorpresa
dei presenti al chiostro (ma non di chi lo conosce come attore-improvvisatore),
ascoltiamo Derrek duettare con Kurt e non solo agitando le pelli dei tom, ma in
una bella performance vocale seguendo le mitiche prestazioni del drummer Grady
Tate, anche se decisamente più "contemporary".
Il concerto inizia con un po' di ritardo, ma il pubblico in attesa è affascinato
dai colori del tramonto che si stemperano con i fasci di luce del fondale di un
palcoscenico naturale. Il ritardo, dovuto ad una piacevole visita al museo e alla
degustazioni di soavi calici di una famosa casa vinicola marchigiana, ha inoltre
permesso ai nostri musicisti di ammirare le bellezze architettoniche della città
di Camerino.
Un'ora e mezzo di concerto, il primo di un tour che toccherà i grandi festival europei,
tra divertimento e forti sensazioni, un pubblico numeroso e attento ascolta incuriosito
le evoluzione di una batteria disinvolta e di una "elettrizzante" nuova Novax otto
corde prima dell'ingresso sul palco di
Kurt Elling.
Un ritmo tra Funk, Jazz e groove che ricorda il sound tipico degli anni Settanta
e dei mitici dischi CTI, ma sono i blues dalle grandi atmosfere alla Albert Collins
che emozionano maggiormente.
Con la sua eight-strings guitar, Hunter può riprodurre parti di chitarra
e basso contemporaneamente con una vivacità impressionante. Il suo stile personalissimo
insieme alle invenzioni estemporanee, attrae il pubblico presente, diventando un
perno in cui gira la musica del trio. Le gustose parti di basso recano linee melodiche
e ritmi oscillanti e un "bizzarro" virtuosismo corre sulle otto corde, rendendo
il suono deliziosamente spontaneo.
Entra la voce sublime di
Kurt Elling
che si abbandona a "scat" e "vocalese" come solo lui può fare, fraseggi e dinamiche
virtuosistiche si alternano a piccole danze che apportano maggior stimolo all'esecuzione
delle songs scelte per questo progetto. Tra i brani proposti quelli a firma
Hunter frutto di precedenti collaborazione con
Kurt Elling
e classici standard affiancati a brani storici non solo jazz. Ad esempio un brano-tributo
ad Hank Williams, tra i più importanti musicisti della storia, considerato un'icona
del country e del gospel, e ancora sonorità rock di gruppi quali i Cheap Trick,
la Steve Miller Band fino ad arrivare ai King Crimson. Il tutto mescolato come in
un grande frullatore e dosato in una ben ricca scaletta.
Le suggestioni della chitarra di Hunter scorrono vibranti nelle parole di Elling
che con grande padronanza del ritmo, affronta con disinvoltura ogni input. Allievo
del grande Mark
Murphy, Kurt Elling può vantare una carriera invidiabile, a suo agio nel
repertorio tradizionale come in quello moderno ha una grande versatilità che riflette
le collaborazioni con i molteplici artisti. In ogni brano è in grado di dare forma
alle parole, note limpide e perfettamente "azzeccate" dove il legame tra versi e
musica è imprescindibile e ciò avviene nei "solo" dove l'attenzione è maggiore lasciando
tutti con il fiato sospeso. Elling è artista percepibile che ama l'approccio ad
una imprevedibilità armonica ed interpretativa. E' risaputo l'uso del linguaggio
letterario con scritti di Rilke, Rumi, Neruda, Proust e altri autori che il cantante
ama ed "abitano" il suo lavoro. Non è "personaggio" irraggiungibile, ma di una riservatezza
squisita, uomo di grande sensibilità e acume. A fine concerto, dopo bis e applausi,
si allontana velocemente rifugiandosi nel buio del museo visibilmente emozionato.
"Il cantante jazz è quella persona che dedica la propria vita ad una forma d'arte
che richiede uno spirito, almeno, uno spirito d'improvvisazione e l'assunzione di
rischi. E perché ciò avvenga, si deve entrare nella profondità della musica"
– Kurt Elling
Kurt Elling & Charlie Hunter trio Save Your Love For Me - MUSICAMDO JAZZ FESTIVAL 2012
Kurt Elling solo live in Camerino at MUSICAMDO Jazz Festival 2012