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Pierluigi Vicini
Nelum
1. Requiem per Ludovico (C. Ronco)
2. In un mare nostrum (P. Vicini)
3. Intro requiem per A. Berardi I (P. Vicini)
4. Allegro (S. Lanzetti)
5. Quotidianamente (P. Vicini)
6. Attack (P. Vicini)
7. Intro requiem per A. Berardi II (P. Vicini)
8. Requiem per A. Berardi (P. Vicini)
9. Animaamin (C. Ronco)
10. Like Bare (P.Vicini)
11. I° movimento sonata in re minore Porto Maohne (S. Lanzetti)
12. Predica di Padre Agostino da Montefeltro (Luigi Vicini 1908)
13. Nelum (P. Vicini – bonus track)
Pierluigi Vicini - sassofoni Selmer MK VI,
percussioni, oud, grande organo Organaria Marciana Venezia, flauti,
carillon, doccia, pianoforte, sciacquone, videoregistratore,
magnetofoni, Arp, transposer, batteria tamburo, voci e rumori
Special guest:
Claudio Ronco - violoncello Guadagnini del 1745 e voce in 1 / 4 / 9 / 11 Julie Mondor - violoncello
in 4 / 11 Andrea Coen - organo barocco
in 1 / 3 / 11 Luigi Vicini (Padre Agostino Da Montefeltro 1831-1921) -
in 4 / 12
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Quando
l'amico Serpieri mi ha omaggiato di questo CD lo fece mettendomi il Jewel
Box tra le mani, a occhi socchiusi e facendosi il segno della croce. Capii tutto
leggendo il nome dell'autore
Pierluigi
Vicini. La cosa più antipatica però era riuscire ad immaginare dove
e in quale alveo collocare questa musica e soprattutto una recensione.
Pierluigi
Vicini per chi non lo sapesse è il più interessante pazzo che la
legge Basaglia (Efrem satanassi n.d.r. Confini n:2 - 1999)
ha lasciato in libertà, una libertà condizionata però dal dover continuamente agire
e spaziare nei vari campi dell'arte fra i quali in minor vista, dopo libri di poesie
e romanzi, troviamo la musica.
Vicini
è un maestro dell'estemporaneità, della musica improvvisata e sebbene in
Nelum possiamo trovare
di tutto, dalle gracchianti incisioni su metallo - per ciò che concerne l'inserimento
delle prediche del formidabile oratore Padre Agostino da Montefeltro (i due
Vicini non è detto in verità che non siamo lontani parenti), ai canti religiosi
di Claudio Ronco allo splendido insieme barocco e alla musica contemporanea,
quello che amalgama il tutto è quel senso orfico didascalico e moderno che solo
il jazz contemporaneo sa offrire.
Un disco, quindi, tutto da ascoltare, in silenzio, al buio totale, solo così
potremmo capirne il senso, solo così il sottotitolo Non esiste l'uomo moderno
e il conseguente acronimo Nelum manifesteranno quella saggezza che
Vicini
ha saputo imprimere ma non esprimere se non a livello solipsistico e involuto. Per
quanto riguarda il mero materiale sonoro pregevolissimo il pianismo di
Vicini
in Quotidianamente e
di notevole interesse armonico tutte le sequenze all'organo enfatizzate da uno straordinario
riverbero naturale della Collegiata di S.Agata Feltria, mentre la Ghost track dal
titolo omonimo pecca di presunzione o di eccesso di follia ma non guasta perché
è d'obbligo il riascolto e poi ancora il riascolto, un'iterazione quanto mai necessaria
per segnare il contrappasso da banale saxofonista a feroce e indomabile sostenitore
della mera ordinata caotica sonorità universale.
Mico Cicotti
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Data pubblicazione: 31/08/2006
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