Splasc(h) Records
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Antonio Flinta Jazz Trio
Tree and Figure
1) Hopit S.W.
2) Welcome
3) What are you doing the rest of your life
4) Tree and Figure
5) Paco, Paquito Y Pablo
6) Raindrops
7) Shoreward
8) Tuesday evening
9) Taking Off
Antonio Flinta –
piano
Roberto Bucci – contrabbasso
Claudio Gioannini
–
batteria
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Antonio Flinta è un pianista cileno che vive in Italia dal 1989. Il suo Trio nasce dall'incontro con Claudio Gioannini e
Roberto Bucci, nel 1993.
Tree and Figure
rappresenta il loro secondo lavoro discografico, e
il primo assoluto in studio.
L'album è composto da otto
brani originali e da una sola cover, What are you doing the rest of your life
di Legrand. Flinta trae certo grande ispirazione dalla scuola americana, Bill Evans in testa, e tutto sommato, il suo lavoro non si discosta troppo dal più classico mainstream. Il suo tocco è leggero, pulito, l'improvvisazione sempre lineare, il suo stile perciò non regala grandi sorprese. Ciò nonostante,
Tree and Figure
scivola via dolcemente e
ci si può abbandonare piacevolmente al suo ascolto, senza correre il minimo
rischio di annoiarsi.
Il brano che meglio
rappresenta l'album e che più di altri esalta la tecnica pianistica di Flinta è
Welcome: quasi un valzer, ritmato e nostalgico nello stesso tempo, il cui tema si scolpisce subito nella memoria dell'ascoltatore. Come spesso accade nei lavori di un trio, la musica è quasi interamente dominata dallo strumento del leader, ma nelle composizioni più meditative Flinta lascia spazio anche agli altri due strumentisti, che possono così dare sfoggio del loro estro.
What are you doing the rest of your life
è una ballad sapientemente valorizzata dalle spazzole di
Gioannini, che qui producono un drumming quieto ed incredibilmente avvolgente. In
Raindrops, invece,
Bucci, con il suo
modo originale di pizzicare le corde, crea un tappeto sonoro dal sapore mistico.
Musica equilibrata e contenuta quella proposta da questo Trio, dai gusti delicati, ma mai banale e tantomeno prevedibile.
Flinta, Bucci e
Gioannini non rinunciano a ribadire, con la musica ovviamente, una caratteristica troppo spesso trascurata dai jazzisti nostrani: l'essenzialità.
Il Tree and Figure in copertina è un acquarello dello stesso
Flinta.
Francesco Ughi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 23/06/2004
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