Tocando por Dios
Seminario di Alex Acuña e Alex
Battini
Milano, 13 luglio 2005
di Gabriele Civiero
Il seminario intitolato "Tocando por Dios", svolto il
13 Luglio
di quest'anno da
Alex Battini ed Alex Acuna, non è stato soltanto un
appuntamento fra musicisti, ma un incontro tra due uomini che hanno fatto della
musica, la loro fonte di vita, chi dedicandosi all'insegnamento didattico, chi intraprendendo
la carriera facendo parte di uno dei più rivoluzionari gruppi degli anni '70-'80
e divenendo uno dei musicisti più ricercati del panorama musicale mondiale.
Scopo
comune: suonare con l'anima.
Il sound inconfondibile di questi due batteristi-percussionisti s'incontra
e si miscela per arrivare ad unirsi in un connubio tra tecnica e sentimento, spiritualità
e passione, rendendo tutto quello che fanno, unico. La clinic ha inizio con un filmato
del chitarrista del Nicaragua Tony Melendez, un modo strano per incominciare
un seminario di percussioni.
C'è un particolare però, l'uomo, privo degli arti superiori dalla nascita,
suona lo strumento con i piedi. Il messaggio dei nostri due beniamini ora è chiaro.
Durante la proiezione in sala vi è un silenzio quasi irreale. Il mio occhio
osserva il pubblico ammutolito per cadere poi sui volti dei due Alex. Combattendo
con il mio stato d'animo inquadro con l'obbiettivo
Alex Battini
mentre avvicina una mano agli occhi.
Mi rivolgo poi verso Alex Acuna; il viso tirato, sofferente e completamente
rapito da quelle immagini. Forse un fotoreporter incallito avrebbe di certo immortalato
quegli attimi. No! Quel momento era loro e niente e nessuno avrebbe potuto violarlo.
Un lungo applauso corona l'ultima immagine di Melendez e la platea cerca
di riprendersi.
Alex Battini:
Credo non ci sia nulla da aggiungere.
Niente di più saggio.
Alex Acuna incomincia il
monologo parlando di se, della sua provenienza, di come, grazie alla musica e credo
anche alla sua costanza ed amore per questa, ma soprattutto alla fede in "Dio",
egli abbia trovato la strada ed il successo.
Tutto questo con umiltà e devozione, senza però abbandonare il desiderio
di divertirsi e divertire, usando quest'arte come veicolo di comunicazione e spiritualità.
Prosegue poi ad alcune nozioni tecniche passando dai "bongos" al "cajon",
dalle "conga" ai "timbales", per terminare sul set della batteria
sempre seguito da
A. Battini
che lo accompagnerà alla fine in una session accattivante e spettacolare, seguito
a ruota da tre giovani e prorompenti percussionisti.
La
stupenda e bravissima Patrice Rushen, (pianista di colore che nelle due serate
a seguire al "Blue
Note", accompagnerà insieme con Ernie Watts, Brian Bromberg
e lo stesso Acuna, Lee Ritenour nel suo tour), che ha voluto partecipare
alla clinic, sembra trovarsi a suo agio in quella situazione ed avendo avuto modo
di conoscerla, comprendo anche il perché. Artista di grande spessore musicale, racchiude
in se un carisma ed una personalità incredibili. La solarità e l'umiltà di questa
musicista, la rende ancora più unica, scoprendone la sua vita professionale, a dir
poco eccezionale.
Per dovere di cronaca ricordo che la clinic, promossa da
Alex Battini,
è stata organizzata dall'associazione "Progetti Ecar Mandabe Onlus' in collaborazione
con "Percussion Villagel". Il ricavato è andato a favore della costruzione
del canale d'irrigazione di "Fandroa" in Madagascar, e conoscendo Alex, potete contarci.
Un consiglio: se riuscite guardatevi il video di Melendez. Per chi
si crede unico, è una buona occasione per ridimensionarsi. Per chi si preclude un
traguardo nella vita, un'ottima medicina per ricredersi.
Concludo con un ringraziamento ad Alex Acuna, Patrice Rushen
ed in particolare ad
Alex Battini
per avermi regalato come musicista, amico, ma soprattutto come uomo, dei momenti
indimenticabili.
Personaggi come loro che usano la musica per comunicare ed esprimere "Loro
stessi" avendo anche delle doti tecniche invidiabili, sono da seguire ed ascoltare
con un orecchio in più; e vi assicuro che ne vale la pena.
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Data pubblicazione: 04/12/2005
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